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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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meno un terzo è rappresentato da
psicologi, un terzo da pedagogisti
ed un terzo da socio-pedagogisti,
una figura relativamente nuova,
introdotta recentemente con un
corso di studi presso la Facoltà di
pedagogia. Per legge gli operato-
ri del servizio di consulenza sco-
lastico sono inquadrati come per-
sonale docente, sebbene non in-
segnino alcuna materia, limitan-
dosi alle attività di consulenza. In
seguito al calo delle nascite e
quindi alla riduzione del numero
di sezioni, sempre più spesso gli
operatori, se vogliono mantenere
l’occupazione a tempo pieno, si
ritrovano a dover svolgere anche
altre mansioni a scuola. Di con-
seguenza alcuni hanno optato
per l’insegnamento, alcuni fun-
gono da assistenti del direttore di-
dattico o del preside, altri lavora-
no nella biblioteca scolastica e
via dicendo.
Durante la loro stesura, gli indi-
rizzi programmatici sono stati
presentati due volte ad un pub-
blico di esperti, prima sotto for-
ma di bozza e successivamente
sotto forma di proposta, nella
quale erano state già integrate le
osservazioni degli “addetti ai la-
vori”. Soltanto dopo aver verifi-
cato il testo per due volte è stata
elaborata la versione definitiva
degli indirizzi. La commissione
che si è occupata della stesura
del testo, si rendeva conto di an-
dare così a porre le basi del lavo-
ro di consulenza scolastica e si
preoccupava soprattutto di crea-
re un documento omogeneo che
non lasciasse spazio ad interpre-
tazioni distorte. Il fulcro dell’atti-
vità del servizio di consulenza
viene ad essere costituito dal
rapporto che l’operatore deve in-
staurare, alimentare e verificare
costantemente, il che significa
che tutto ciò che il servizio di
consulenza offre come assisten-
za, deve essere il risultato di un
mutuo accordo. La struttura degli
indirizzi programmatici valoriz-
za il ruolo di tutti i soggetti coin-
volti nell’istituzione scolastica,
vale a dire gli operatori, ma an-
L'ORIENTAMENTO
NEGLI INDIRIZZI
PROGRAMMATICI
DEL SERVIZIO
DI CONSULENZA
SCOLASTICO
Brigita Rupar
Servizio di consulenza
pedagogica
Sovrintendenza scolastica
della Repubblica di Slovenia
LA FORMULAZIONE
DEGLI INDIRIZZI
PROGRAMMATICI
Gli indirizzi programmatici del
servizio di consulenza scolastico
definiscono il lavoro degli opera-
tori del servizio in tutte le istitu-
zioni scolastiche, vale a dire nel-
le scuole materne, nelle scuole
elementari e medie inferiori, nel-
le scuole medie superiori e nelle
case dello studente. Gli indirizzi
costituiscono il documento fon-
damentale che a livello naziona-
le stabilisce il programma di la-
voro dei consulenti scolastici in
Slovenia. Tali indirizzi sono stati
formulati durante il periodo di
riforma dell'istruzione in Slove-
nia ovvero dal 1997 al 1999. So-
no stati elaborati da un gruppo di
professori universitari in rappre-
sentanza delle facoltà in cui ven-
gono formati i futuri consulenti
scolastici, affiancati da esperti di
altre istituzioni che abitualmente
collaborano con i servizi di con-
sulenza. Nell'aprile del 1999 il
Consiglio nazionale dell'istruzio-
ne ha approvato tali indirizzi che
da allora costituiscono il quadro
di riferimento vincolante per tut-
te le attività afferenti.
Nelle scuole materne sono im-
piegati circa 50 operatori, nelle
scuole elementari e medie infe-
riori 450, mentre nelle scuole
medie superiori e nelle case del-
lo studente circa 250. Complessi-
vamente il servizio di consulenza
scolastica in Slovenia conta 800
operatori che hanno alle spalle
diversi percorsi formativi: più o
che gli insegnanti, gli alunni o
studenti ed i loro genitori.
La Commissione ha elaborato tre
versioni degli indirizzi program-
matici, una destinata alle scuole
materne, una alle scuole elemen-
tari e medie inferiori ed una alle
medie superiori. Quest’ultima si
applica anche alle attività svolte
nelle case dello studente. Ciascu-
na versione è suddivisa in due
parti: nella parte generale è con-
tenuta una descrizione di massi-
ma del servizio di consulenza, i
principi fondamentali e le princi-
pali tipologie di attività del servi-
zio ovvero l’attività di assistenza,
l’attività di prevenzione e svilup-
po e l’attività di pianificazione e
valutazione. Nella parte speciale
degli indirizzi programmatici,
che naturalmente è distinta per
ciascuna versione, sono invece
descritti i principali settori di atti-
vità degli operatori in ciascun
ambito. In allegato a ciascuna
versione sono elencate anche le
condizioni di lavoro che devono
essere garantite per un adeguato
svolgimento dell’attività; a tale
proposito va ricordato che l’ope-
ratore deve disporre di un suo uf-
ficio e di quanto necessario allo
svolgimento del suo lavoro, ogni
anno deve elaborare un program-
ma di attività annuale, essere de-
bitamente preparato e seguire re-
golarmente seminari e corsi di
aggiornamento.
L’ORIENTAMENTO
SCOLASTICO
E PROFESSIONALE
Un importante settore di attività
degli operatori del servizio di
consulenza, contemplato anche
dagli indirizzi programmatici, è
l’orientamento scolastico e pro-
fessionale. Gli indirizzi program-
matici per la scuola dell’obbligo
(elementare e media inferiore)
stabiliscono che l’orientamento
consiste nelle “attività con alun-
ni, insegnanti, genitori e direzio-
ne scolastica allo scopo di aiuta-
re gli alunni nella scelta e nella
realizzazione del loro percorso
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