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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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L'ORIENTAMENTO IN SLOVENIA
In Slovenia, Paese in via di transizione, si sono avuti negli ultimi anni notevoli
cambiamenti anche nell’ambito dell’orientamento. Le mutate condizioni socio-
economiche e l’avvicinamento della Slovenia all’Unione europea hanno por-
tato ad una rapida evoluzione, sia la disciplina, che gli approcci utilizzati. Prima
del 1990, in un periodo caratterizzato da uno sviluppo socio-economico più
o meno pianificato, il fabbisogno di determinate qualifiche e professionalità era
relativamente prevedibile. A ciò si adeguava anche l’orientamento che ovvia-
mente privilegiava un metodo di lavoro ben preciso. Oggi, quando la Slove-
nia sta per aderire all’Unione europea, dove l’economia si fonda sul capitale e
sull’interscambio commerciale (fatto che riduce la prevedibilità diretta delle pro-
fessionalità necessarie), la mentalità degli operatori sloveni che si occupano di
orientamento si sta sempre più allineando con gli approcci dei loro colleghi che
operano nei Paesi dell’Unione. Da questo punto di vista, le ridotte dimensio-
ni della Slovenia possono essere una carta vincente, poiché le consentono di
essere molto flessibile. Le idee delle persone che occupano le cariche di re-
sponsabilità possono infatti irradiarsi più velocemente su un territorio relativa-
mente piccolo, dove i nuovi approcci sono più facilmente gestibili. In Slove-
nia si è avuta una vera e propria esplosione di creatività, forme di collabora-
zione, curiosità e tentativi di mettere alla prova se stessi, fenomeni che caratte-
rizzano non solo il Paese in generale ma anche il più specifico ambito dell’o-
rientamento. I cambiamenti maggiori sono ovviamente più evidenti quando si
esaminano sistemi di notevoli dimensioni. Le singole scuole rappresentano in
questo caso dei piccoli sistemi.
E’ difficile descrivere in breve il sistema dell’orientamento. Si tratta, infatti, di
un ambito molto ampio che comprende il sistema scolastico di diversi ordini e
gradi, l’assegnazione di borse di studio (un’iniziativa meritevole del vecchio si-
stema che si è mantenuta fino ai giorni nostri), il settore produttivo e quello del-
la formazione professionale, della riqualificazione e del perfezionamento. L’o-
rientamento tuttavia si rivolge soprattutto al mercato del lavoro (disoccupati,
soggetti difficilmente impiegabili, giovani in cerca della prima occupazione).
Nell’articolo di Brigita Rupar il lettore troverà una panoramica delle attività dei
servizi di consulenza scolastici che si occupano anche di orientamento forma-
tivo e professionale.
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Gli altri contributi presentano le realtà concrete di alcune
scuole per quanto riguarda l’orientamento. Il nostro auspicio è di poter conta-
re sulla collaborazione dei colleghi sloveni anche nella realizzazione del pro-
getto Interreg dal titolo “Informarsi, studiare e lavorare senza confini – Proget-
to di orientamento transfrontaliero Italia-Slovenia”. Il progetto, gestito dal nostro
ufficio, vuole imbastire una stretta collaborazione tra gli esperti dell’orienta-
mento professionale sloveni e italiani attraverso un proficuo scambio di espe-
rienze e competenze settoriali. L’iniziativa vuole mettersi a disposizione
dei nuovi utenti, ma soprattutto delle generazioni più giovani di qua e di là
del confine.
Zdenka Prebil
1) Per un approfondimento sulle esperienze slovene nel campo dell’orientamento degli adulti si rimanda
anche all’intervento di
Sasa Niklanovic -ZRSZ
-, pubblicato in allegato al n. 21 di questa rivista all’interno
degli atti del convegno “
L’orientamento degli adulti: una risposta possibile
” – Trieste, 4 ottobre 2002
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