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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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nita da Claude Steiner (1997) co-
me la coscienza delle proprie
emozioni e di quelle altrui, la
comprensione del rapporto di
causalità nelle emozioni e la
comprensione dell’influenza che
l’espressione delle nostre emo-
zioni può avere sugli altri. Steiner
ritiene che la consapevolezza
emotiva si sviluppi in un conti-
nuum dall’apatia all’interazione.
L’
apatia
rappresenta quello sta-
dio nel quale gli individui non si
rendono conto delle proprie
emozioni, sebbene ne siano for-
temente permeati, perché sono
riusciti a reprimerle completa-
mente. Quando si chiede loro di
definire il proprio stato, dicono
soltanto di sentirsi intorpiditi, di
avere freddo ed altre cose analo-
ghe. Molto spesso invece chi li
osserva, riesce facilmente a rico-
noscere le emozioni che trapela-
no dall’espressione o dal rossore
del volto, dal tono della voce …
Le
sensazioni fisiche
rappresenta-
no la dimensione successiva. In
questo caso gli individui si rendo-
no conto delle sensazioni fisiche
che accompagnano l’esperienza
emotiva, ma non delle emozioni.
Ad esempio avvertono una sensa-
zione opprimente al torace, ma
non si rendono conto di essere in
ansia; avvertono il cuore sobbal-
zare nel petto, ma non si rendono
conto di avere paura. Le loro sen-
sazioni cercano di aprirsi un var-
co verso lo stadio cosciente. Spes-
so queste persone assumono varie
sostanze per mettere a tacere que-
ste sensazioni.
Esperienze primarie
. Se viene rag-
giunta tale dimensione, l’indivi-
duo percepisce un più elevato li-
vello di energia che non compren-
de e non sa spiegare a parole e
che tuttavia gli provoca sensazioni
spiacevoli. Spesso si trova a reagi-
re attraverso esplosioni incontrol-
late e scoppi di impulsività/acting
out o episodi depressivi.
La dimensione successiva è co-
stituita dal
discernimento
che
riflette il grado di riconosci-
mento delle diverse emozioni e
della loro intensità. Questa di-
mensione viene sviluppata sol-
tanto da coloro che crescono in
un ambiente favorevole alle
informazioni emotive, nel qua-
le hanno modo di sviluppare ed
ampliare la coscienza delle
proprie esperienze.
Causalità
. Quando l’individuo
inizia a comprendere la natura
delle emozioni, comprende an-
che la loro causa e quali sono gli
eventi che scatenano una reazio-
ne emotiva. Comprende ad
esempio perché in una data si-
tuazione prova paura, ansia, ecc.
Empatia
. Quando l’individuo im-
para a distinguere le emozioni
che prova e la loro intensità e
comprende la loro causalità, in-
comincia a recepire ed a ricono-
scere intuitivamente le analoghe
componenti nelle reazioni emo-
tive altrui. L’empatia può essere
interpretata come una forma di
intuizione delle emozioni che
tuttavia rimane poco definita e di
scarso valore per l’individuo, fin-
ché egli non sviluppa delle tecni-
che di validazione obiettiva delle
proprie percezioni.
Interazione
. Non necessaria-
mente l’individuo empatico sa
come comportarsi in una deter-
minata situazione. Il comporta-
mento emotivo delle persone
sembra voler provocare una rea-
zione che tuttavia in alcune si-
tuazioni non risulta opportuna
oppure non è possibile. Un indi-
viduo emotivamente interattivo è
in grado di prevedere come l’al-
tro reagirà al suo sentimento di
rabbia, paura, felicità, gioia …
Questa complessa coscienza e
capacità di predizione dell’inte-
razione tra emozioni costituisce
lo stadio più elevato di consape-
volezza emotiva.
Sintesi dell’osservazione della
consapevolezza emotiva dei li-
ceali di Brezˇice al momento del-
la scelta degli studi da intrapren-
dere
Allo scopo di analizzare empi-
ricamente il fenomeno della
consapevolezza emotiva nel
LA CONSAPEVOLEZZA
EMOTIVA E LA SCELTA
DEL CORSO DI STUDI
Gordana Rostohar
Liceo di Brezˇice
INTRODUZIONE
Nella vita di ogni giorno spesso
non ci rendiamo conto della no-
stra complessa natura emotiva,
non sappiamo riconoscere le no-
stre emozioni, non sappiamo
esprimerle a parole e non siamo
in grado di dominarle. Le emo-
zioni sono processi psichici che
rappresentano la reazione del-
l'individuo ad una situazione
che egli reputa importante nella
sua vita. Per gli studenti che al
termine della scuola media supe-
riore si trovano a decidere quale
strada intraprendere, tale condi-
zione risulta indubbiamente
molto importante, perciò possia-
mo ragionevolmente prevedere
da parte loro una forte reazione
emotiva. Tuttavia non necessaria-
mente si tratterà di una reazione
consapevole, come spesso si
constata nelle interviste e nei
colloqui con i ragazzi. In alcuni
casi le reazioni emotive cercano
di farsi strada nella coscienza del
ragazzo, ma questi tenta in tutti i
modi di ricacciarle, mentre in al-
tri casi tali emozioni rimangono
confinate allo stato di spiacevoli
e fastidiose sensazioni corporee.
Spesso i ragazzi lamentano fre-
quenti dolori al capo, insonnia,
mal di pancia e una gran stan-
chezza, senza saperne ricono-
scere le cause.
Questa inconsapevolezza dei ra-
gazzi riguardo alle loro reazioni
emotive rappresenta un proble-
ma che merita di essere trattato
con particolare attenzione nel
processo di orientamento.
LA CONSAPEVOLEZZA
EMOTIVA
La consapevolezza emotiva che
costituisce parte integrante del-
l’intelligenza emotiva, viene defi-
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