Informa
ciato male, o ci affibbino dei dimi-
nutivi o nomignoli, ecc.). I bambini
infatti sono molto spesso profonda-
mente offesi da tali esperienze: sa-
rebbe consigliabile chiedere loro i
nomi e come desiderano essere
chiamati. Dopo di che il sig. Ahmad
ha analizzato il tema dei cambia-
menti sociali che provengono dal-
l’interno della società (lo sviluppo
del sistema di previdenza sociale, il
movimento di liberazione della don-
na, il movimento giovanile) e i cam-
biamenti sociali che provengono
dall’esterno della sociètà (i metodi
di cura alternativi, gli immigrati).
Moira Atria, proveniente dall’Au-
stria, ha illustrato le sue ricerche uni-
versitarie nelle scuole per conoscere
i sentimenti conseguenti ad espe-
rienze di violenza provate dagli stu-
denti austriaci. Edmund Pace di
Malta ha presentato una relazione
sull’approccio “Niente Rimproveri
contro il bullismo”, la prospettiva
maltese nei confronti della risoluzio-
ne dei contrasti e il bullismo e “Co-
me affrontare il Bullismo, Misure sco-
lastiche basilari”. Nel lavoro di grup-
po si è cercato di trovare un accor-
do, dopo aver analizzato “Una triste
storia d’amore” allo scopo di verifi-
care e comprendere quante reazio-
ni diverse si possono avere nei con-
fronti degli stessi avvenimenti, quan-
to diverso sia il nostro codice mora-
le e quanto difficile sia raggiungere
un compromesso.
Asad Ahmad, consigliere pedago-
gico, ha tracciato una specie di
percorso che indicava come pro-
cede di solito un contrasto: fiducia-
sfiducia-accordo-armonia-stasi-di-
saccordo-movimento-caos/lotta.
Poi abbiamo discusso (a gruppi) su
un evento concreto verificatosi in
una scuola, intitolato “Festa di com-
pleanno”. Ci è stato chiesto, come
docenti, di scegliere una linea di
comportamento nel caso di una si-
tuazione di alienazione razziale.
Amanda Brodala ha parlato profusa-
mente della risoluzione dei contrasti,
del progredire dei contrasti, dei tipi di
contrasto, del contrasto come car-
burante infiammabile, delle caratte-
ristiche dei ragazzi adatti all’educa-
zione tra pari, dei comportamenti
che attizzano il contrasto, dei quesiti
da porsi per analizzare una situazio-
ne di contrasto, dei punti da control-
lare nel caso di violenza nelle scuo-
le, dell’approccio basato sul nego-
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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Tramonto, 1960 ca.