centi perché la maggior parte di lo-
ro non sembra interessata per princi-
pio e si pone contro qualsiasi pro-
getto o promozione di esso sulla ma-
teria in questione. L’ultimo interven-
to è stato quello di Jill Lyall dell'’Uffi-
cio ‘Pupil Support & Inclusion’ del Di-
partimento Esecutivo per l’Istruzione
scozzese. Ci ha illustrato i mezzi con-
creti che il governo fornisce alle
scuole che hanno bisogno di sup-
porto per affrontare fenomeni di
violenza e bullismo.
Abbiamo infine rivisto la nostra lista
di scopi e aspettative nei confronti
del corso osservando che erano sta-
ti soddisfatti. Il corso è stato piuttosto
impegnativo e mi ha fornito molte
informazioni che vorrei far conosce-
re ai miei colleghi. Il mio desiderio è
di riferire queste esperienze nelle al-
tre scuole della mia provincia e di
organizzare o di promuovere incon-
tri sulla risoluzione dei contrasti e vio-
lenza/bullismo nelle scuole dovun-
que il Direttore Scolastico Regionale
lo riterrà opportuno.
Lorella Francarli
Informa
ziato e di quattro tipi di educazione
mirata alla soluzione dei contrasti.
La parte più rilevante è stata quella
relativa ai materiali da usare duran-
te il corso per la formazione docen-
ti che hanno l’intenzione di realizza-
re progetti di educazione tra pari
nelle loro scuole. Ho potuto acquisi-
re una nutrita documentazione ri-
guardante le fasi da seguire con ta-
li soggetti. Se mi sarà richiesto, mi
piacerebbe realizzare un progetto
di educazione tra pari nella mia
scuola o altrove. In un gruppo di la-
voro abbiamo analizzato due storie
identificate con i nomi di ‘La storia
di Elaine’ e ‘La storia di Adam’ nelle
quali dovevamo affrontare un caso
di violenza e appellarci a tutte le
autorità competenti per ottenere
aiuto: indagini e aiuti esterni, sup-
porto sindacale, consiglio scolasti-
co, organizzazioni statali, associazio-
ni giovanili, una specifica politica
atta ad affrontare il problema, il go-
vernatore, il dirigente scolastico, il
preside vicario, le associazioni sporti-
ve, i gruppi comunitari.
Sono seguite le relazioni della sig.ra
Lut Vinck del Belgio sulla ’Politica
scolastica nei confronti del Bullismo”
al Kardinaal van Roey Instituut e
quella della sig.ra Anna Georgieva
Marinava della Bulgaria, che si riferi-
va al progetto contro la violenza in
vigore al Aprilov National High
School a Gabrovo.
Nell’ultima giornata del corso ab-
biamo iniziato con un gioco a tem-
po, in cui due gruppi in piedi su due
lenzuola diverse dovevano rigirarle
senza toccare il pavimento. Dopo
questa fase di ‘riscaldamento’ ab-
biamo riassunto e rivisto i punti fon-
damentali discussi negli ultimi giorni.
La sig.ra Brodala ci ha parlato nuo-
vamente dell’esistenza di un Centro
danese per l’approccio per la risolu-
zione dei contrasti e dei quattro tipi
di istruzione volti alla risoluzione dei
contrasti (Processo curricolare, Pro-
gramma di Mediazione, Classe tran-
quilla, Scuola tranquilla). Ha aggiun-
to che il docente è il risultato di mol-
ti fattori: esperienza, rapporti perso-
nali, valori, storia personale, clima
sociale e politico. Ha ridefinito il suo
materiale di formazione per la risolu-
zione dei contrasti riferendosi:
1) alle diverse persone che possono
essere coinvolte in un programma di
educazione tra pari, che sono: for-
matore, docenti, educatori alla pari
e pubblico appartenente ad un
certo target;
2) la sua divisione in quattro sezioni:
informazioni sulla storia e le basi del
progetto di educazione tra pari, le
attività di formazione sulla risoluzio-
ne dei contrasti che devono essere
messe a disposizione dei formatori e
dei docenti che desiderano realiz-
zare tali progetti, un programma di
formazione campione per docenti
che poi deve essere insegnato agli
educatori alla pari, incluse una serie
di attività che possono essere inseri-
te dal formatore nel programma di
formazione docenti e infine attività
di formazione sulle abilità e la ge-
stione della classe da riferire da par-
te dei docenti nel corso della for-
mazione degli educatori alla pari.
Madalena de Baptista Pereira del
Portogallo ha sviluppato il suo inter-
vento su ‘Promozione della Cittadi-
nanza Europea’: lotta alla violenza,
xenofobia e razzismo nelle scuole,
Attività per la Scuola Primaria e la
Scuola Secondaria’ promossa dal
Ministero dell'’Istruzione portoghese.
Ci ha consegnato anche un utile
opuscolo con ottimi suggerimenti di
attività atte ad aiutare il docente a
realizzare il progetto. Una volta di
più ho compreso quanto sia neces-
sario oggigiorno per il sistema scola-
stico italiano sviluppare un’istruzione
multiculturale nel curricolo con lo
scopo di dare ai giovani l’opportu-
nità di potenziare attitudini e com-
portamenti che li trasformino in cit-
tadini dalla mentalità aperta, pacifi-
ca e tollerante. Ma è anche indi-
spensabile innanzitutto agire sui do-
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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