I PIANI DI GESTIONE ELABORATI IN FVG


> PdG entrati in vigore e bozze tecniche di PdG  
 

Nella Tabella sono elencati i Piani di gestione elaborati dalla Regione attraverso un processo partecipativo ed i PdG elaborati che sono entrati in vigore ai sensi della LR 7/2008.

Con l’entrata in vigore dell’aggiornamento delle misure di conservazione, dall' 8 agosto 2024 è sospesa l’efficacia delle misure dei Piani di gestione, adottati o approvati, in attesa di un successivo aggiornamento. Le misure del piano di gestione del sito ZPS/ZSC IT3320037 Laguna di Marano e Grado, invece, sono in vigore e non vengono sostituite in quanto  già associate agli obbiettivi di conservazione come richiesto dal Ministero in fase di VAS del PdG..  

L’elaborazione partecipata dei PdG ha favorito la condivisione delle politiche a favore della biodiversità e consentito puntuali approfondimenti conoscitivi sui siti.

Gli elaborati adottati e approvati sono pubblicati sul sito istituzionale, le bozze tecniche sono disponibili presso gli uffici.

PIANI DI GESTIONE - CRITERI E INDIRIZZI

In base all’art. 4 del DPR 357/1997 tutti i siti Natura 2000 devono essere dotati di misure di conservazione specifiche o, all’occorrenza, di piani di gestione (PdG), per venire designati zone speciali di conservazione (ZSC), ovvero per dare piena attuazione al processo di creazione della Rete.
Il PdG è lo strumento consigliato quando non sia possibile o non sia agevole integrare efficacemente strumenti di gestione già esistenti. Il PdG viene redatto ogniqualvolta le stesse esigenze di conservazione richiedano scelte ecologiche complesse da approfondire da un punto di vista territoriale o sia necessario contemperare le attività socioeconomiche esistenti o previste con le esigenze di conservazione.

Il piano di gestione, come definito dalla legge regionale 7/2008 del FVG, è uno strumento di pianificazione ambientale ai cui contenuti si conformano gli strumenti urbanistici comunali. La formazione del Piano coinvolge direttamente gli Enti locali e le associazioni di categoria e, attraverso i processi partecipativi, previsti dagli indirizzi metodologici regionali e calibrati sulle specifiche realtà: le comunità locali, i portatori di interesse, le associazioni, comitati, i singoli cittadini.
I piani di gestione servono a garantire la tutela di specie ed habitat naturali e a trovare, all’interno delle singole aree tutelate, le giuste sinergie tra lo sviluppo, il mantenimento delle attività socioeconomiche e le esigenze di conservazione ripristino e valorizzazione della biodiversità.
Con DGR del 20 maggio 2011, n. 922, la Regione ha deliberato “Indirizzi metodologici per la realizzazione degli strumenti di gestione dei Siti Natura 2000 ai sensi dell’art.10, comma 12, LR 7/2008” (VEDI). Tra i documenti ritenuti significativi da tali criteri vi è il Manuale di indirizzo per la gestione delle aree tutelate del FVG, illustrato a seguire.
La Regione FVG ha indirizzato l’azione amministrativa con DGR 2663/2006 all’elaborazione prioritaria dei piani di gestione dei siti più complessi: le ZPS della regione biogeografica continentale; Sono stati elaborati anche i piani dei SIC Risorgive dello Stella, Palude Selvote e Paludi di Gonars, prioritari ai sensi dell’art. 4.4 della Direttiva 92/43/CEE. Successivamente sono stati redatti piani di gestione per altri 35 siti della Rete e studi propedeutici agli stessi per altri 18 siti. Per i tre SIC marini si stanno studiando, invece, misure di conservazione specifiche.

Si rimanda alla pagina “I siti Natura 2000 del FVG, le misure e i piani di gestione” per accesso alla “scheda informativa” sui documenti di pianificazione redatti e le norme in vigore per ciascun sito.

“MANUALE DI INDIRIZZO PER LA GESTIONE DELLE AREE TUTELATE DEL FVG”

La Regione FVG si è data un “manuale di indirizzo per la gestione delle aree tutelate”. I criteri generali per la redazione dei PdG riportati nel manuale sono:

- il collegamento ai riferimenti nazionali e internazionali,
- l’interdisciplinarietà, l’approccio eco sistemico e la dimensione paesistica,
- l’identificazione di sistemi funzionali e la complementarietà delle reti,
- l’operatività e la gestione adattativa (il PdG è uno strumento in continua evoluzione che risponde all’aggiornamento delle conoscenze scientifiche, verifica l’efficacia delle azioni previste e si adatta alle nuove esigenze cercando nuove soluzioni),
- la formazione sociale (costruzione partecipata).

Il manuale dà indicazioni sulla struttura di piano:

1. Quadro conoscitivo: Raccoglie ed organizza le informazioni esistenti riguardanti gli aspetti geologici, la flora, la fauna, il contesto socio-economico, gli strumenti di pianificazione esistenti, ecc. Qui vengono valutate le esigenze ecologiche degli habitat e delle specie, per individuare le azioni di gestione più corrette.
2. Obiettivi e strategia del piano di gestione: Gli obiettivi generali e specifici derivano dall’analisi delle esigenze ecologiche di habitat e specie, nella prospettiva di assicurare la loro conservazione. Le elaborazioni vengono compiute attraverso l’utilizzo dei modelli di analisi DPSIR (determinanti, pressioni, impatti, stato, risposte) e SWOT (punti di forza, di debolezza, opportunità e minacce). Il piano di gestione viene diviso in Assi tematici e vengono individuati gli ambiti prioritari di intervento nei quali concentrare le azioni di gestione e le relative risorse.
3. Azioni di gestione: Qui sono contenute le Schede tecniche e le descrizioni sintetiche riferite alle azioni proposte dal Piano di gestione. Le azioni sono classificate in 5 categorie: IA interventi attivi, RE regolamentazione, IN incentivi e indennità, MR monitoraggio e ricerca, PD programmi didattici.

I documenti: Manuale di indirizzo per la gestione delle aree tutelate del FVG; Allegato A Manuale - quadro di riferimento regionale; Allegato B Manuale - schede di valutazione specie ed habitat, sono scaricabili nella colonna di destra.

La formalizzazione di indirizzi precisi consente alla Regione di mantenere omogeneità nell’e laborazione tecnica dei piani, che possono essere redatti dagli Uffici, affidati a specialisti esterni incaricati dalla Regione, o agli Enti Parco e Organi Gestori delle Riserve regionali.

PROCEDURE DI ADOZIONE E APPROVAZIONE DEI PIANI DI GESTIONE - SCHEMA

Il Piano di Gestione è redatto avvalendosi di un percorso partecipativo (DGR 922/2011) e sentiti gli Enti locali e le associazioni di categoria maggiormente rappresentative sul territorio. Preliminarmente all’adozione sono acquisiti:

- Il parere del Comitato tecnico scientifico
- Il parere del Comitato faunistico venatorio
- Il parere di assoggettabilità a VAS (se dovuto)

Il procedimento si articola in seguito nei seguenti passaggi:

1. Approvazione della DGR di adozione del PdG
2. Pubblicazione sul BUR, entro 30 gg, del PdG adottato
3. Pubblicazione dell’avviso di pubblicazione sul BUR del PdG adottato; il piano adottato entra in vigore dal giorno di pubblicazione dell’avviso
4. Acquisizione di eventuali osservazioni al piano entro 30 gg dalla pubblicazione dell’avviso
5. Acquisizione del parere ambientale di VAS (se dovuto)
6. Approvazione della DGR di approvazione del PdG
7. Emanazione del DPReg di approvazione del PdG
8. Pubblicazione sul BUR del PdG approvato; il piano approvato entra in vigore dal giorno successivo alla pubblicazione sul BUR

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