Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia

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Revisione delle superfici delle riserve venatorie: incontro con l'Assessore regionale Claudio Violino

Si è tenuto la sera del 01 luglio, un incontro presso il  centro sociale di Muris di Ragogna che ha consentito all'Assessore Regionale alle Risorse agricole, naturali e forestali, Claudio Violino, di affrontare con i rappresentanti delle 17 Riserve di caccia del distretto n.5 ''Colline Moreniche'', e con i soci della locale riserva venatoria, le problematiche conseguenti alla riduzione della superficie cacciabile nel Friuli Venezia Giulia.
In particolare, è emerso che all'interno del locale distretto venatorio, da parte dei soci della locale riserva che fa riferimento al Comune di Ragogna, non è stata pienamente condivisa la riduzione di tale superficie.
Per contro, tutte le rimanenti riserve di caccia del distretto venatorio si erano espresse positivamente nei confronti della proposta di riduzione della superficie cacciabile presentata dall'Amministrazione regionale.
La diminuzione della superficie cacciabile nelle riserve del Friuli Venezia Giulia è un effetto della sentenza della Corte costituzionale n.165 del 2009 che, sulla base degli standard minimi di tutela fissati a livello nazionale dalla legge quadro sull'attività venatoria (la legge 157/1992), è intervenuta su alcuni articoli della legge regionale 6/2008.
La sentenza della Corte costituzionale, non riconoscendo i contenuti della LR 6/2008, ha indotto la Regione ad individuare nel territorio disponibile per la caccia del Friuli Venezia Giulia l'area da definire come Zona Faunistica delle Alpi (ZFA) e, nel contempo, a ridurre nelle varie riserve la superficie destinata alla pratica venatoria, nell'ambito dell'area non compresa in tale Zona (ZFA), per una percentuale che varia tra il 20 e il 30 per cento rispetto a quella attualmente definita come agro-silvo-pastorale, al fine di rispettare i parametri nazionali e comunitari in materia venatoria.
Di conseguenza, la percentuale di riduzione del territorio ove praticare la caccia alla selvaggina è stata rideterminata dalla Regione, riserva per riserva, sentiti i distretti competenti e le riserve, sulla base dei parametri appositamente individuati dalla stessa Amministrazione del Friuli Venezia Giulia tenendo conto delle condizioni oggettive e delle peculiarità di ciascun territorio.
In apertura dell'incontro, convocato dal sindaco di Ragogna Mirco Daffarra, che ha spiegato i motivi della riunione, Andrea Cadamuro, responsabile del servizio Caccia della Regione, ha chiarito l'iter procedurale seguito dall'Amministrazione regionale nell'intraprendere la strada della riduzione delle superfici cacciabili sul territorio del Friuli Venezia Giulia.
Da parte sua, l'assessore Violino ha espresso la piena disponibilità della Regione a recepire le attese dei cacciatori della zona, purchè venga individuata una soluzione percorribile nell'ambito del distretto n.5.

 

 

 

 INFO: ass.agricoltura@regione.fvg.it
Segreteria Assessore; tel. 0432 - 555361

 

Foto: Archivio della Direzione Centrale  risorse agricole, naturali e forestali