''Un'opera pubblica importante sia per la pluralità di funzioni cui è destinata,
sia per il messaggio di fiducia che trasmette in un'epoca di crisi generale: si intravedono segnali
di ripresa, e opere come questa la consolidano per le possibilità di lavoro che hanno determinato e
determinano e per i benefici che ne derivano alla comunità, specie in questa zona montana''.
Questo il pensiero del presidente della Regione, Renzo Tondo, che ha espresso il 17 giugno
scorso - assieme all'assessore alle Risorse agricole Claudio Violino - è intervenuto al brillamento
dell'ultimo diaframma della galleria sulla strada di servizio (vecchio tracciato della ex statale
251) del bacino e della Diga di Ravedis, in comune di Montereale Valcellina (PN).
È stato lo stesso presidente Tondo, dopo aver visitato la galleria e aver espresso ai
presenti - tra i quali i Sindaci di Maniago Alessio Belgrado, di Montereale Valcellina
Pieromano Anselmi, e di Barcis Tomaso Olivieri, il Vicepresidente della Provincia di Pordenone
Eligio Grizzo - il vivo compiacimento della Regione per l'intero complesso di opere di Ravedis, per
l'impegno della concessionaria per la progettazione e la direzione dei lavori, ovvero il Consorzio
di Bonifica Cellina-Meduna, e del consorzio di imprese, a premere il bottone che ha fatto brillare
le mine per la demolizione dell'ultimo diaframma di roccia a metà galleria.
Ad illustrare le caratteristiche dell'opera ed il significato dell'intero intervento di
Ravedis - che serve da laminazione delle piene, per scopi irrigui ed idroelettrici e che è stata
realizzata con progressivi finanziamenti statali ''ma che ha visto la sinergia tra tutte le
istituzioni: dallo Stato alla Regione, dai Comuni alla Provincia e al Consorzio di Bonifica in
totale unità d'intenti'', ha sottolineato Tondo - sono intervenuti il presidente del Cellina-Meduna
Americo Pippo, il capo del Genio civile di Pordenone e Udine Francesco Sorrentino, e per le imprese
l'ing. Desideri.
La galleria si è resa necessaria per l'innalzamento del tracciato stradale rispetto a quello
originario per consentire il massimo invaso del bacino di Ravedis. La lunghezza complessiva del
manufatto è di 780 metri, la sezione di scavo di 34,85 metri quadrati, la larghezza della
piattaforma stradale di 5 metri. La strada di servizio e la galleria fanno parte delle opere di
completamento della Diga di Ravedis, finanziate dal ministero delle Politiche agricole, alimentari
e forestali - Dipartimento delle Politiche di Sviluppo, per un importo complessivo di oltre 45
milioni di euro.
Prima di lasciare la zona, il presidente Tondo e l'assessore Violino hanno compiuto una
visita al corpo della diga, esprimendo viva soddisfazione ''per l'opera, per le moderne tecnologie
usate e per le condizioni di massima sicurezza in cui si sono svolti i lavori e che hanno evitato
gravi incidenti''.
INFO:
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Segreteria Presidente; tel. 040 - 3773703
Foto: archivio Regione Friuli Venezia Giulia