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ORIENTAMENTO E SCUOLA
QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 49
altri metodi con marchio registrato per
aiutare la persona nella sua globalità.
‘Abitare’ il proprio corpo per poter
andare bene a scuola.
È importante comprendere che la
personalità dell’individuo si struttura a
partire dal rapporto che ha con il pro-
prio corpo (la prima esperienza dell’a-
bitare avviene nel grembo materno in
cui si origina il senso ancestrale di con-
tenimento e di accoglienza).
Il corpo lo delimita e lo situa nello
spazio, stimola la presa di coscienza di
sé, permette la conoscenza delle poten-
zialità di espressione e di comunicazio-
ne e delle capacità gnosico-prassiche,
consentendogli di agire nell’ambiente in
cui vive e di realizzare nel miglior modo
se stesso.
“
Il corpo il dato centrale della nostra
presenza. Il corpo che ‘siamo’, il corpo
vivente, sensibile con cui entriamo in
relazione con gli altri e con ci che ci
circonda. Ci sentiamo ‘dentro’ e siamo
visti da ‘fuori’. Guardiamo il mondo con
i nostri occhi, tocchiamo con le nostre
mani, ascoltiamo con le nostre orecchie,
ci arrossiamo per le emozioni, risuonia-
mo della voce che produciamo...Il corpo
che abitiamo, infatti, anche un cor-
po energetico, magnetico, biochimico,
psicologico, spirituale..., in una parola,
un corpo ‘relazionale’... il corpo risulta
spesso assente o imbrigliato..
.”
2
“
I bambini di oggi sono complessi ma
anche complessati, non capiti. Sono dei
bambini che vivono ritmi dettati dagli
adulti. Non giocano più con il loro corpo,
vivono in un corpo che non conoscono
e non ne comprendono fino in fondo le
sue potenzialit , non si sbucciano più
le ginocchia, non vivono momenti di
sana noia. Ci troviamo spesso di fronte
a bambini a cui mancano i prerequisi-
ti alla lettura e alla scrittura. Non per
questo devono essere dei bambini con
deficit intellettivo, o dei bambini a cui
bisogna attribuire a tutti i costi una dia-
gnosi patologica
.”
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Questa mancanza di“gioco”pregressa
all’inserimento del bambino nel mondo
scolastico pu determinare, molte volte,
difficoltà di apprendimento nella codi-
fica e nella decodifica scrittoria. Pu ,
inoltre, evidenziare una scarsa abilità
nell’organizzazione spaziale e temporale,
una difficoltà al rilassamento, un insuffi-
ciente schema corporeo, una difficoltà
nell’equilibrio sia statico che dinamico,
una scarsa consapevolezza di sé, ele-
menti basilari per la sua crescita che
possono inficiare gli apprendimenti, e di
conseguenza le prestazioni scolastiche.
Prima di affrontare le difficoltà di ap-
prendimento, risulta necessario quindi
lavorare sulla respirazione, sullo schema
corporeo, sulla costruzione dell’identità
e sulla consapevolezza emotiva e psico-
corporea del bambino.
Il bambino che non raccoglie i frutti
desiderati non è mai per pigrizia o per
scarso interesse, per farci arrabbiare o
per indifferenza.
Per apprendere serve equilibrio psico-
fisico e socio-affettivo-relazionale.
Lo scopo dell’educazione è raggiun-
gere “
la gioia di vivere insieme
” come
sosteneva il grande pedagogista Ma-
karenko, e questo è molto più che edu-
care.
LA SPERIMENTAZIONE
Di seguito, si presenta il progetto di
Pedagogia clinica “Presenti!”, sviluppato
nell’Istituto comprensivo“A. Zanzotto”di
Caneva e Polcenigo, nell’anno scolastico
2015/2016.
PROGETTO PEDAGOGICO CLINICO
“PRESENTI!”
Trainer e responsabile:
Dott.ssa Patrizia Missana Pedagogista Clinico in
formazione C/o ISFAR, Firenze, con la supervisione della dott.ssa Marta Mani
Pedagogista clinico e Docente ISFAR
Destinatari
: classi prime e seconde della scuola secondaria di primo grado.
Periodo di svolgimento
: febbraio-marzo-aprile 2016.
Tempi
: incontri settimanali da 1h 30’ in orario scolastico.
Spazi utilizzati
: aule classi, palestra, aula computer, cortile esterno.
Finalit
: attraverso la sperimentazione della relazione con se stessi e con
gli altri in una dimensione “grounded”, radicata nel “Qui e Ora”, i ragazzi
possono acquisire degli strumenti per entrare in contatto con la dimensione
reale della percezione di sé invece che rapportarsi continuamente con
pensieri relativi a come “mi immagino di essere”, “
come dovrei essere
” o “
cosa
si aspettano gli altri da me
”. L’aumento dell’auto-consapevolezza, ossia della
capacità che consente di sentire in tempo reale il proprio corpo, le proprie
emozioni e i propri pensieri, promuove la competenza di riconoscere e
valutare gli elementi che entrano in gioco nella situazione e di scegliere con
un grado maggiore di libertà.
L’attenzione al proprio corpo e al proprio respiro consente poi di individuare
le tensioni provocate dallo stress e dai conflitti e aiuta ad alleggerirle,
ripristinando quindi un buon livello energetico, basilare per l’auto-
espressione, il benessere psicofisico e il rendimento nei contesti educativi.
Infine, poiché le energie rese libere rischiano di essere nuovamente disperse,
il lavoro su corpo, mente, emozioni, che favorisce una integrazione armonica
delle tre componenti del Sè, depotenziando la produzione dei conflitti, aiuta
a canalizzare in maniera mirata e consapevole la forza e la determinazione
emerse.
Tutto ci concorre in maniera diretta e positiva alla motivazione e alla
consapevolezza nei processi di apprendimento, cos da promuovere un
miglioramento globale delle prestazioni relazionali e scolastiche.
Obiettivi
:
• promuovere negli allievi la capacità di ascoltare, esplorare e riconoscere
se stessi come soggetti integrati: il Sé come corpo, mente, emozioni.
Fornire a ciascuno stimoli necessari per rintracciare in sé nuove
disponibilità allo scambio con gli altri e il desiderio di scoprire diverse
attitudini;
costruire la propria identità personale in uno spazio e in un tempo
contestualizzati;