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SPAZIO APERTO
QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 49
L’esperienza
di “sportello
d’ascolto”
in una scuola secondaria di
primo grado
Francesca De Appolonia, Donata Bortolin
frequentato un percorso di formazione
proposto dal COR
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, hanno pensato di
creare uno “sportello di ascolto” in cui i
ragazzi potessero esprimere liberamen-
te il proprio disagio davanti ad adulti di
riferimento capaci di ascoltarli.
I docenti che hanno dato la loro di-
sponibilità per le attività dello sportello
hanno condiviso la convinzione che gli
insegnanti, nella loro azione educativa,
debbano saper incoraggiare lo sviluppo
armonico della personalità degli allievi,
“aiutandoli” a sperimentarsi in modo
efficace nella relazione.
Lo S
portello d’ascolto
, successivamen-
te, ha confermato la sua ragion d’esse-
re anche nella politica regionale che è
sempre più attenta ai diritti della perso-
na, tanto che nel 2014 è stato istituito in
Friuli Venezia Giulia il Garante regionale
dei diritti della persona (Legge regionale
16 maggio 2014, n.9)
2
.
La società in cui gli adolescenti di
oggi si trovano inseriti è caratterizzata
dalla identificazione di modelli fondati
sull’apparire piuttosto che sull’essere; ci
limita sempre più lo spazio per la diver-
sità individuale a favore di una omologa-
zione di valori e comportamenti. Anche
i messaggi e le informazioni provenienti
dai diversi tipi di media sono spesso
fuorvianti e si scontrano con le esigenze
più profonde della persona.
In questo contesto risulta perci dif-
ficile prendere consapevolezza di un
sé che non sempre si adegua ai
canoni
richiesti
e assumere un atteggiamento
critico nei confronti della realtà propo-
sta.
Oggi i giovani hanno una ridotta ca-
pacità di sopportare la frustrazione e
facilmente si sottraggono a tutto ci
che crea loro disagio.
È quindi evidente che l’adolescente
(o pre-adolescente), vivendo un mo-
mento impegnativo della propria vita,
deve potersi rivolgere a persone adulte
di riferimento che spesso non sono le
figure genitoriali. Proprio per questo, la
figura dell’insegnante e non dell’Istitu-
zione che spesso viene vissuta come
giudicante, acquista un valore enorme
per il ragazzo che ha bisogno di sentirsi
accettato e ascoltato da un adulto in
grado di assumere un atteggiamento
empatico, di accettazione incondizio-
nata e di ascolto nei suoi confronti.
La scuola diventa cos non solo il luo-
go privilegiato per l’apprendimento ma
soprattutto per la crescita e sviluppo
complessivo della persona. Il ruolo
dell’insegnante, quindi, non è più ri-
conducibile alla mera trasmissione di
conoscenze, ma deve trasformarsi in
quello di educatore per accogliere l’a-
lunno in tutte le sue esigenze.
E gli insegnanti hanno molte occasio-
ni per sostenere lo sviluppo emoziona-
le e affettivo degli allievi, sostituendo i
metodi tradizionali del “fare scuola”con
l’ascolto, non per giudicare, criticare,
giustificare o dare consensi, ma per con-
durli verso la autoesplorazione del loro
mondo interno.
Inoltre l’esperienza maturata in que-
sti anni ci ha convinto sempre più che
la presenza di un interlocutore adulto
all’interno di uno S
portello d’ascolto
possa essere una grande opportuni-
tà per l’alunno di esprimere il proprio
vissuto, affrontando le problematiche
tipiche della propria età, come l’insuc-
cesso e la dispersione scolastica, il di-
sagio all’interno di un gruppo di pari,
la prevaricazione e il bullismo.
Lo S
portello d’ascolto
è quindi uno
spazio dedicato ai ragazzi, ai loro pro-
blemi, alle loro difficoltà con il mondo
della scuola, dei pari e della famiglia; è
anche un luogo in cui assumere con-
sapevolezza e gradatamente riflettere
su se stessi, sulle scelte da affrontare in
un processo di crescita/maturazione
dall’età infantile a quella adulta.
Descrizione
degli obiettivi
dello Sportello
d’ascolto
Obiettivi GENERALI:
• Prevenire il disagio scolastico;
• Individuare situazioni problematiche;
• Fornire un sostegno al processo di
formazione dell’identità.
Obiettivi PER GLI STUDENTI:
• Favorire la consapevolezza di sé e del-
la diversità individuale come valore;
• Riconoscere, capire e comunicare
emozioni e sentimenti propri e altrui;
• Sviluppare uno stile comunicativo
eticamente corretto.
Articolazione
delle attività
Lo
Sportello d’ascolto
, inaugurato
nel nostro istituto nell’anno scolastico
2012-2013, si svolge da novembre (per
esigenze organizzative e per la raccolta
di autorizzazioni da parte dei genitori)
a giugno di ogni anno scolastico; me-
diamente, due ore settimanali sono de-
dicate all’attività di ascolto dei ragazzi.
Dopo esplicita richiesta da parte della
scuola di autorizzazione scritta di en-
trambi i genitori, i ragazzi, se si sentono
in difficoltà, spontaneamente possono
chiedere di parlare del proprio disagio
con uno dei docenti preposti.
Per richiedere l’appuntamento, gli
alunni scrivono il proprio nome, cogno-
LE RAGIONI DI
UNO“SPORTELLO
D’ASCOLTO”
L’idea di uno
Sportello d’ascolto
in
ambito scolastico è nata all’interno dell’i-
stituto ed è stata frutto dell’interesse
dimostrato da parte di genitori e allie-
vi per le attività proposte e sviluppate
all’interno del progetto di educazione
all’affettività e sessualità, che dal 2007
permette ai ragazzi di lavorare sulla pro-
pria crescita personale e sulla relazione
con gli altri. Durante le attività di edu-
cazione alla affettività, i ragazzi hanno
dimostrato entusiasmo e partecipazione
ed hanno cominciato ad aprirsi, manife-
stando il desiderio di parlare con alcuni
insegnanti, chiedendo loro di interve-
nire o di mediare nelle relazioni tra pari
o di essere semplicemente ascoltati nei
momenti di disagio che a questa età
sono molto frequenti.
Nel corso degli ultimi anni, si è regi-
strato un aumento di richieste di aiuto
da parte degli alunni ai docenti curri-
colari che, impegnati nelle attività di-
dattiche quotidiane, non sempre per
potevano essere disponibili all’ascolto
di singoli alunni in difficoltà.
Riconoscendo la necessità di interve-
nire in tempi rapidi per ascoltare e aiuta-
re i ragazzi in situazioni di disagio, alcuni
insegnanti del nostro istituto, dopo aver