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SPAZIO APERTO
QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 49
Alcuni studenti hanno confermato
che trovarsi a casa con un computer
infonde loro sicurezza, riuscendo talvol-
ta a raccontare cose personali a perfetti
sconosciuti.
Mediante l’utilizzo di casi specifici trat-
tati in classe e oggetto per gli avvocati
di questioni da risolvere nei propri studi
è stato più agevole coinvolgere gli alun-
ni nelle tematiche per esempio della
web-reputation
e quindi sull’attenzione
al fatto che quando si pubblica qualcosa
in rete poi è impossibile rimuoverlo, se
non con un procedimento complesso
e necessariamente legale per ottenere
il cosiddetto
diritto all’oblio.
Si è ovviamente innescato in tale ar-
gomento la pratica ormai invalsa tra i
ragazzi del
sexting
e quindi di pubbli-
cazione nei
social
o nelle
chat
di foto
di parti intime o semplicemente di sè e
la probabilità che tale materiale venga
divulgato in aree non controllabili.
Spesso i ragazzi hanno dato prova di
non conoscere le conseguenze del loro
agire e che per esempio pubblicando le
proprie foto, esse possano portare con
sé informazioni di geo-localizzazione e
quindi i malintenzionati eventuali ben
potrebbero scoprire ove la foto sia stata
scattata.
Ovviamente il tema più approfondito
e richiesto dagli stessi ragazzi è stato
quello del
cyberbullismo
in tutte le sue
esplicazioni e forme:
gay-bullism
,
racist
bullism
,
happy slapping
,
stalking tele-
matico
. Durante tale trattazione le do-
mande ed i dubbi sono stati numerosi
ed in molti casi diversi ragazzi avevano
assistito almeno una volta anche come
spettatori ad una situazione vicina alle
fattispecie descritte.
È stata spiegato loro che il bullismo
è sempre una forma di prevaricazione
e che le figure di riferimento debbono
essere necessariamente gli adulti per
una comunicazione sull’evento o per
l’intervento adeguato affinchè anche
gli insegnanti possano diventare parte
attiva degli accadimenti al fine di evi-
tarli o di farli cessare con un necessario
coinvolgimento dei genitori.
Con l’ausilio di casi trattati in cui ra-
gazzi e insegnanti sono stati coinvolti è
stato possibile rendere più concreto il
nostro intervento in classe. A questi in-
contri sono seguite anche alcune serate
rivolte ai genitori per trattare i medesimi
temi in chiave adulta e per consentire
ad essi non solo di comprenderne gli
aspetti giuridici, ma anche il feedback
delle richieste dei lori figli rispetto a chia-
rimenti o dubbi che avevano posto in
classe e che talvolta non hanno modo
di chiarire a casa.
Ulteriore approfondimento ha riguar-
dato le forme di responsabilità che coin-
volgono tutte le figure di riferimento dei
ragazzi, al fine di far comprendere che
l’unica via per affrontare le tematiche
trattate è quella di comprendere come
non sia solo la scuola a dover intervenire
per affrontare le difficili questioni, ma
una rete di alleanze che coinvolga inse-
gnanti, genitori ed alunni e che consenta
a questi ultimi di confidare su adulti di
riferimento per il rispetto della legalità.
Il progetto intrapreso dall’Ordine di
Pordenone nell’anno scolastico 2015-
2016 non rimarrà isolato e pionieristico
per gli Istituti che l’hanno accolto, ma
con la sigla del Protocollo sottoscritto
tra CNF e MIUR, esso garantirà continu-
ità e collaborazione tra Scuola, Alunni,
Insegnanti e Genitori in un ormai impro-
crastinabile
patto di alleanza educativa
tra tutti i soggetti coinvolti.
Il testo del
Protocollo de quo
L’iniziativa concretizza la vocazione
dell’avvocatura istituzionale che, nella
consapevolezza della propria funzio-
ne costituzionale di soggetto deputa-
to alla difesa e alla garanzia dei diritti
fondamentali, intende dare un contri-
buto attivo all’integrazione dei percorsi
formativi scolastici attraverso interventi
volti all’educazione alla legalità e alla cit-
tadinanza attiva.
Il CNF intende promuovere e incenti-
vare la cultura della legalità nelle scuole
di ogni ordine e grado, attraverso l’ap-
profondimento delle competenze in
materia di cittadinanza attiva e demo-
cratica, e lo sviluppo di comportamenti
responsabili ispirati alla conoscenza e al
rispetto della legalità.
Protocollo CNF – MIUR
Articolo 1
Finalit
1. Con il presente Protocollo d’Intesa le Parti si impegnano alla realizzazione
di azioni comuni volte a favorire e conseguire un miglioramento qualitativo dei
percorsi formativi scolastici nell’ambito dei piani triennali dell’offerta formativa
che ogni istituto scolastico predispone ai sensi dell’art. 3 del d. P.R. 8 marzo 1999,
n. 275 prevedendo lo svolgimento di specifici moduli sui temi della educazione
alla cittadinanza e alla legalità.
2. Con il presente Protocollo d’Intesa le Parti si impegnano alla realizzazione di
azioni comuni volte a promuovere ed incentivare, per il tramite di convenzioni
di cui all’art. 1, comma 40, della legge 13 luglio 2015, n. 107 tra Ordini territo-
riali degli Avvocati e istituti scolastici di ogni ordine e grado, la realizzazione
di progetti di
Alternanza Scuola Lavoro
secondo quanto previsto dalla citata
legge e dal decreto legislativo 15 aprile 2005, n. 77 e successive modifiche
prevedendo lo svolgimento di specifici moduli di orientamento sui temi della
educazione alla cittadinanza e alla legalità nonché forme di apprendimento
pratico da svolgersi presso l’Ordine forense.
3. Le azioni comuni di cui ai comma che precedono devono perseguire il
raggiungimento dei seguenti obiettivi:
a)
sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democra-
tica attraverso la valorizzazione dell’educazione interculturale e alla pace, il
rispetto delle differenze e il dialogo tra le culture, il sostegno dell’assunzione
di responsabilità nonché della solidarietà e della cura dei beni comuni e della
consapevolezza dei diritti e dei doveri;
b
) potenziamento delle conoscenze in materia giuridica ed economico-
finanziaria;
c) sviluppo ed implementazione della conoscenza del ruolo dell’avvocato
nella società sia nell’ambito delle attività processuali che extragiudiziali;
d) orientamento alla professione di Avvocato sia nel campo civile che penale.
Articolo 2
Oggetto
1. Le Parti, di concerto tra loro e per il raggiungimento delle finalità di cui
all’art. 1, attraverso il presente Protocollo:
a)
individuano le modalità operative che dovranno essere indicate nell’ambito
delle convenzioni di cui all’art. 1, commi 1 e 2, e delle quali gli istituti scolastici
dovranno tener conto nella predisposizione del piano triennale dell’offerta
formativa prevedendo lo svolgimento di percorsi formativi specifici impartiti
da avvocati ed aventi ad oggetto l’educazione alla cittadinanza e alla legalità;
b)
elaborano il Programma minimo comune per la realizzazione dei progetti
di
Alternanza Scuola Lavoro
, anche mediante la elaborazione o la raccolta di
idonei materiali illustrativi e divulgativi, cui dovrà fare riferimento ogni singola
convenzione sottoscritta tra Ordine territoriale degli Avvocati e istituto scolastico.
Articolo 3