02 quaderno n. 41.indd - page 87

86
SPAZIO APERTO
Interno a Mersino
«…a me non mi dice nessuno lei, così io non ci ho nessun rispetto
anche di nessuno, perché tutti mi chiamano tu. Un rispetto deve avere
anche altri di me! Ci vorrebbe più soldi e più rispetto...»
un abitante di Mersino, 1968
rappresentato dai futuri colleghi di
lavoro. Sono loro che devono accet-
tare non solo un nuovo collega, ma
nel caso specifico uno straniero che
potrebbe avere problemi di inseri-
mento dovuti a diversità culturali
o religiose. In questo caso si cerca
di stabilire un rapporto positivo già
prima dell’inizio del lavoro entran-
do in contatto con loro tramite mail,
telefono o Skype o una visita preli-
minare.
Estremamente utile in questa fase
è il contatto con persone che hanno
vissuto nel paese di destinazione.
Questo può avvenire attraverso il da-
tore di lavoro che manda l’expatriat
in missione oppure frequentando le
comunità (virtuali e non) degli Italia-
ni o professionisti che già vivono lì.
Più informazioni si raccolgono sul
paese di destinazione, meno forte
è la paura di partire. Informazioni
dettagliate su termini di contratto,
compenso, sistema fiscale, sicurezza
sociale e possibilità di carriera aiuta-
no ad inquadrare meglio la propria
situazione in un altro contesto cul-
turale.
Un training sull’adattamento cultu-
rale in generale e su aspetti specifici
del paese d’arrivo (storia, cultura, cli-
ma, aspetti demografici, economia,
sistema scolastico e politico, pratiche
commerciali ed abitudini sociali) for-
nisce una base solida che tiene sotto
controllo la paura di partire.
Alla fine di questi ragionamenti
1...,77,78,79,80,81,82,83,84,85,86 88,89,90,91,92,93,94,95,96,97,...123
Powered by FlippingBook