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SPAZIO APERTO
PREMESSA
Nei tempi attuali, con l’Italia in cri-
si e un mercato del lavoro che non
dà nessuna opportunità al 30% dei
giovani, fare la valigia ed andare
all’estero è diventato una necessità
per molti. Cercano di non perdere le
competenze acquisite in Italia oppure
fare una prima esperienza di lavoro
qualificato. Aumenta contempora-
neamente il numero di coloro che
scelgono l’estero per frequentare un
corso universitario di primo e, anco-
ra di più, di secondo livello perché
ritengono non adeguata l’offerta di
casa. Sta crescendo a vista d’occhio
la richiesta di chi cerca la possibilità
di qualche mesi in stage oppure in
lavoro stagionale.
Se fino allo scoppio della crisi del
2008 la destinazione estera era prin-
cipalmente limitata ai giovani ancora
in formazione oppure appena usciti,
oggi l’età media si sta alzando arri-
vando anche a persone over 35 o 40
che hanno alle spalle una carriera
professionale da 10 a 20 anni.
L’Europa offre una vasta gamma
di aiuti, direttamente tramite borse
di studio come Leonardo, Erasmus
o Servizio Volontario Europeo, ma
anche indirettamente tramite reti di
informazione e consulenza come Eu-
res, Eurodesk e EuropDirect.
Andare oltre l’Unione Europea si-
gnifica non aver più a disposizione
strutture dedicate e, contempora-
neamente doversi organizzare con il
sostegno della rete privata e quella
virtuale affidandosi a se stessi in pri-
ma persona.
LA BASE DEL SUCCESSO
ALL’ESTERO
Chi pensa ad una permanenza pro-
lungata all’estero deve affrontare un
percorso articolato per garantirsi il
successo dell’impresa. Lavoro, stage,
studio o volontariato possono essere
percorsi diversi in termini di obiettivi
ed attuazione ma sono tutti inseriti in
un quadro generale, determinato da
una tempistica ben definita.
Adattarsi alle condizioni di vita e di
lavoro di un altro paese è un proces-
so molto complesso che può essere
misurato in base al grado di comfort,
benessere e soddisfazione riscontra-
ti nella società di accoglienza, alla
capacità di gestire le situazioni che
si presentano quotidianamente e al
successo dell’interazione e dell’in-
tegrazione con i cittadini del paese
d’adozione e con il proprio ambito
d’attività.
Adattarsi con successo ad una
nuova cultura non significa abban-
donare la propria cultura e il senso
di appartenenza alla propria nazione.
PRONTUARIO PER
STUDIARE E LAVORARE
ALL’ESTERO
LA MOBILITÀ INTERNAZIONALE
DEI GIOVANI
Bernd Faas
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