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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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tese a realizzare iniziative di formazio-
ne in grado di facilitare i processi d’in-
serimento lavorativo. È stato quindi
valutato che la simulazione d’impresa,
già da tempo presente nella maggior
parte delle altre nazioni europee e
non, costituisse il modello formati-
vo meglio rispondente alle finalità
da raggiungere. Allo stesso tempo,
però, uno dei maggiori punti di de-
bolezza è rappresentato dagli scarsi
investimenti in questa metodologia
da parte degli organismi preposti al
finanziamento dell’esperienza.
Se da un lato, poiché trattasi di un
concetto consolidato nel tempo, la
simulazione d’impresa rappresenta
uno zoccolo duro importante, dal lato
opposto occorre prestare la massi-
ma attenzione perché la perdita di
motivazione da parte dei docenti
rappresenterebbe un decremento
gravissimo della validità del modello.
Pertanto è indispensabile un piano
per il rilancio e sviluppo permanente
del concetto, con un comune deno-
minatore costituito dalla interazio-
ne degli ambiti che compongono
il modello metodologico: l’ambito
operativo, l’ambito didattico, l’ambito
gestionale.
Cristina Crisan
Referente Programma Simulimpresa
NOTE
1
Attualmente le istituzioni coinvolte
nel Programma Simulimpresa sono
:
Enti di formazione professionale;
Scuole secondarie di I grado;
Scuole secondarie di II grado;
Associazioni
di categoria; Università; Camere di
commercio.
Ad oggi le aree coinvolte nella rete
italiana delle imprese simulate sono
tre
:
Amministrazione – finanza –
gestione (imprese simulate
commerciali, imprese simulate dei
servizi,
imprese simulate di produzione
e commercializzazione, imprese
simulate del settore assicurativo)
Turismo (imprese simulate agenzie
di viaggi, alberghi, promozione
turistica, banqueting, fiere e
congressi)
Industria (imprese simulate del
settore meccanico, imprese
simulate del settore grafico,
imprese simulate
del settore abbigliamento, imprese
simulate del settore elettrico–
elettronico, imprese simulate del
settore edile).
