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ORIENTAMENTO E SCUOLA
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al !ne di produrre la trasformazione
di un sapere professionale in un
comportamento lavorativo e"cace
all’interno di un ambiente organizza-
tivo (competenze comunicative, re-
lazionali, decisionali,
problem-sol-
ving
, negoziazione, lavoro in team,
analisi, gestione dello stress).
Tali competenze informali, frutto
del background personale ed espe-
rienziale di ciascuno studente, co-
stituiscono il bagaglio con cui po-
ter a#rontare le diverse fasi di tran-
sizione.
Il termine centrale delle compe-
tenze viene esaltato anche nella
Raccomandazione del 23 aprile
2008 sulla costituzione del Quadro
Europeo delle quali!che per l’ap-
prendimento permanente (Di Fran-
cesco, G., 2008). La competenza, in-
fatti, è la comprovata capacità di
utilizzare conoscenze, abilità e ca-
pacità personali, sociali e/o meto-
dologiche, in situazioni di lavoro e
di studio, e nello sviluppo professio-
nale e personale (Muraglia, M.,
2008). Costituisce “
una meta-quali-
tà, un’integrazione di conoscenza,
atteggiamento, intuizione, abilità,
con caratteristiche di trasferibilità e
di multifunzionalità, che si esprime in
una pluralità di contesti reali e pro-
fessionali
” (Bonaiuti, Calvani, Ranie-
ri, 2007). Rappresenta quindi un
ponte tra la didattica scolastica, pro-
fessionale e quella degli adulti, in
una logica di Life Long Learning se-
gnata da una serie di transizioni
scuola-scuola, scuola-lavoro, lavoro-
lavoro, che inevitabilmente, nella
società della conoscenza odierna ci
si trova a dover a#rontare. In parti-
colar modo, il momento di transizio-
ne forse più delicato nella vita di un
individuo è quello dal mondo scola-
stico-formativo a quello lavorativo.
Occorre quindi valorizzare le dimen-
sioni non formali ed informali legate
all’apprendimento on the spot, ac-
canto a quelle più tradizionali e for-
mali (Scardigno, 2009).
In questo contesto è doverosa una
ri$essione sui lavoratori espulsi dal
mondo del lavoro. Il disegno di leg-
ge n. 1373 del 2007 si pone l’obietti-
vo di o#rire a soggetti ancora giova-
ni una possibilità di reinserimento,
garantendo una risposta concreta al
dramma della disoccupazione. Esso
intende proporre delle soluzioni «a
ventaglio», che consentano il rien-
tro di tali persone nel mondo del
lavoro, attraverso una serie di possi-
bilità: incentivi per le assunzioni,
percorsi formativi speci!ci, previsio-
ni di favore per l’a"damento di ap-
palti da parte delle pubbliche am-
ministrazioni, e bene!ci per favorire
la formazione di imprese individuali
o societarie e cooperative, con
l’estensione a questi soggetti delle
norme già esistenti, come, ad esem-
pio, quelle per le cooperative sociali
e i contratti di formazione e lavoro
(Bonaiuti, 2007).
Si intende pertanto progettare un
intervento con l’obiettivo di pro-
muovere e facilitare l’accesso al
mercato del lavoro delle nuove pro-
fessionalità richieste dai settori pro-
duttivi di innovazione ad espansio-
Leonardo Castellani,
acquaforte, 1979
1...,34,35,36,37,38,39,40,41,42,43 45,46,47,48,49,50,51,52,53,54,...104
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