Spazio aperto
ci necessitano di avere una gior-
nata strutturata, ed insegnanti
che sanno come essere tenaci,
ma gentili.”
5
.
Una delle caratteristiche più ti-
piche dell’autismo è la manca-
ta risposta ai normali sistemi
educativi, per questo motivo
spesso i genitori ed insegnanti si
sentono disarmati ed impotenti
di fronte alle problematiche di
questi bimbi. È interessante
quanto riporta Autism Europa
ancora nel 2003:
6
“Poiché le ri-
cerche più recenti mostrano
che le persone con autismo
hanno difficoltà di imitazione,
di categorizzazione e di gene-
ralizzazione, senza un’educa-
zione specifica non saranno in
grado di acquisire le compe-
tenze di base necessarie a
compiere le azioni della vita
quotidiana e le conoscenze
che assicurano un’esistenza
soddisfacente. L’apprendimen-
to incidentale è particolarmente
importante nei primi anni di vita
perché è in questo periodo che
si acquisiscono le capacità di
base, la cui assenza o limitata
presenza compromettono lo svi-
luppo personale, le relazioni so-
ciali, l’apprendimento di ulteriori
capacità e l’autonomia nella vi-
ta quotidiana. Naturalmente,
questo non esclude che si deb-
ba garantire, ove appropriato,
anche l’istruzione curricolare,
benché anche in quest’area la
trasmissione delle conoscenze ai
bambini con autismo non sia co-
sì semplice come per gli altri
bambini, e sia necessario utilizza-
re strategie specifiche per ovvia-
re ai problemi di comunicazione
ricettiva, su cui si basa l’educa-
zione tradizionale, e favorire
l’apprendimento come base
fondamentale per l’inclusione.
L’educazione è il solo mezzo at-
traverso il quale i bambini con
autismo possono apprendere
quello che gli altri bambini ap-
prendono facilmente da soli. Per
le persone con autismo, l’edu-
cazione ha quindi in primo luogo
il ruolo di compensare e se pos-
sibile superare le difficoltà di ap-
prendimento incidentale e di
72
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
■
32
Paolo Zanussi,
Nessun dorma
,
Udine 1991, olio su compensato
