Libri • la recensione
ERICKSON, 2007
pp.192
€
15,00
78
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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Considerato la massima auto-
rità nel campo del pensiero
creativo, Edward De Bono ha
scritto 62 libri, tradotti in 37 lin-
gue, e ha tenuto corsi e confe-
renze in 54 Paesi. Laureato in
medicina e psicologia, de Bo-
no ha tenuto lezioni a Oxford,
Cambridge, Londra e Harvard.
Per oltre 25 anni, ha collabora-
to con le più importanti azien-
de e con governi di tutto il
mondo, acquisendo una signi-
ficativa esperienza pratica nel-
l’insegnamento diretto delle
tecniche di pensiero.
Presupposto alla lettura è che
non esiste un nemico ma una
persona/delle persone con cui
comunicare in diversi modi,
con una bella mente.
I contenuti trattati riguardano
le diverse modalità con cui
impostare e sviluppare la rela-
zione.
La complessa trama degli
scambi relazionali si dipana at-
traverso contenuti che posso-
no essere di accordo oppure di
dissenso ma che in ogni caso
possono contare sull’efficacia
e sull’originalità garantiti da
una bella mente. Come ren-
dersi interessanti, come rispon-
dere e come ascoltare, come
porre domande e come analiz-
zare le alternative sono alcuni
dei contenuti che l’autore af-
fronta con sapida maestria.
Dunque, i contenuti espressi
mediante il linguaggio verbale
ma anche la modalità non ver-
bale. Come le emozioni e i sen-
timenti possono sfruttare le ri-
sorse creative che una bella
mente può suscitare.
Un prontuario? Un corso di for-
mazione accelerato? Direi il
racconto della relazione con
l’altro, per una migliore vita
quotidiana, concetti che insie-
me (‘altro’ e ‘vita quotidiana’)
riempiono squisitamente da so-
li quello che facciamo nel no-
stro tempo.
La ‘situazionalità’ del concetto
di ‘bella mente’ ne fa un con-
cetto mai ‘finito’, in continua
evoluzione: è questa la fonte di
ricchezza per chi ne coglie il
senso, in quanto dona valore
alla persona, in primis ed alla
flessibilità d’agire in seconda
battuta.
L’uomo conserva in sé una do-
te immensa che lo vede capa-
ce di soluzioni brillanti, scelte
ammirevoli, decisioni difficili: ci
riferiamo a quella parte del
cervello/mente che non è do-
minata dalla pura razionalità,
ma dall’intuito e dalla curio-
sità, dalla capacità di osare,
dalla ironia, dalla
PROVOC-
AZIONE.
È insito nell’uomo il bisogno di
crescere e rinnovarsi ma la pi-
grizia ‘intellettuale’, il desiderio
della via breve, del ripercorrere
percorsi già sicuri e collaudati,
lo conducono spesso diaboli-
camente all’annullamento del-
le potenzialità extra-ordinarie.
L’autore sottrae il concetto di
mente alla prigionia di una
DE-
FINIZIONE
unica e migliore di
altre, per collocarlo ed inten-
derlo come ‘possibilità di otti-
mizzare la potenzialità umana
e aiutare l’uomo ad auto-rea-
lizzarsi, a crescere. Senza la
pretesa della sistematizzazione
di un sapere, c’è, in primo luo-
go la volontà di immaginare di
lavorare con persone pensanti
e auto-produttrici di IDEE.
Il testo appare come una nar-
razione concreta di quello che
descrive una bella mente e l’u-
so che se ne può fare attraver-
so il pensiero laterale. Ma cos’è
il pensiero laterale?
Quando ci troviamo di fronte ad
un problema da risolvere, abbia-
mo tendenzialmente due alter-
native: affrontarlo frontalmente
per rimuovere l’ostacolo diretto,
oppure affrontarlo in modo “tra-
sversale”. Invece di discutere
ognuno su tesi diverse e tentare
di convincere l’interlocutore
della bontà della nostra tesi,
De Bono propone il “pensiero
parallelo”, una sorta di esplo-
razione cooperativa del pro-
blema, realizzata in modo che
Edward De Bono
UNA BELLA MENTE