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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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Libri • la recensione
Marco Vinicio Masoni
“LO PSICOLOGO
TRA I BANCHI”
Lo Psicologo tra i banchi,
Erickson, 2004
Pag. 179,
19,50
Lo psicologo tra i banchi
” a
cura di Marco Vinicio Masoni è
rivolto agli psicologi (in partico-
lare a quelli più giovani) che si
trovano a svolgere il proprio
lavoro nella scuola, ma anche
agli insegnanti, ed ai genitori
che si relazionano con i ragazzi-
studenti nella realtà di oggi, con
le sue dinamiche convulse e le
sue istanze complesse. Il libro è
strutturato in tre parti.
La prima parte è dedicata alla
figura dello psicologo, all’analisi
di come viene visto e approfon-
disce che cosa gli viene richie-
sto. La seconda riguarda le
norme e gli spazi per l’attività
dello psicologo nella scuola. La
terza raccoglie esempi ed attivi-
tà sul campo.
Nella prima parte, raccolta e
commentata dallo stesso Maso-
ni, non trovano spazio numeri o
risultati di indagini statistiche ma
stralci di documenti esistenti,
testimonianze dirette di interven-
ti sul campo, interviste a ragazzi,
sperimentazioni di alcune inse-
gnanti, resoconti autobiografici
di specialisti che operano a
diverso titolo nella scuola (edu-
catori alla salute, direttori di rivi-
ste specialistiche, ecc.).
Viene dato spazio ai vissuti e alle
assunzioni di responsabilità ri-
spetto alle varie azioni messe in
atto nella scuola con i ragazzi,
ma anche con i genitori, perché
il panorama preso in considera-
zione è vario e vasto ed il libro
cerca di cogliere l’insieme attra-
verso singole esperienze come
succede con uno “
schizzo a car-
boncino, vi è indicata qualche
massa qualche ingombro, un’
ombra nascente
” con l’obiettivo
di creare una particolare visione
d’insieme, ma anche di instaura-
re una sorta di “relazione” anche
tra chi trasferisce nello scritto la
propria esperienza ed il lettore
che di quell’esperienza legge il
resoconto. Questo libro cerca,
insomma, un rapporto quasi per-
sonale-emotivo tra chi scrive e
chi legge.
La seconda parte, inerente le
Attività istituzionali a scuola,
è
composta da due capitoli: il
primo registra l’esperienza e le
riflessioni, ma soprattutto i sugge-
rimenti di Andrea Bergamo,
responsabile del Servizio Educa-
zione alla Salute e Dispersione
scolastica del CSA di Padova (ex
Provveditorato agli studi). Que-
sto contributo parte dall’espe-
rienza personale fatta sul cam-
po, ma da un punto di vista
assolutamente privilegiato, di
colui che pur avendo dei riferi-
menti concreti e particolari ha
anche dei vincoli istituzionali, ma
soprattutto gode di una prospet-
tiva d’insieme.
Molto interessanti sono, a mio
avviso, i
piani di intervento
ripor-
tati (a titolo esemplificativo) che
tengono conto delle esperienze
maturate finora dagli psicologi e
dell’attuale panorama sociocul-
turale in cui sono inserite le scuo-
le, fattori dei quali il giovane psi-
cologo non può prescindere nel
delineare e collocare le proprie
azioni professionali.
L’altro intervento specialistico di
questa parte, prende in conside-
razione l’integrazione scolastica
degli alunni in situazioni di handi-
cap visto nell’ottica di integrazio-
ne e conciliazione di una visione
di scuola di
eccellenza,
nel senso
anglosassone del termine, con la
presenza diffusa di allievi con
spiccate difficoltà generalizzate
di apprendimento.
Le argomentazioni sono artico-
late e dettagliate e ben rappre-
sentano e delineano lo scenario
più verosimile dell’integrazione
scolastica suggerendo spunti di
riflessione allo psicologo scolasti-
co visto come figura professio-
nale inserita nel “sistema” della
scuola.
Nella terza parte gli autori rac-
colgono le esperienze particola-
ri e specifiche direttamente
dalla voce di alcuni protagonisti:
in questo caso gli psicologi.
Come sono, cosa fanno e come
hanno incominciato la loro
esperienza professionale? Le
fatiche, le ambiguità e le oppor-
tunità, lo raccontano diretta-
mente cinque psicologi parten-
do dalle loro esperienze, ma
soprattutto dai loro vissuti, con
spirito critico,ma soprattutto con
grande sincerità, rispetto alle
loro difficoltà ed i loro entusiasmi
usando una modalità colloquia-
le, tesa a ricercare e stabilire
con chi legge una sorta di rela-
zione quali “affettiva”, estrema-
mente gradevole e, a mio pare-
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