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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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Libri • la recensione
ne e della negoziazione coordi-
nata di saperi entro una comu-
nità.
E’ interessante vedere poi come
R. Harré, dimostrando l’unità
della persona come corpo e
mente (necessariamente uniti
per alimentare la reciproca esi-
stenza) che si racconta all’inter-
no del tessuto sociale, vada a
braccetto con l’enfasi posta da
B. Mezzani all’importanza della
relazione con l’altro.
Per questo autore la relazione
richiede la visione del singolo
come un costrutto operativo
aperto ad uno scambio continuo
con l’ambiente circostante: è la
relazione originaria che fa del-
l’uomo un
essere-nel-mondo
.
La nostra conoscenza dell’altro
si avvale del simbolo inteso
come atto costruttivo della rela-
zione tra i singolo ed il suo
ambiente.
Ne consegue che il nostro
star
bene
nella comunità deriva dal
sentire appagato il bisogno di
espressione e di crescita, dal
sentirsi ascoltati, riconosciuti e
capaci di intrattenere relazioni
fluide, flessibili, aperte ed arric-
chenti.
Lo star-bene come
ben-essere
,
secondo E. Spaltro, è attuabile
solo in una scuola nuova che
intraprenda la strada che va
dall’unità del sapere alla plura-
lità; dall’oggettività alla sogget-
tività; dal dovere al piacere di
apprendere; dal bisogno al desi-
derio di conoscenza.
Si può imparare a star bene (e
quindi insegnarlo) perché ciò è
essenzialmente un sentirsi be-
ne, un vivere di più la dimen-
sione soggettiva della nostra
vita.
La scuola italiana futura sarà
giocoforza ( se vogliamo uscire
da questa crisi) una scuola che
stimola la costruzione di una
realtà in divenire, che prepara il
clima e la cultura ottimale per il
conseguimento del massimo
benessere soggettivo.
E’ importante tanto per i forma-
tori quanto per i dirigenti ed i
politici che si occupano di edu-
cazione, riappropriarsi del so-
gno non irrealizzabile di co-
costruire in un futuro prossimo
una
buona
scuola ed in futuro
remoto di una
bella
scuola dove
ci sia il piacere di apprendere
da parte di tutti.
Il testo prosegue con una disa-
nima di una relazione tra do-
cente e laureando dove, attra-
verso una analisi delle compo-
nenti logico-grammaticali espres-
se dai due protagonisti, si evi-
denzia come la realtà, le emo-
zioni, i sentimenti vengono nar-
rati e co-costruiti nel contesto e
nel momento stesso in cui ven-
gono espressi.
Da ultimo, il contributo di M. e
G. Cesa Bianchi e C. Cristini
mette in luce l’importanza che
riveste la relazione nel rapporto
tra gli anziani e la società e tra
gli a anziani e la loro famiglia.
L’anziano è visto come interpre-
te di un programma di vita, di
un orientamento educativo ed
esperienziale che si concretizza
nel rapporto nonno-nipote, in
una dimensione affettiva e psi-
chica che si sviluppa attraverso
apprendimenti ed acquisizioni
di esperienze esistenziali che
divengono narrazioni, racconti
di realtà mediate dal linguaggio
verbale, emozionale e creativo.
La relazione diventa, da ultimo,
il legame che unisce le varie
generazioni nella costruzione
partecipata della realtà che è
vissuta, narrata, co-costruita da
i vari individui nel proprio con-
testo sociale.
Antonella Santin
Tiziano Turrin,
Gatto
, china su carta, 1942.