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RIPARTE IL PROGETTO RI.T.M.O. CON
L’AVVIO DI UNA SECONDA FASE DI ATTIVITÀ
Il progetto Ri.T.M.O. – Risorse Territoriali Motivazione e Orientamento ha concluso il suo primo periodo di attività lo scor-
so giugno 2004 e, a partire dal successivo mese di ottobre, è diventata pienamente operativa anche la seconda fase del pro-
getto, che si concluderà al 31 dicembre 2006.
Il progetto, nel primo periodo, era articolato in dieci Macrointerventi pensati per concorrere allo sviluppo, in maniera coor-
dinata e complementare, di un sistema integrato di orientamento scolastico e professionale in Friuli Venezia Giulia.
Il bando di gara aveva previsto che, dei dieci Macrointerventi, solo i seguenti tre potessero essere oggetto di rinnovo:
•
il Centro risorse (Macrointervento 1);
•
gli otto Sportelli di accoglienza e informazione (Macrointervento 2);
•
le azioni di assistenza tecnica (Macrointervento 10).
Gli altri Macrointerventi, che riguardavano servizi funzionali alla sola fase di avvio dell’attività (ad esempio la formazione
degli operatori) o la realizzazione di prodotti e di materiali, non richiedevano un successivo ulteriore periodo di gestione. Co-
munque, quest’ultima tipologia di interventi, pur non essendo stata riproposta, trova piena valorizzazione in questo secondo
periodo, poiché utilizza a regime i prodotti in precedenza realizzati e testati.
Il progetto Ri.T.M.O., nel suo complesso, e nelle sue singole parti, è stato ampiamente presentato nei numeri precedenti
di “Quaderni di orientamento”, pertanto, non si ritiene necessario riproporne la descrizione in questo contributo, che ha inve-
ce lo scopo di presentare sinteticamente gli obiettivi di lavoro da perseguire nel prossimo periodo. Inoltre, nell’area riservata
agli operatori di orientamento all’interno del sito internet dell’Amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia
(
, sono stati recentemente resi disponibili agli interessati la docu-
mentazione relativa al progetto e i prodotti finora realizzati.
I Macrointerventi: obiettivi e attività
La filosofia generale che dovrà ispirare l’attività di questo seconda fase è centrata sul consolidamento di quelle funzioni e
di quelle attività che hanno dimostrato la capacità di incontrare meglio i bisogni delle diverse tipologie di utenti o che, si sup-
pone, possano incentivare le collaborazioni tra i servizi e l’interazione tra gli operatori.
Il progetto continua a ruotare attorno a tre principali linee di sviluppo, (modellizzazione e condivisione del sistema / sup-
porto tecnico agli operatori / potenziamento dei servizi di base sul territorio), che non hanno certamente ancora esaurito il lo-
ro compito. L’esperienza sul campo ha permesso di trasformare in azioni e professionalità concrete le idee e le potenzialità in
precedenza solo ipotizzate ma, contemporaneamente, i problemi operativi affrontati hanno fatto emergere le criticità e i punti
deboli, sia nel progetto che nel sistema, aspetti, questi ultimi, che dovranno essere oggetto di analisi o potranno anche porta-
re ad una revisione in itinere delle linee di lavoro ipotizzate.
I tre Macrointerventi oggetto di rinnovo sono quelli che per finalità e caratterizzazione assumono più esplicitamente di altri
una valenza di azioni di sistema.
Ognuno di essi, a seconda dell’ambito funzionale in cui è collocato nello schema logico-progettuale di Ri.T.M.O., avrà an-
che il compito di raccogliere l’eredità della fase precedente e svilupparla in ulteriori azioni per l’innovazione del sistema. In
particolare, evitando per ora di entrare nei compiti specifici di ciascun Macrointervento, va da subito esplicitata l’intenzione di
proseguire nella sperimentazione guidata di percorsi, che siano in grado di mettere insieme linee di servizio o competenze
professionali usualmente separate. È il caso, ad esempio, dei percorsi da offrire a lavoratori adulti in mobilità che, più di altre
tipologie di utenti, hanno bisogno di un mix, molto personalizzato e con forte coerenza interna, di azioni informative, consu-
lenziali, formative e di accompagnamento, che, di fatto, raramente è patrimonio di un unico servizio. Il dispositivo è stato spe-
rimentato a Pordenone nel 2004 con l’iniziativa “
Lavoro anch’io
”, coinvolgendo il locale Centro di orientamento, i Centri per
l’impiego provinciali, il Comune e un Ente di formazione professionale e sarà riproposto e perfezionato in altre situazioni tipo,
tramite l’introduzione di
progetti speciali
, a valenza regionale o sub regionale, che dovrebbero promuovere altre collabora-
zioni tra strutture operanti sul medesimo territorio.
Il Centro risorse
Il Centro Risorse regionale per l’orientamento è stato pensato come un centro servizi a valenza regionale, con lo scopo di
fornire un costante supporto informativo alla rete degli sportelli di orientamento attivi sul territorio regionale.
Il Centro è in funzione dal 2002 e si avvale di tre/quattro operatori esperti di documentazione per l’orientamento che lavo-
rano stabilmente a Trieste e di altri specialisti, presenti presso la sede centrale della società Aster di Bologna titolare dell’ap-
palto, che intervengono per il coordinamento generale dell’attività e, all’occorrenza, nella progettazione e realizzazione della
azioni a carattere più innovativo. L’attività nel suo complesso si realizza comunque con la costante supervisione tecnica del
Servizio istruzione e orientamento della Regione.
Il programma di lavoro può essere classificato in tre categorie: informazione, animazione e promozione.