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zione nuova, per stimolare una
maggiore responsabilizzazione e
autonomia degli utenti e per pro-
porre diversificate possibilità di
comunicazione con i servizi in re-
lazione ai propri specifici bisogni.
PERCHÉ
L’ORIENTAMENTO
TRANSFRONTALIERO
E TRANSNAZIONALE
ITALIA -SLOVENIA
Nel contesto sopra delineato, le
azioni per sostenere la mobilità
transfrontaliera e quelle per pro-
muovere la mobilità transnaziona-
le possono diventare obiettivi di
orientamento per la generalità del-
le persone, in particolare modo per
i giovani. Il sostegno alla mobilità
non va dunque considerato un
progetto di nicchia riservato ad al-
cune categorie di lavoratori o pro-
ponibile solo a porzioni limitate di
utenti, interne alle reciproche mi-
noranze. Le aree confinarie tra l’I-
talia e la Slovenia, a ragione della
vicinanza geografica, delle vicende
storico-politiche, delle situazioni
sociali ed economiche, hanno avu-
to continui flussi di comunicazione
e di scambio che tuttavia, almeno
negli ultimi decenni, hanno inte-
ressato prevalentemente il piccolo
commercio di confine o il pendola-
rismo dei lavori non regolari legati
ad alcune categorie di servizi e
quello inverso vacanziero e del
tempo libero.
E’ anche vero che esiste da sempre
una mobilità interna all’area dell’e-
ducazione e della formazione che
riguarda le scuole medie (Gorizia e
limitatamente Trieste), alcune tipo-
logie di corsi di formazione profes-
sionale, la frequenza di corsi uni-
versitari a Lubiana per la minoran-
za slovena in Italia, e l’interesse per
l’offerta didattica dell’ateneo triesti-
no da parte dei giovani di lingua
italiana dell’Istria.
Il Documento congiunto di pro-
grammazione INTERREG III A Ita-
lia-Slovenia prevede espressamen-
te che il periodo di programmazio-
ne 2000-2006 abbia come finalità
generale, trasversale a tutte le assi
e le misure del programma, la pre-
parazione e l’accompagnamento
della Slovenia all’adesione a pieno
titolo all’UE
2
. L’adesione infatti
porterà, in tempi brevissimi, so-
stanziali cambiamenti nelle possi-
bilità di movimento dei cittadini
sloveni verso le opportunità di la-
voro e di studio presenti nei paesi
dell’UE. Questo flusso interesserà
in modo particolare il Nord Est ita-
liano e coinvolgerà, ovviamente,
anche i cittadini italiani di questi
territori ai quali si apriranno nuovi
scenari per l’accesso allo studio e
al lavoro verso Est.
Pertanto, un progetto per l’orienta-
mento scolastico e professionale di
interesse comune tra l’Italia e la
Slovenia non può ormai porsi solo
obiettivi immediati legati alla mo-
bilità transfrontaliera, ma deve ne-
cessariamente entrare nella pro-
spettiva più ampia di favorire, ai
vari livelli, la libera circolazione
dei cittadini dei due stati, per la ri-
cerca delle migliori condizioni di
realizzazione professionale, sociale
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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Orientamento e società
Sauris di sopra, 1950 ca.
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