no partecipato in media sette per-
sone. Ogni circolo ha potuto con-
tare sul sostegno di un tutor per
16 ore e di un esperto per un nu-
mero di ore variabile (da 4 a 8), in
base ai contenuti e alla comples-
sità degli argomenti. I circoli sono
stati autogestiti dai partecipanti,
attraverso un accordo,
patto forma-
tivo,
definito in collaborazione con
i tutors. Prima dell’avvio del cir-
colo la definizione di un patto for-
mativo tra i partecipanti è risulta-
ta un’azione necessaria e fondan-
te, per delineare gli obiettivi co-
muni del gruppo di studio, in mo-
do da evitare che i circoli si risol-
vessero in un semplice “stare in-
sieme”. Ogni circolo si è poi aper-
to con una fase di negoziazione e
definizione di comuni modalità e
tempi di studio.
Al termine del progetto l’Informa-
giovani di Chiusi ha raccolto la do-
cumentazione ed i materiali pro-
dotti attraverso i Circoli, metten-
doli a disposizione della cittadi-
nanza. I risultati e gli strumenti
elaborati saranno inoltre resi di-
sponibili attraverso il sito Internet
, al fine di pro-
muovere altre iniziative in questo
ambito, stimolando la collabora-
zione tra istituzioni, associazioni e
gruppi locali.
I punti di forza di questa esperien-
za sono stati:
• il supporto operativo dell’Infor-
magiovani, in quanto il modello
dei circoli di studio si basa sulla
presenza di una sede operativa
di supporto alle attività, in grado
di far incontrare tra loro le diver-
se idee e proposte formative;
• la formazione di tutors, perché
l’autogestione non è semplice da
attivare, senza un’efficace azione
di orientamento e tutoraggio;
• il coinvolgimento di associazio-
ni e gruppi locali, in quanto il
modello dei circoli di studio
deve essere profondamente le-
gato al territorio, al contesto e
ai saperi già diffusi tra la popo-
lazione.
I punti ancora da sviluppare sono
invece:
• gli strumenti di informazione e
diffusione del modello che, se
non correttamente compreso,
non riesce a svilupparsi in modo
efficace e generare quindi pro-
cessi virtuosi di “moltiplicazione
del sapere”;
• l’aspetto della promozione del-
l’autogestione implica un’attenta
riflessione, infatti la difficoltà dei
circoli è legata spesso all’incapa-
cità del gruppo di valorizzare la
libertà di scelta nella progetta-
zione del proprio percorso for-
mativo.
Questa sperimentazione toscana ha
evidenziato sicuramente molti
aspetti positivi di un modello di
formazione che si presenta molto
flessibile, aperto e socializzante. Il
circolo favorisce l’incontro e l’auto-
nomia dei partecipanti: all’interno
ogni persona deve infatti partecipa-
re attivamente, mettersi in gioco,
confrontarsi con gli altri e condivi-
dere nuovi e diversi linguaggi, va-
lorizzare e trasferire i propri saperi
all’interno del gruppo, ottimizzan-
do i propri tempi di studio e di ap-
prendimento.
Per ognuno degli adulti partecipan-
ti il circolo è stato un modo per
rientrare in formazione e riattivare
quindi il proprio percorso di ap-
prendimento individuale. Per la co-
munità locale il progetto è servito
come stimolo all’aggregazione dei
cittadini e alla costituzione infor-
male di una collettività di studio, in
grado di autopromuovere al pro-
prio interno percorsi di apprendi-
mento, di produzione e di trasmis-
sione del sapere.
Il modello dei Circoli di Studio rap-
presenta sicuramente un’esperien-
za didattica particolarmente adatta
alla formazione degli adulti, anche
in contesti locali di piccole dimen-
sioni, dove meno ricca è l’offerta for-
mativa istituzionale. Nelle parole
del fondatore dei circoli, che diceva
“i circoli servono a tener vivo l’im-
pegno e a far crescere la capacità
della gente di creare vita e cultura”,
è riassunto anche il senso di questa
prima sperimentazione toscana del
modello pedagogico svedese.
NOTE
1) La definzione è tratta da un sag-
gio di Arne Carlsen, referente del-
l’Accademia Popolare Nordica, in
Federighi P. (a cura di),
Glossario
dell’educazione degli adulti in Europa
,
Firenze, quaderni Eurydice, n.19 –
2000.
Giulio Iannis
Centro Studi Pluriversum – Siena
19
QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
■
23
Orientamento e scuola