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PROGETTO DI SISTEMA PER L’ORIENTAMENTO
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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Sistemi per l’orientamento scolastico e professionale in Friuli-Venezia Giulia
Punti di forza
Punti di debolezza
Sistema scolastico (scuole
elementari, medie inferiori
e superiori, CTP per educ.
adulti)
- Dinamismo e qualità offerta
- Gruppo nutrito di docenti esperti in
orientamento educativo
- Ampia disponibilità di materiali
- Esperienza pilota di integrazione FP e
tirocini e alternanza
- Radicata tradizione di collaborazione con
i Centri regionali per l’orientamento
- Disorientamento diffuso
- Precarietà delle figure di sistema
- Difficoltà a generalizzare i servizi, le
buone pratiche e le esperienze di
alternanza/stages
- Sproporzione tra entità del disagio
giovanile e azione educativa nelle sfere
affettivo-motivazionali
- Scarsità risorse aggiuntive all’attività
didattica di base
Orientamento Universitario
(attività di ateneo/facoltà e
Centri orientamento e
tutorato, sportelli ERDISU)
- Dinamismo e qualità dell’offerta
- Molteplicità di iniziative per
l’informazione in entrata all’università
- Uffici specifici per l’orientamento a TS e
UD
- Collaborazioni di rete con scuole
- Progetti e sostegno a mobilità (progetto
MOVE)
- Disorientamento diffuso tra operatori e
utenti per turbolenza della riforma
- Rischio di sovrapposizione di azioni
promozionali con azioni orientative
- Sottodimensionamento delle azioni e dei
servizi per l’orientamento interne al
percorso universitario e di quelle in
uscita
- Esperienze pratiche/stages sotto
dimensionate
Formazione professionale
(Enti di FP accreditati)
- Dinamicità e ampiezza offerta formativa
- Capacità di progettazione e attivazione di
risorse su progetti innovativi e integrati
- Connessione mondo lavoro e alternanza
- Esperienza con utenza debole
- Sensibilità/interesse/competenza per
azioni orientative
- Difficoltà a impostare, solo con
meccanismi di finanziamento a progetto,
servizi e relazioni di rete stabili
- Rischio di sovrapposizione di azioni
promozionali con azioni orientative
Sistema Lavoro (servizi
provinciali impiego e altri
soggetti vari)
- Dinamicità dei mercati
- Presenza di varie attività private di
supporto e mediazione
- Entrata in campo degli Enti locali con
competenza sull’orientamento al lavoro
- Difficoltà e lentezza nell’adeguare i
nuovi Centri provinciali per l’impiego ai
nuovi compiti (accoglienza, tutoraggio
orientamento, obbligo formativo, ecc.)
- Eterogeneità e scarsa trasparenza delle
agenzie private di orientamento.
Animazione giovanile
(informagiovani,
associazionismo)
- Presenza di numerosi progetti giovani e
sportelli informagiovani (Comuni)
- Organizzazione di alcuni saloni/fiere
(Province)
- Precarietà dei finanziamenti e scarsa
continuità delle iniziative
- Isolamento/spontaneismo operatori
Servizi territoriali dedicati
(Centri specialistici per
l’orientamento)
- Azione stabile e qualificata dei Centri di
orientamento regionali (informazione,
supporto scuole, consulenza orientativa,
counselling, bilancio di competenze)
- Consolidata attività di supporto al sistema
scolastico con banche dati, molti materiali,
consulenza tecnica
- Assetto organizzativo non del tutto
funzionale ai compiti
- Precarietà e scarsa complementarità delle
azioni orientative nella rete di servizi di
1° livello (scuole, sportelli lavoro ecc.)
- Molteplicità di utenze e numero di
operatori presso alcuni Centri, non
dimensionato alle esigenze del territorio.
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