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Editoriale
Nell’articolo
d’esordio il dott. Piero Vattovani illustra i presupposti
e le caratteristiche essenziali di un nuovo progetto di "Sistema" per l'orientamento in Friuli-Ve-
nezia Giulia, recentemente avviato dalla Struttura regionale per l'orientamento con il rilevan-
te apporto dell'obiettivo 3 del Fondo Sociale Europeo. Il nuovo progetto, denominato
Ri.T.M.O.
(
Ri
sorse
T
erritoriali
M
otivazione
O
rientamento), prevede la realizzazione di un
Centro Risorse, il potenziamento dei servizi informativi per gli adulti presso i Centri regiona-
li, azioni di assistenza tecnica allo sviluppo di un sistema integrato e la produzione di mate-
riali e strumenti innovativi a supporto dell'operatività quotidiana degli orientatori.
Nella sezione
Orientamento e Scuola
Nicole Fabre, psicoterapeuta dell’età evolutiva a Parigi,
propone una interessante riflessione sulle conseguenze che derivano dal cambiamento della
struttura familiare tradizionale e dalla inevitabile diversificazione dei nuovi modelli parenta-
li. La sua indagine esplora eventi complessi come la separazione, la famiglia allargata, l’impe-
gno lavorativo delle madri e si sofferma sulle conseguenze che tali cambiamenti provocano
nella relazione genitori/figli e nella costruzione della personalità del bambino. Attraverso l’a-
nalisi di tre casi paradigmatici, ci introduce nel delicato campo del terapeuta che, interrogan-
dosi sull’immaginario del bambino e sulle rappresentazioni che egli fa della famiglia reale e
ideale, ne rileva le aspettative, i bisogni e le frustrazioni.
L’articolo di Mior e Visentin illustra un approfondimento dei modelli psicologici relativi al
concetto di sé dello studente rapportato all’indecisione nella scelta scolastica, attraverso la teo-
ria di Higgins sulla
discrepanza del sé
. Viene illustrato uno strumento d’indagine ed una sua
possibile applicazione, con gli studenti di terza media, volta a verificare l’incidenza della
di-
screpanza del sé
sulla difficoltà ed incertezza nella scelta scolastica e professionale.
Alcuni degli articoli che seguono affrontano, da angolature diverse, il processo di transizione
dall’adolescenza all’età adulta, osservando gli aspetti critici e di cambiamento, le fasi di tran-
sizione dall’adolescenza all’adultità. Federico Batini riflette sul ruolo delle politiche di forma-
zione e sull’incremento della domanda di percorsi individualizzati da parte degli utenti e la
conseguente necessità di formare figure in grado di progettare la formazione individuale. Li-
via Bruscaglioni descrive un progetto sperimentale per la prevenzione della dispersione e del
disagio scolastico, con studenti di scuola superiore. Bianchet e Defend, con una ricerca con-
dotta su un campione di studenti degli istituti professionali, mettono a fuoco l’influenza degli
eventi esterni sullo sviluppo della personalità degli adolescenti, centrando l’analisi sul ruolo
giocato dalle relazioni familiari e amicali. Zerbin e Barbiero ci propongono le risultanze del la-
voro di ricerca sulle influenze esercitate dalle aspettative dei genitori, in rapporto alle aspet-
tative di istruzione ed occupazione dei loro figli adolescenti.
Alcuni contributi, tra cui quello di Amoretti e Sole, mettono in rilievo il ruolo della scuola e
della formazione nell’orientamento come luogo di crescita della persona, di educazione alla
scelta, di acquisizione di consapevolezza dei cambiamenti e delle decisioni, proponendo per-
corsi e strumenti d’intervento. Franca Ometto, invece, pone l’accento sull’importanza di uno
strumento per la formazione degli adulti quale l’insegnamento
on-line
, l’
e-learning
e il ruolo del
tutor come facilitatore del processo formativo.
Spazio Aperto
, con un’intervista al Tutore dei minori ed un contributo di Aldo Mattucci, tratta
alcune problematiche del disagio familiare con particolare attenzione al tema della tutela mi-
norile. La dott.ssa Gigliola Della Marina precisa le funzioni ed i compiti del tutore, descrive le
iniziative realizzate e i progetti in cantiere, nell’ottica del miglioramento della qualità della vi-
ta delle giovani generazioni, della prevenzione del disagio giovanile e degli abusi e della for-
mazione degli operatori. In questa prospettiva il dott. Mattucci propone il
modello della media-
zione familiare
come uno degli interventi possibili nei contesti di elevata conflittualità, durante
il complesso processo della separazione coniugale, in un’ottica psico-giuridica.
Alcuni interessanti contributi sono presentati nelle rubriche
Informa
, e
OrientInternet;
in particola-
re ci si sofferma su alcune iniziative di orientamento in regione quali “Il salone di orientamento”
di Cervignano ed il progetto “Il filo di Arianna” che affrontano il problema del raccordo tra il pri-
mo e secondo ciclo scolastico e sono rivolte a studenti, famiglie ed operatori scolastici.
Questo numero è anche corredato da un inserto dal titolo “
L’orientamento degli adulti: una ri-
sposta possibile
”, che raccoglie gli atti del convegno tenutosi a Trieste il 4 ottobre 2002, organiz-
zato dalla Direzione Regionale Istruzione e Cultura – Attività regionali di orientamento, sugli
scenari e le prospettive del modello d’intervento per l’orientamento degli adulti “Il bilancio di
competenze”, con la partecipazione di C. Lemoine, J. Guichard, di M. L. Pombeni e di altri ap-
prezzati relatori..
La redazione
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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