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stema circa le azioni informative e
di consulenza generiche, mentre le
prestazioni veramente specialisti-
che, presenti in qualche servizio,
non riescono neppure ad essere
evidenziate a causa della carenza e
della diversità dei modelli e dei lin-
guaggi descrittivi in uso presso gli
operatori dei vari servizi. Il proble-
ma non limita solo il valore d’uso
del prodotto specifico ma è sinto-
matico del grosso lavoro che rima-
ne da fare per condurre a contenuti
riconoscibili e a standard minimi di
attivazione le diverse prestazioni
orientative, comunque presenti sul
territorio.
Nel riquadro seguente si propone
un sintetico schema dei sottosistemi
per l’orientamento presenti in re-
gione con i relativi punti di forza e
di debolezza rispetto alle azioni
orientative.
LE ESPERIENZE ED I
PROGETTI DI RETE
Il lavoro di rete nell’esperienza del
servizio regionale di orientamento
è stato presente fin dai primi anni
di lavoro con le scuole, basato su di
una differenziazione e complemen-
tarità dei compiti tra docenti e ope-
ratori dei Centri di orientamento.
Successivamente questa imposta-
zione è stata ripresa e affinata nel
proporre alle scuole e al territorio
una serie di progetti a “regia regio-
nale”, che hanno col tempo creato
le basi dell’attuale sistema informa-
tivo
(Informascuole, Vie al futuro, Re-
te informativa, FARO, Informascuole
On line, Orientamento On line,
CIAO, SISIFO, Orientarsi nella for-
mazione professionale ecc
) 3 e delle
azioni di supporto all’ orientamen-
to educativo/formativo presso le
altre agenzie
(Orientare, ORiEN,
ORiUS, Isola del Lavoro, Quaderni di
orientamento
). Il presupposto sotto-
stante a questa modalità operativa
è che una parte del lavoro di rete
consista nel creare, da parte delle
strutture specialistiche, gli stru-
menti concreti e le condizioni ope-
rative affinché gli altri soggetti del
medesimo territorio (strutture di 1°
livello), possano contribuire alla
preparazione dei contesti orientati-
vi tramite i quali gli utenti sono sti-
molati a costruire obiettivi, proget-
ti e nuove esperienze.
Quanto finora realizzato ha per-
messo di mettere a fuoco alcuni fat-
tori chiave per potenziare la comu-
nicazione e l’efficacia degli inter-
venti di rete. Tra i vari elementi ri-
sultati rilevanti per il successo pare
opportuno segnalarne i seguenti:
- l’importanza di creare momenti
di incontro e relazioni professio-
nali dirette tra operatori;
- il valore di portare alcuni stru-
menti per l’orientamento negli
ambienti ordinari di vita delle
persone (in questo senso Inter-
net si è dimostrato uno stru-
mento valido e potente per en-
trare nella famiglia, nella scuola
e nei luoghi del tempo libero);
- la validità di integrare l’uso del-
le nuove tecnologie con i servizi
e le pratiche professionali tradi-
zionali;
- la necessità di abbinare l’uscita
di nuovi progetti e materiali con
incontri e azioni formative per
gli operatori.
Il lavoro di rete si è anche dimostra-
to molto oneroso, se fatto con conti-
nuità e se portato a livelli di intera-
zione superiori alla semplice cono-
scenza e comunicazione tra gli ope-
ratori. Infatti, la partecipazione a
progetti comuni, il coordinamento
o l’integrazione tra specifiche aree
di attività, pur essendo strumenti
molto potenti per migliorare la qua-
lità dei servizi complessivi offerti ai
cittadini, richiedono, per essere
portati avanti con successo, scelte
istituzionali ben precise e la predi-
sposizione di servizi di assistenza
tecnica e di accompagnamento al
nuovo modo di lavorare degli ope-
ratori.
IL CONTRIBUTO
DELL’UE ALLA
PROGRAMMAZIONE
REGIONALE NEL
SETTORE
DELL’ORIENTAMENTO.
Gli obiettivi globali che il Fondo So-
ciale Europeo ha fissato per il perio-
do di programmazione 2000-2006
sono fortemente correlati con le po-
litiche di ammodernamento che
l’Unione Europea ha individuato
per i sistemi e per i servizi dell’i-
struzione, della formazione iniziale
e continua, dell’occupazione e del-
l’orientamento. Gli elementi strate-
gici sono lo sviluppo delle risorse
umane, la lotta e la prevenzione
della disoccupazione e la massima
integrazione nel lavoro e nella vita
sociale delle fasce deboli o a rischio
di esclusione, o emarginazione, dal
mercato del lavoro.
Nei documenti di programmazione
generale (POR e Complemento di
Programmazione) viene data molta
enfasi sia alla programmazione in-
tegrata tra sistemi, sia agli approcci
preventivi nei confronti delle pro-
blematiche della demotivazione
formativa e dell’occupabilità, sia al-
la personalizzazione degli interven-
ti diretti ai cittadini.
L’orientamento, in modo assoluta-
Orientamento
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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