Portare l'agricoltura biologica al centro dell'interesse anche del mondo
agricolo del Friuli Venezia Giulia e restituire a Udine, alle sue piazze vocate, il ruolo
emporiale, anche a vantaggio del settore primario, che la città ha sempre svolto per un territorio
vasto.
Questi i contenuti dell'intervento dell'assessore regionale alle Risorse agricole, naturali e
forestali, Claudio Violino, tenuto nell'inaugurare l'evento espositivo e di promozione "Le piazze
del bio".
Quest'anno, tra le venti città italiane coinvolte dall'iniziativa nazionale ideata dal
Ministero per le Politiche Agricole e Forestali per rilanciare un settore del mondo rurale in
espansione, è stata scelta anche Udine con la centralissima Piazza I Maggio.
Per l'intera giornata una quarantina di aziende del settore biologico e biodinamico e le
istituzioni (Regione, Provincia, Comune di Udine e l'Università assieme alle associazioni di
categoria) hanno esposto le ragioni delle pratiche colturali attente al rispetto della natura, dei
metodi di coltivazione antichi e tradizionali, privi dell'uso di sostanze chimiche, che consentono
di ottenere produzioni dalle elevate e intatte caratteristiche organolettiche.
"Occorre però - ha detto Violino - che l'agricoltore del Friuli Venezia Giulia riscopra i
valori dell'agricoltura biologica e li faccia propri, incrementando le superfici di produzione
agricola destinate al biologico".
"A fronte dell'aumentata richiesta di prodotti bio da parte dei consumatori - ha aggiunto
l'assessore - non corrisponde un incremento dell'offerta, che è essenziale anche per poter
garantire ai cittadini la possibilità di approvvigionarsi di prodotti a 'chilometro zero', ovvero
offerti a breve distanza dal luogo di raccolta, caratteristica fondante della filiera biologica".
"L'agricoltura biologica - ancora secondo Violino - può anche rappresentare una scelta
efficace da parte delle aziende agricole per uscire dalla crisi; e certo non si sposa, non per
motivi etici, bensì squisitamente tecnici, con le coltivazioni OGM".
"La riuscita di questa iniziativa partecipata - ha proseguito l'assessore - che come a Udine
si tiene nel cuore di altre 19 città italiane, ci deve suggerire un percorso di recupero del ruolo
emporiale della città".
"Piazze come piazza 1.Maggio e San Giacomo, debbono riprendere - ha concluso Violino - il
loro ruolo di luoghi di mercato all'aperto per i prodotti agricoli della nostra terra, come lo
erano da tempi antichi".
Assieme a Violino, l'assessore provinciale all'agricoltura, Daniele Macorig ha rimarcato il
valore dell'iniziativa odierna, che dà visibilità ad aziende che, per coltivare bio, sopportano
costi e disagi maggiori rispetto a quelle tradizionali. Il saluto della città era stato portato dal
vicesindaco, Vincenzo Martines, mentre il ruolo e le prospettive dell'agricoltura bio erano stati
spiegati da Graziano Ganzit, a nome dei produttori, e da Antonio Zambon, dell'AIAB. Le ragioni
tecniche e agronomiche del coltivare bio erano invece state illustrate da Luisa Dalla Costa, a nome
del Rettore dell'Università di Udine.
Negli stand, accanto a un' ampia gamma di prodotti biologici e biodinamici, dai vini privi di
solfiti, al mosto cotto, al pane biologico da cereali antichi, a peculiarità del territorio come il
'radic di mont', il radicchio di montagna, ai prodotti dell'ape, e molto altro, i cuochi
dell'Unione italiana cuochi FVG hanno proposto ai numerosissimi visitatori del villaggio bio le
pietanze della tradizione, realizzate con prodotti biologici certificati.
INFO:
ass.agricoltura@regione.fvg.it
Segreteria Assessore; tel. 0432 - 555361
Foto: Claudio Fabbro