DI COSA SI TRATTA

La Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, riconoscendo alla cultura un ruolo di sviluppo non solo nella dimensione economica del settore turistico-culturale, ma anche in quella della coesione sociale, che contribuisce in modo significativo all’integrazione e all’inclusione sociale, all’i nnovazione e al benessere delle comunità, intende agevolare la realizzazione di progetti di rigenerazione e riattivazione dei luoghi della cultura e altri spazi pubblici e privati dismessi, o che si trovano in stato di sottoutilizzo, di degrado o di abbandono, trasformandoli in centri o spazi culturali e artistici ralizzando in essi iniziative in campo culturale e creativo con finalità di inclusione e di innovazione sociale.
 

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BENEFICIARI E SOGGETTI ESCLUSI

Possono beneficiare del contributo di cui al presente bando i seguenti soggetti, non in forma associata:
a) gli enti privati, comprese le associazioni e le fondazioni, senza fine di lucro o con l’o bbligo statutario di reinvestire gli utili e gli avanzi di gestione nello svolgimento di attività previste nell’oggetto sociale, e le società cooperative, che  hanno tra i loro scopi statutari la promozione di attività culturali e siano regolarmente costituiti con atto pubblico o scrittura privata registrata;
b) gli enti e le istituzioni, comprese le imprese sociali e le società cooperative, iscritte al registro degli enti del Terzo settore di cui al decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 (Codice del Terzo settore, a norma dell’articolo 1, comma 2, lettera b), della legge 6 giugno 2016, n. 106), che hanno tra i loro scopi statutari la promozione di attività culturali.
 

Non possono accedere ai contributi di cui al presente bando:
‐ enti pubblici e /o enti locali
‐ le imprese aventi fine di lucro secondo le norme del diritto civile e commerciale, salvo quanto previsto dalla lettera b), del precedente capoverso;
‐ liberi professionisti;
‐ lavoratori autonomi;
‐ lavoratori dipendenti;
‐ persone fisiche.

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PROGETTI AMMISSIBILI

Sono ammissibili i progetti, realizzati sul territorio regionale finalizzati a rigenerare e riattivare:
a) i luoghi della cultura, quali musei, biblioteche, pinacoteche, gallerie e altri luoghi espositivi, archivi, immobili che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico, o che rivestono un interesse particolarmente importante a causa del loro riferimento con la storia politica, militare, della letteratura, dell’arte, della scienza, della tecnica, dell'industria e della cultura in genere, ovvero quali testimonianze dell’identità e della storia delle istituzioni pubbliche, collettive o religiose, le ville, i parchi e i giardini che abbiano interesse artistico o storico, le pubbliche piazze, vie, strade e altri spazi aperti urbani di interesse artistico o storico, i siti minerari di interesse storico od etnoantropologico, le architetture rurali aventi interesse storico od etnoantropologico quali testimonianze dell’economia rurale tradizionale;
b) i luoghi e gli spazi pubblici e privati dismessi, in stato di sottoutilizzo, di degrado o di abbandono, da destinare a usi e fini culturali collettivi, trasformandoli in centri o spazi culturali e artistici.    

La rigenerazione e la riattivazione devono avvenire mediante la realizzazione di attività culturali o percorsi formativi o laboratoriali nel settore culturale presso i luoghi di cui alla lettera a) o alla lettera b) che:
- integrino la dimensione economica del settore culturale con le finalità di coesione, integrazione, inclusione e innovazione sociale, in un’ottica di creazione di benessere delle comunità locali. Tali iniziative, pertanto, devono mirare al rafforzamento delle comunità locali, alla creazione o al consolidamento di reti, all’avvio di pratiche di cittadinanza attiva e a percorsi di integrazione sociale che devono vedere come protagonisti i soggetti del terzo settore, le associazioni del territorio, il tessuto economico locale e le comunità locali;
- stimolino il coinvolgimento nell’organizzazione, produzione e fruizione delle attività culturali e dei percorsi formativi o laboratoriali di segmenti sociali caratterizzati da situazioni di marginalità sociale, con l’obiettivo di accrescerne le competenze e promuovere una maggiore confidenza in sé stessi e di persone che soffrono di alcune malattie, ovvero di problemi legati all’invecchiamento e alla solitudine.

I progetti Devono prevedere la costituzione del partenariato di cui all’articolo 2, comma 1, lettera c) del bando e prevedere una durata almeno pari all’intero periodo di realizzazione del progetto. Detti partenariati devono essere mantenuti per l’intero periodo di realizzazione del progetto.

Il candidato beneficiario può presentare un solo progetto a valere sul presente bando.

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SPESE AMMISSIBILI

Sono ammissibili le spese di investimento e di funzionamento strettamente correlate alla realizzazione dei progetti definiti all’art. 7 effettivamente sostenute, dalla data di avvio del Progetto medesimo e non oltre il termine finale, come definiti dall’articolo 11.
 

Le attività a cui si riferiscono le spese del progetto devono essere realizzate successivamente al 31/12/2021 e i documenti giustificativi e le relative quietanze di pagamento devono riferirsi a una data uguale o successiva al 01/01/2022.
 

Sono ammissibili le seguenti voci di spesa:
a) spese per allestimenti su beni immobili collocati presso i luoghi della cultura e i luoghi e gli spazi pubblici e privati di cui al comma 1 dell’articolo 7;
b) spese per l’acquisto e/o locazione, anche finanziaria, di attrezzature tecniche, dotazioni tecnologiche, hardware, macchinari, strumenti ed altri beni mobili, anche d’arredo, incluse quelle relative al loro trasporto e montaggio, finalizzate a rendere i luoghi della cultura e i luoghi e gli spazi pubblici e privati di cui al comma 1 dell’articolo 7 idonei alla realizzazione delle attività culturali e dei percorsi formativi o laboratoriali di cui al comma 2 del medesimo articolo 7;
c) spese per l’acquisto e/o noleggio di scenografie, costumi, strumentazione tecnica, luce e suoni;
d) spese per l’acquisto di beni immateriali (es. brevetti, know how, sviluppo software);
e) acquisizione di servizi di consulenza qualificati aventi ad oggetto, a titolo meramente esemplificativo, e non esaustivo, attività di studio, analisi economiche e di mercato, iniziative di pubblicità e ricerche connesse al marketing e similari, affidati a operatori economici fra i quali università, organismi di ricerca, società di consulenza, di ingegneria, di sviluppo software e professionisti;
f) formazione ed aggiornamento nei limiti del 10 (dieci) per cento della spesa complessivamente ammissibile;
g) spese per la gestione di spazi relative al progetto finanziato, in particolare: spese per la locazione di spazi, spese per la manutenzione ordinaria, per le utenze e per la pulizia degli spazi;
h) spese relative ad interventi concernenti l’abbattimento delle barriere architettoniche;
i) spese di canoni ed abbonamenti relativi a beni immateriali (es. licenze, software);
j) spese di viaggio e di alloggio, esclusivamente nei casi in cui esse siano intestate al soggetto beneficiario;
k) spese per prestazioni d’opera o per prestazioni professionali, e spese per servizi di consulenza qualificati aventi ad oggetto le attività culturali e i percorsi formativi o laboratoriali;
l) spese per prestazioni di terzi per allestimenti di strutture architettoniche mobili e scenografie quali il montaggio, smontaggio e facchinaggio;
m) spese per l’accesso a opere protette dal diritto d’autore e ad altri contenuti protetti da diritti di proprietà intellettuale;
n) spese per il trasporto o la spedizione di strumenti e di altre attrezzature e connesse spese assicurative;
o) spese per oneri di sicurezza e per servizi antincendio;
p) altre spese di allestimento;
q) spese di pubblicità e di promozione relative al progetto finanziato, in particolare: spese per servizi di ufficio stampa; spese per distribuzione e affissione di locandine e manifesti; spese per prestazioni professionali di ripresa video, registrazione audio, servizi fotografici; spese di pubblicità; spese per la gestione e la manutenzione del sito web, anche per le attività di comunicazione relative ai progetti individuati come Operazioni di importanza strategica. Tutti i materiali prodotti, ai sensi della lettera “q” del precedente
comma, su qualsiasi tipo di supporto dovranno essere realizzati secondo il coordinato d’i mmagine del PR FESR 2021-2027 in coerenza con le linee guida per la comunicazione (GUIDA BREVE per i Beneficiari nella trasparenza e comunicazione dei Fondi e dei Programmi) scaricabili alla pagina del portale Europa FVG https://europa.regione.fvg.it/it/programmi-36605/coesione-italia-21-27-friuli-venezia-giulia-36659/pr-fesr-friuli-venezia-giulia-39934/visibilita-trasparenza-e comunicazione-66511. Nel caso in cui i materiali non siano coerenti con tale previsione le spese non potranno essere ammesse a finanziamento;
r) spese per il rilascio di garanzie fideiussorie.
 

 

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DOTAZIONE FINANZIARIA E LIMITI DI AIUTO

La dotazione finanziaria del bando è pari ad euro 5.850.000 di cui euro 3.830.000,00 del PR ed euro 2.020.000,00 di PAR come quantificata nel Piano finanziario approvato con deliberazione della Giunta regionale del 10.11.2023 n. 1759.
Le risorse finanziarie individuate dalla deliberazione della Giunta regionale n. 1759/2023 possono essere integrate, tramite deliberazione della Giunta regionale di aggiornamento e revisione del piano finanziario del programma e di revisione della relativa pianificazione finanziaria e di risultato.

Ai fini della presentazione della domanda saranno ammessi alla selezione i progetti che prevedono una spesa minima ammissibile di euro 100.000,00.
Ai fini dell’ammissione a finanziamento il contributo massimo concedibile è di euro 200.000,00.
Le domande con spesa ammissibile inferiore a euro 100.000,00 saranno dichiarate inammissibili.

L’intensità della sovvenzione per ciascun Progetto presentato a valere sul presente Bando è pari al 100 (cento) per 100 (cento) della spesa ammissibile entro comunque i limiti del massimale disponibile per l’impresa unica al momento della concessione; la SRA è autorizzata a procedere alla rimodulazione del contributo “de minimis” in fase di concessione, al fine di evitare il superamento dei massimali.

I contributi concessi a valere sul presente Bando non sono cumulabili con ulteriori misure di incentivazione comunitarie, nazionali e regionali, pubbliche.
È consentito il concorso con misure agevolative fiscali aventi carattere di generalità ed uniformità non costituenti aiuti di Stato.

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PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA E CONCESSIONE DELLA SOVVENZIONE

La domanda di sovvenzione è redatta e presentata alla SRA esclusivamente per via telematica tramite il sistema informatico per la presentazione delle istanze on line (IOL), a cui si accede dal sito istituzionale della Regione, previa autenticazione con una delle modalità previste dall’a rticolo 65, comma 1, lettera b) del Codice dell’Amministrazione digitale (SPID-Sistema pubblico di identità digitale, CIE-Carta di identità elettronica, CNS18 Carta nazionale dei servizi) o con firma digitale qualora contenente un certificato di autenticazione CNS compatibile, secondo le modalità riportate nelle linee guida di cui all’articolo 26, comma 16. È, altresì, ammessa la sottoscrizione della domanda in firma olografa, con qualsiasi documento di identità in corso di validità. Invero, la mancata sottoscrizione della domanda e/o degli allegati comporta l’i nammissibilità della domanda stessa.
 

La domanda si considera sottoscritta e inoltrata al termine della compilazione e del caricamento degli allegati all’atto della convalida finale.
 

La domanda può essere sottoscritta e inoltrata:
a) dal legale rappresentante dei soggetti indicati all’articolo 4;
b) da soggetto esterno delegato tramite formale procura da parte del legale rappresentante di cui alla lettera a).
 

Il termine previsto per la presentazione della domanda è scaduto alle ore 16.00.00 del giorno 22/02/2024. Ai fini del rispetto del termine di presentazione delle domande, fa fede la data e l’ora di convalida finale effettuata tramite il sistema online dedicato. Qualora il medesimo candidato beneficiario presenti più domande, verrà sottoposto a selezione il progetto riferito all’ultima domanda validamente presentata, senza tener conto dei progetti presentati unitamente alle domande precedentemente pervenute.
 

Qualora i documenti allegati alla domanda e caricati sul sistema siano firmati digitalmente, la firma digitale o la firma elettronica qualificata apposta è considerata valida se basata su un certificato qualificato rilasciato da un prestatore di servizi fiduciari qualificato e conforme ai requisiti di cui all’allegato I del regolamento (UE) n. 910/2014 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 luglio 2014 in materia di identificazione elettronica e servizi fiduciari per le transazioni elettroniche nel mercato interno (cd. Regolamento EIDAS). La firma deve essere apposta utilizzando dispositivi che soddisfino i requisiti di cui all’allegato II del regolamento EIDAS.
 

Le domande mancanti anche di uno solo dei documenti di cui all’articolo 14, comma 2, del Bando, saranno considerate inammissibili.
 

La Regione si riserva la facoltà di richiedere integrazioni della documentazione presentata ai sensi dell’articolo 14, comma 3.
 

Entro 120 (centoventi) giorni decorrenti dalla scadenza del termine finale per la presentazione delle domande di sovvenzione previsto all’articolo 15, comma 3, e fatte salve le cause di sospensione del procedimento previste dall’articolo 2, comma 7, della legge 241/1990, con decreto del Direttore centrale competente in materia di cultura è approvata la graduatoria dei progetti ammissibili a finanziamento, recante l’indicazione del punteggio complessivo attribuito a ciascuno di essi.
Non è previsto il finanziamento parziale dei progetti. Qualora si rendano successivamente disponibili ulteriori risorse finanziarie, la SRA procede allo scorrimento della graduatoria di cui al comma 1.
 

A seguito dell’emanazione del decreto sopra descritto, è comunicata a ciascun candidato beneficiario l’assegnazione della sovvenzione ed è contestualmente fissato un termine perentorio della durata di 10 (dieci) giorni consecutivi entro e non oltre il quale accettare formalmente il medesimo, decorso inutilmente il quale la sovvenzione si intende accettata.

Il contributo è concesso con decreto del Direttore del Servizio Attività culturali o suo delegato entro 60 (sessanta) giorni dal decreto di approvazione della graduatoria di cui all’a rticolo 19, comma 1, fatte salve le sospensioni dei termini del procedimento istruttorio previste normativamente.

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