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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 49
Campanella
Come tutti sappiamo, la campanella
scandisce i tempi della vita scolastica.
Suona all’inizio e al termine di
ogni lezione, nonché dell’unica,
agognata e sempre troppo breve
ricreazione. A seconda dei punti di
vista e dell’umore del momento, a
volte porta sollievo, altre volte invece
suona troppo presto. Per fare due
esempi, può verificarsi la situazione
in cui gli alunni non vedano l’ora che
si concluda una lezione appesantita
da troppi esercizi o da un argomento
poco accattivante, oppure quella in
cui, al contrario, una appassionante
discussione venga interrotta sul più
bello. La campanella, insomma,
detta dei precisi limiti temporali a
insegnante e studenti, con i suoi pro e
i suoi contro.
Dal mio punto di vista di docente,
molte volte il tempo non basta
per affrontare temi che, più che la
mia materia, riguardano l’aspetto
educativo del mio lavoro. Ci
vorrebbero delle campanelle extra,
che il docente stesso possa suonare
per segnalare che la lezione non
termina lì, che gli serve del tempo
supplementare per approfondire
una questione importante. Perché di
questioni importanti ce ne sono tante.
Questioni che, volendolo esprimere
attraverso il concetto di competenza,
riguardano la competenza di
cittadinanza, quella che dovrebbe
esprimersi nel rapporto con l’altro e
che ha alla base l’apertura mentale e
il rispetto.
Le vignette che propongo parlano
di questo. Intendono fotografare dei
momenti critici osservabili in classe,
che sollevano temi cruciali quali il
bullismo, il razzismo e altre forme
di mancanza di rispetto. Sono quei
momenti in cui, per un intervento
educativo efficace, vorresti appunto
avere a disposizione molto più dei
consueti sessanta minuti.
Nelle “Campanelle” non rielaboro
la realtà in chiave satirica come
avviene solitamente nelle vignette
che si leggono su quotidiani, riviste
o blog. Le campanelle vogliono
essere uno sguardo dentro la classe.
Se c’è dell’umorismo, ciò è del tutto
casuale. Meno casuale invece è la
scelta dei temi, che a me sono cari
e che dovrebbero essere cari a tutti
gli insegnanti. Nell’economia della
vignetta, naturalmente, questi temi
possono essere soltanto sfiorati.
Nondimeno, penso che le campanelle
possano costituire interessanti spunti
di riflessione.
Marco Ivan Blasutig
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