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LIBRI
QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 49
Prof, non capisci
niente!
Manuale di sopravvivenza per
insegnanti sotto stress
Emanuela Nardo
Erickson
Trento, 2014
pp. 174
€ 16,00
Lo stress degli insegnanti spesso di-
pende dalla difficoltà a trovare un equili-
brio tra gli aspetti didattici di trasmissio-
ne di contenuti e gli aspetti psicologici,
educativi e di relazione con gli studenti:
non di rado la gratificazione di una le-
zione ben preparata viene vanificata da
una risposta inappropriata o annoiata
di alcuni studenti, se non addirittura
affossata da classi rumorose e incapaci
di prestare attenzione a quanto l’inse-
gnante esprime.
Lo scopo del libro “
Prof, non capisci
niente!
” è quello di formulare alcune ri-
flessioni e suggerimenti operativi, rivolti
principalmente agli insegnanti delle
scuole secondarie di I e II grado, per
aiutarli a gestire il non facile bilancia-
mento fra istruzione ed educazione.
L’autrice, Emanuela Nardo, insegnante
pluridecennale in un liceo di Pordeno-
ne, collaboratrice nella formazione dei
docenti in diversi corsi universitari, strut-
tura il libro in quattro parti provando
a riportare lo sguardo “intrecciato” di
professori e studenti su diversi ambiti
cruciali per la scuola.
La prima parte analizza il concetto
di apprendimento nei suoi apparenti
antipodi di “
apprendimento significati-
vo
” e “
apprendimento meccanico
”, con
riflessioni e suggerimenti operativi per
legare gli apprendimenti al contesto di
vita nel quale i ragazzi sono immersi.
Da una parte vi è l’attenzione degli in-
segnanti a concentrarsi su determinate
tematiche
“questo lo dovete proprio sa-
pere”,
dall’altra c’è la difficoltà degli stu-
denti, che sempre più spesso possono
accedere autonomamente a qualsiasi
tipo di informazione, a incamerare infor-
mazioni che non reputano significative
“ma a cosa ci serve?”.
Nella seconda parte si analizza il rap-
porto tra il carico di lavoro che viene
affidato ai ragazzi a casa
“studia da
pag.35 a pag.56!
e le loro difficoltà ad
acquisire un metodo di studio che per-
metta di integrare le informazioni nuove
con quelle precedentemente apprese
e di approfondirle
“ma come si fa?”
. In
questa parte l’autrice propone delle li-
nee guida per uno studio efficace, che
passa attraverso il superamento della
distinzione tra apprendimento scolasti-
co e apprendimento in situazioni di vita.
Partendo dal quesito su chi è la figura
più idonea per insegnare allo studen-
te a studiare, l’autrice identifica questo
soggetto nell’insegnante della disciplina
specifica, in quanto il tentativo di mo-
dellare gli alunni nello studio della pro-
pria disciplina risulta più efficace rispetto
ai corsi generici sui metodi di studio. In
questa sezione vengono forniti esempi
pratici e tabelle con istruzioni su come
ascoltare una lezione, prendere appunti,
apprendere da un testo scritto e non
ultime le strategie di studio (appunti,
sottolineature e mappe).
L’autrice sottolinea in questa sezione
l’importanza di incrementare con tut-
ti i mezzi didattico-educativi possibili
l’autostima e il concetto di efficienza
in quanto “
aiutare lo studente a orga-
nizzare un metodo di studio efficace ha
un’evidente ricaduta sull’autostima da
un lato e sulla motivazione dall’altro”
.
È l’insegnante che insegna a studiare
(a prescindere dal livello di istruzione,
anche all’università spesso è necessario
mettere a punto il proprio metodo di
studio): perché il metodo di studio sia
efficace è necessario che il tempo im-
piegato non sia eccessivo e che si riesca
a elaborare metacognitivamente il ma-
teriale appreso. L’autrice riporta il con-
cetto di ‘metacognizione’in tutte le sue
evoluzioni, con il quale generalmente
viene designata la capacità di riflettere
sui propri processi di apprendimento
(ma non solo). Secondo la professoressa
Nardo gli studi sulla metacognizione
possono fornire utili indicazioni agli
insegnanti su come favorire processi
metacognitivi nei propri studenti. Na-
turalmente, anche il docente viene in-
vitato a imparare a usare un approccio
metacognitivo sulle proprie attività di
apprendimento e insegnamento.
La terza parte affronta il tema della
valutazione, che è un ulteriore fattore
stressogeno per tanti insegnanti: anche
qui il punto di partenza è il diverso pun-
to di vista tra un giudizio del docente,
che deve quantificare il livello di prepa-
razione degli studenti, creando a volte
giudizi negativi insindacabili
“hai preso
5!”
e il giudizio soggettivo degli studenti
che spesso non coincide con il voto e
anzi percepisce il giudizio in senso in-
verso “
ma come, con tutto quello che
ho studiato!”
. I temi trattati riguardano
il significato della valutazione, che è un
elemento imprescindibile del lavoro de-
gli insegnanti e che dovrebbe sempre
riferirsi alla prestazione dello studente
e non alla sua persona, onde evitare di
influenzare il senso di identità e di au-
tostima di chi apprende. È altrettanto
importante, secondo l’autrice, che gli
studenti acquisiscano la competenza
di un’autovalutazione realistica e anche
in questo caso, sono gli insegnanti a
fungere da esempio.
L’ultima parte del libro prende in
esame il tema della comunicazione:
nell’ottica dell’insegnante la relazione
con gli studenti e la comunicazione so-
no aspetti fondamentali per la trasmis-
sione di contenuti didattici. Il titolo del
capitolo riprende un botta e risposta fra
un insegnante che pretende di sapere
quello che i ragazzi pensano
“so bene
quello che voi pensate”
e la risposta dei
ragazzi che, invece, spesso non si sen-
tono capiti dai loro professori
“che ne
sa di noi?”
. Le riflessioni di questa parte
descrivono alcune tecniche per una
comunicazione efficace, prendendo in
prestito le teorie dell’analisi transaziona-
le di Berne e riportando, in una sintesi
fruibile a livello operativo, i suggerimenti
più importanti per superare gli ostaco-
li di comunicazione fra insegnante e
studenti (ad esempio, le tecniche per
sviluppare l’ascolto attivo e l’empatia).
Il libro, in generale, ha l’obiettivo di
proporsi come uno strumento di lavo-
ro per i docenti; in questo senso, pur
presentando anche alcune riflessioni
teoriche generali sugli argomenti trat-
tati, la maggior parte del materiale si
presenta nella forma di un vademecum
per educatori/insegnanti con numerosi
esempi e suggerimenti pratici spendibili
nella pratica quotidiana.
Selenja Umek
Psicologa COR
Gorizia