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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 46
L’UTILIZZO DELLE
NUOVE TECNOLOGIE
NEI PERCORSI DI
ORIENTAMENTO
PRECOCE
a cura delle insegnanti dell’IC di
Manzano e dell’IC “San Giovanni” di
Trieste
Perché utilizzare la tecnologia e i
devi-
ces
può aiutare i bambini e i ragazzi nel
percorso di orientamento? Potremmo
dire che lo facciamo, nelle nostre scuole,
per diversi motivi. Il primo, il più ovvio,
sta nell’accessibilità delle informazioni,
ma a questo possiamo aggiungerne
altri forse più motivanti e concreti. Se
è vero che parte del percorso didattico
svolto a scuola con i bambini di terza era
orientato a capire i mestieri dei genitori
e dei nonni, è pur vero che oggi le scelte
immaginarie e sognate dei più piccoli,
in materia di futuro, sono diverse anche
solo da quelle dei loro compagni che
oggi sono in terza media.
Dopo una schiera di ballerine e par-
rucchiere, di poliziotti e militari che
hanno popolato i sogni dei bambini di
pochi anni fa, i bambini di oggi indicano
mestieri nuovi riguardo ai quali hanno
idee certe, ma spesso poco supportate
se non da frammentarie informazioni.
La cosa che ci ha maggiormente stu-
pito in questo percorso didattico è stato
rilevare come la differenza di genere
si sia oggi decisamente assottigliata
rispetto a quella presente anche solo
cinque anni fa. Ecco allora che com-
paiono all’orizzonte piloti di elicotte-
ro, subacquei professionali, guardie
ambientali e chirurghi che operano a
distanza, indifferentemente scelti da
bambine e bambini. Bisogna pertanto
che la scuola supporti l’immaginario e
riesca a calarlo nel concreto. Ecco allora
il ricorso al web per avere informazioni
esatte sulle professioni, non potendo
certamente ricercare tali figure profes-
sionali fra parenti e amici.
L’utilizzo delle nuove tecnologie nella
scuola ha lo scopo principale di inno-
vare la didattica. Le tecnologie da so-
le però non fanno niente. Dobbiamo
insegnare ad usarle per favorire l’ap-
prendimento e aiutare i ragazzi a vive-
re nella società dell’informazione. Nel
mondo del lavoro di oggi si richiede
che le persone siano autonome, che
sappiano risolvere i problemi, che la-
vorino in team e che sappiano ricer-
care le giuste informazioni su internet.
Nel nostro percorso abbiamo utilizzato
fondamentalmente gli iPad con cui i
bambini hanno registrato, fotografato,
fatto ricerca e prodotto un loro e-book
relativo all’argomento.
Sicuramente con l’iPad il modo di fare
scuola è cambiato: ci siamo avvicinan-
ti di più a quella che viene definita la
didattica per competenze
. Gli alunni
attivano da subito conoscenze e abilità
in un contesto dotato di senso, in una
situazione reale. L’essere attivi e prota-
gonisti in prima persona nella ricerca del
sapere e nella costruzione di un percor-
so, li rende maggiormente interessati
e stimola l’ascolto. L’utilizzo dell’iPad,
inoltre, è sicuramente efficace nei lavori
di gruppo favorendo la cooperazione,
poiché si condividono risorse e mate-
riali. Migliora e rende più collaborativi
i rapporti docente–alunno; sparisce il
concetto tradizionale di
trasmissione
del sapere
per lasciare spazio a una col-
laborazione in un ambiente rinnovato
dove si progetta insieme per risolvere
un problema o elaborare un prodotto
finale.
Oggi c’è la necessità di raccogliere in-
formazioni, cercare e leggere biografie,
capire dove, come e per quanto possia-
mo seguire gli studi per diventare ciò
che abbiamo sognato essere da grandi.
Ed è qui che, raccolte le informazioni,
bisogna che la scuola sappia guidare i
bambini nell’elaborazione individuale
o in gruppo, stimolando la discussione
e supportando il confronto in classe.
L’autonomia degli studenti viene poi
favorita preparandoli inmaniera concre-