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ORIENTAMENTO FORMAZIONE E LAVORO
P
PERCHÈ LE GIOVANI NON
SCELGONO PERCORSI DI STUDIO
E DI LAVORO IN AMBITO
SCIENTIFICO E TECNOLOGICO?
LE POSSIBILI OPPORTUNITÀ IN
EUROPA
Chiara Cristini
saranno proprio i settori connessi alla
ricerca, innovazione e alla tecnologia
quelli che offriranno maggiori oppor-
tunità e le priorità europee per una cre-
scita intelligente, inclusiva e sostenibile
stanno facendo luce su questo marcato
differenziale di genere, che rischia di
lasciare indietro proprio la componen-
te femminile. Sarà dunque sempre più
strategico per i Paesi riuscire ad avvici-
nare più ragazze agli ambiti di studio
scientifico-tecnologici, ma si tratta di
un percorso che richiede di agire in pro-
fondità, rimuovendo ostacoli culturali e
stereotipi tanto diffusi quanto resistenti.
TITOLI DI STUDIO
E OPPORTUNITÀ
OCCUPAZIONALI:
DIFFERENZE DI
GENERE
Maschi e femmine presentano op-
portunità di accesso e permanenza nel
mercato del lavoro meno distanti rispet-
to al passato, tuttavia il differenziale di
genere rimane elevato, nonostante il
progressivo aumento dei livelli di istru-
zione femminili verificatosi nei recenti
decenni. Con riferimento specifico al
Friuli Venezia Giulia, l’investimento nel-
Per avvicinare le ragazze
a percorsi professionali
in ambito “S.T.E.M.” è
necessario sviluppare
“azioni oppositive”
già dall’infanzia;
contemporaneamente
vanno promossi
cambiamenti culturali
al fine di rompere gli
stereotipi ancora presenti
nel mondo del lavoro
PREMESSA
Il livello di istruzione della componen-
te femminile in Italia e in Friuli Venezia
Giulia è andata progressivamente au-
mentando a partire dagli Anni Settanta,
con l’innalzamento dei titoli di studio:
tra gli iscritti all’università prevalgono le
donne e le performance ottenute dalle
ragazze negli studi superano quelle dei
coetanei (Istat, 2014). Tuttavia, nono-
stante l’evoluzione in atto, sono ancora
più gli uomini che le donne presenti
in quei percorsi di studio che porta-
no a percorsi professionali in ambito
“STEM”
1
, mentre le donne sono sovra-
rappresentate nei percorsi umanistici e
nelle scienzemediche. Le professioni nel
campo dell’ingegneria e dell’informatica
attraggono ancora relativamente poche
donne, e non solo in Italia. Mediamen-
te, infatti, nei Paesi OCSE, si aspettano
di lavorare nei campi dell’ingegneria
a dell’informatica meno del 5% delle
femmine quindicenni, a fronte di un
18% rilevato tra i coetanei maschi (Pisa-
Ocse, 2013).
Questa scarsa presenza femminile
negli ambiti scientifico-tecnologici
non può essere sottovalutato, poiché
contribuisce in modo significativo al
permanere dei differenziali di genere
presenti nel mercato del lavoro e nelle
prospettive di occupabilità e crescita
professionale. Nei prossimi anni infatti
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