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ORIENTAMENTO SCUOLA E FORMAZIONE
larità situate lungo l’asse orizzontale
della figura: E) la capacità di fermare
la mente, di trovare la quiete supe-
rando il chiacchiericcio mentale che
impedisce il contatto profondo (me-
ditazione di tradizione
Shamatha
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)
F) e la capacità di affidarsi e lasciar
fluire, di rinunciare al controllo (mo-
vimento spontaneo, yoga
kundalini
).
Tra controllare la mente e rinunciare
al controllo (inibizione/disinibizione)
incontriamo una sintesi nella natura-
lezza (punto centrale tra questi due
punti) lo spazio in cui essere in pace,
un luogo dove mentalmente i pensie-
ri possono fluire senza possedere la
mente poiché tra un pensiero e l’al-
tro scopriamo uno spazio di silenzio,
di quiete, un luogo in cui possiamo
rilassarci in noi stessi. Questo viene
paragonato al fluire delle nuvole nel
cielo. I pensieri sono come le nuvole.
Una nube inizia, si sviluppa, finisce e
prima che ne inizi un’altra scopro uno
spazio di cielo, di silenzio. Così è la
quiete della profondità della mente.
La mente si ferma, ma può fermarsi
e trovare pace grazie al movimento
fluido che lascia andare senza at-
taccamento né rifiuto i pensieri che
si formano in superficie.
Educare a queste tre competen-
ze esistenziali di base, permette
di armonizzare la saggezza della
mente con quella del cuore gene-
rando conoscenza in senso origi-
nario, alto, socratico. Conoscere
infatti non significa avere ingur-
gitato tante nozioni ma è frutto
della capacità di stare in relazione
con l’Altro a tre livelli: intraperso-
nale, ovvero a contatto con l’Altro
interno, la parte di noi stessi che
meno conosciamo, (Io-me); inter-
personale, ovvero l’Altro esterno,
le altre persone con cui entro in
relazione (Io-tu); transpersonale,
con l’Altro più vasto di cui ognuno
è parte integrante: l’ambiente, la
società, il divino (Io -esso).
VERSO
UN’EDUCAZIONE
SEMPLICEMENTE PIÙ
AMOREVOLE
Consapevolezza, empatia, naturalezza,
permettono di sviluppare numerose al-
tre meta-competenze a livello cognitivo,
emotivo ed istintivo e si collegano alle
tre forme di amore fondamentali:
Eros,
Agape, Philìa
.
Eros
: è l’amore collegato all’istinto
ed al piacere. L’autoregolamentazio-
ne organismica è la meta-competenza
che permette di sviluppare tale forma
amorevole tipica della spontaneità del
nostro bambino interiore, che sa godere
dell’attimo presente perché è capace
sia di lasciar andare il controllo che di
controllarsi quietando la mente permet-
tendosi di gioire del momento, della
vita così com’è in questo preciso istante.
Agape
: è l’amore compassionevo-
le, empatico, che sviluppiamo grazie
al contatto con la nostra madre inte-
riore. Contatto che avviene per mez-
zo dell’empatia e che ci permette di
prenderci cura dell’Altro (nelle sue tre
dimensioni).
Philìa
: forma di amore che si svilup-
pa grazie alla consapevolezza ed alla
consapevolezza della consapevolezza,
è l’amore di tipo paterno, spirituale, che
guarda verso l’alto e sa ammirare ciò che
è più vasto, più grande e consente di
sviluppare gratitudine ed ammirazione.
Si può notare come ciascuna forma
di amore descritta, se messa in relazio-
ne con i bisogni fondamentali umani
rappresentati nella famosa piramide
di Maslow, copra un’area precisa di tali
bisogni (istintivi, affettivi e spirituali).
Su questa linea, si potrebbe dunque
sintetizzare che il bisogno umano più
profondo sia proprio quello di scoprire
l’amore nelle sue tre forme che è an-
che la propria essenza. Inoltre, ognu-
na di queste tre forme di amore, che
sviluppiamo attraverso le competenze
esistenziali di base, si declina nelle tre