COMPETENZE
ESISTENZIALI
META-COMPETENZE
1° LIVELLO
META-COMPETENZE
2° LIVELLO
Consapevolezza
Amore spirituale del padre interiore
(Philia)
PASSIVA INTERNA:
(Med Vipassana; attenzione interna mirata;
allenamento sulle 4 consapevolezze.
Consapevolezza del corpo, delle emozioni, dei
pensieri, dei fenomeni)
Sviluppa capacità di apprendimento, di
memoria e di attenzione; migliora la creatività
e la capacità di cogliere il senso delle cose;
stimare se stessi e gli altri; di collaborazione;
di leadership e di riconoscimento della
leadership; di autorealizzazione, di rapportarsi
al sociale, alla natura, al divino
Tale capacità risulta fondamentale al fine di
trascendere i conflitti di valore
ATTIVA ESTERNA:
(Med. Trascendentale: attenzione al centro,
all’insieme); visione olistica, di senso. Attenzione
diretta verso un oggetto che incarna il Principio
più alto
Empatia
Amore compassionevole della
madre interiore (Agape)
CONTATTO:
capacità di sentire cosa sento e cosa sente
l’altrto; entrare nella sensaaione e nell’emozione
P
ermette di comprendere il proprio mondo
interiore e quello altrui; migliora le capacità
relazionali sia con se stessi che con gli altri
che con l’ambiente; consente di apprendere
dalle esperienze per cui consente di fatto
la conoscenza in senso fenomenologico,
esperienziale
Tale capacità risulta fondamentale al fine di
trasformare i conflitti di bisogni
DISTANZA:
capacità di osservare e dare un nome a quello
che sento e sente l’altro
Naturalezza
Amore erotico, di piacere verso la
vita, tipico del bambino interiore
(Eros)
ALT (inibizione, controllo): fermare la mente e
trovare la quiete (med. Shantha)
Permette di restare nel flusso della vita,
di cogliere i cambiamenti e le crisi come
occasioni di crescita, di lasciar andare il
deolore e di vivere nel reale contattando
la gioia del presente. Consente di godere
della vita, dell’esserci spesso ostacolato
dall’attaccamento al passato ed al rifiuto del
presente.
Tale capacità risulta fondamentale al fine di
negoziare i conflitti di interesse
AVANTI (disinibizione, perdita del controllo):
lasciar fluire, affidarsi (libere associazioni,
movimento spontaneo, yoga kundalini)
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ORIENTAMENTO SCUOLA E FORMAZIONE
pacità di stimare noi stessi e gli altri,
la motivazione all’autorealizzazione,
alla mission personale, capacità col-
laborative, capacità di leadership,
ma anche capacità di ammirare e
rispettare la natura e la vita. Inutile
sottolineare quanto sarebbe educati-
vo un insegnante capace di cogliere
la specialità dell’alunno che ha di
fronte al di là delle difficoltà del mo-
mento.
In sintesi, l’allenamento mentale
lungo l’asse verticale segnato dai
vertici A e B, permette di utilizzare
al meglio entrambi i cervelli: cervello
sinistro che coglie il dettaglio e destro
che coglie l’insieme. Questo, oltre a
sviluppare una maggiore capacità
intuitiva e creativa, consente di giun-
gere a un punto centrale di equilibrio
(O) tra i due: la consapevolezza della
consapevolezza ovvero la capacità
di essere consapevoli sia dei dettagli
della realtà sia dell’insieme, di ciò che
è. Un po’ come osservare noi stessi
mentre stiamo osservando. In que-
sto spazio il concetto di interno ed
esterno, di trascendenza e normalità
si sciolgono in un’unica esperienza di
essere autenticamente nel qui ed ora,
noi stessi nella completa presenza
mentale. Essere consapevoli di essere
ciò che siamo in ogni istante della
vita. Nella meditazione si dice che il
passato non c’è più, il futuro non c’è
ancora ed il presente se lo si pensa
non è più presente. La vita avviene
nel qui ed ora, l’attimo fuggente che
possiamo solo percepire, così difficile
da cogliere se non sentendo ciò che
è come il semplice e sottile piacere
della sensazione del nostro stesso
respiro. Sembra strano a dirsi, ma
raramente siamo al mondo in questi
termini, riusciamo con grande abi-
lità, forse al fine di evitare il dolore,
a sfuggire alla vita e con essa alla
gioia di esistere.
Fig. 2: Le tre competenze
esistenziali