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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 45
In base alle richieste dei ragazzi e alla di-
sponibilità degli anziani, viene selezionato
lo strumento narrativo (nelle sue forme
della fiaba, autobiografia, diagrafia e rac-
conto di sé) come dispositivo di conoscen-
za, interpretazione e relazione, a supporto
dell’approccio orientativo socio-relazionale
ed educativo, conferito allo scambio inter-
generazionale.
È così che cinquanta studenti di classe
prima si trovano a creare fiabe con dieci
longevi, ospitati nel loro centro anziani.
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Seduto attorno ad un tavolo rotondo, ogni
gruppo costituito da cinque ragazzi ed un
anziano viene guidato alla scrittura creativa
di fiabe, valorizzando i propri talenti e po-
tenziali ed esercitando il
problem solving
.
Ventisei ragazzi di classe seconda scrivo-
no diagrafie con i propri nonni biologici,
che vengono accolti a scuola una volta la
settimana per due ore, come compagni di
banco dei nipoti. Le attività durano circa
sei settimane, sviluppando legami di reci-
procità intergenerazionale.
Venticinque ragazzi di una classe terza
ascoltano dal vivo narrazioni della gran-
de storia, invitando in cattedra cinque dei
propri nonni e conferendo valore alla loro
memoria storica.
Diciotto ragazzi di un’altra terza si dedi-
cano alla scrittura autobiografica su blog,
collegandosi con una decina di anziani,
formati a tale attività. In questo spazio con-
vivono tematiche chemettono a confronto
stili di vita, che danno luogo a confidenze
e richieste di supporto nella scelta della
scuola superiore, di sostegno nel superare
situazioni di conflitto tra coetanei, creando
condivisione e fiducia.
QUINTA FASE: VERIFICA
DEI RISULTATI
Al termine delle attività, che vengono
inserite nel POF ai fini della continuità di-
dattica, vengono somministrati nuova-
mente il differenziale semantico relativo
all’eterostereotipo, le tabelle sul grado di
benessere provato nel corso delle attivi-
tà, alcune domande aperte e strutturate
finalizzate a rilevare gli aspetti positivi e
negativi dell’esperienza, a coglierne il valore
formativo, a validare o meno gli strumenti
usati nelle attività di scambio intergenera-
zionale (fiaba, diagrafia, racconto di proprie
memorie storiche, autobiografia su blog)
e ad orientare futuri interventi educativi.
I pre-adolescenti, dopo le attività, defini-
scono gli anziani felici, divertenti, espressivi,
forti e curiosi ed incrementano il giudizio
già dato, connotandolo di una maggiore
positività per quanto concerne la gene-
rosità, l’affidabilità, l’altruismo, il senso di
amicizia.
Rispetto alle condizioni psico-fisiche ed
intellettive, li reputano più dinamici, attivi,
rapidi, forti e meno dipendenti.
Per quanto riguarda i cinquanta ragazzi
di classe prima, che hanno incontrato e
collaborato alla realizzazione di fiabe con
anziani aperti allo scambio intergenerazio-
nale, attivi e consci del proprio potenziale
formativo; sembrano aver colto l’esuberan-
za pedagogica dei nonni, la particolare ra-
pidità nell’esecuzione del compito, l’atteg-
giamento positivo nei confronti della vita,
definendoli più felici, divertenti, sognatori
dei ragazzi delle altre classi, probabilmen-
te aiutati in questo anche dal particolare
strumento utilizzato nel corso dell’attività.
Fiaba, infatti, significa fantastico, emo-
zioni, capacità di far vivere esperienze e
capire situazioni inedite, narrare mondi e
magie, significa suggestione, meraviglia.
La creazione delle fiabe ha permesso a
queste due generazioni anagraficamente
lontane, ma unite dal piacere di narrare, di
incontrarsi in una atmosfera quasi onirica.
Sembra che, per quanto siano cambiate
le epoche e i costumi, dietro l’apparente
turbinosa velocità dei cambiamenti, delle
mode e delle modernizzazioni, resistano
impavide le strutture profonde della mente
e del cuore, la percezione istintiva del bene
e del male, le categorie del giudizio.
I ragazzi di seconda, a seguito della rea-
lizzazione di autobiografie a quattro ma-
ni, o diagrafie con i propri nonni, hanno
riconosciuto la tristezza di alcuni episodi
di vita narrati, ma hanno attribuito agli an-
ziani una elevatissima affidabilità. Le coppie
dia-grafiche hanno collaborato sui banchi
di scuola in un clima di sintonizzazione