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            ORIENTAMENTO
          
        
        
          Rispetto alle condizioni psico-fisiche-
        
        
          intellettive (Cfr. Fig. 2), i dati permettono
        
        
          di evidenziare che i giovani si sbilan-
        
        
          ciano nettamente su cinque posizioni,
        
        
          definendo gli anziani generosi, affidabili,
        
        
          chiacchieroni, amichevoli ed altruisti.
        
        
          Risultano anche curiosi, felici, socievo-
        
        
          li ed esperti. In base alle opinioni rica-
        
        
          vate dalle altre coppie di aggettivi che
        
        
          si presentano poco sbilanciate, ma più
        
        
          definite, gli anziani vengono reputati
        
        
          abbastanza integrati, piuttosto attivi,
        
        
          espressivi, divertenti e tolleranti.
        
        
          Se le ricerche nazionali sull’immagina-
        
        
          rio giovanile nei confronti degli anziani
        
        
          evidenziano la presenza di stereotipi ben
        
        
          consolidati che li dipingono come un
        
        
          gruppo mentalmente rigido, orientato
        
        
          al passato e tradizionalista, poco adatta-
        
        
          bile, suscettibile, tendente al vittimismo,
        
        
          bisognoso di assistenza e incapace di
        
        
          adattarsi al cambiamento,
        
        
          
            2
          
        
        
          l’opinione
        
        
          dei pre-adolescenti intervistati tende
        
        
          a sconfermare tali stereotipi, anche se
        
        
          nel caso delle condizioni psico-fisiche
        
        
          in misura poco marcata.
        
        
          
            Il profilo dei giovani (auto stereotipo)
          
        
        
          Per quanto concerne i dati relativi
        
        
          all’autostereotipo (Cfr. Fig. 3), ovvero
        
        
          all’immagine che danno del proprio
        
        
          gruppo di appartenenza, si nota un certo
        
        
          sbilanciamento verso atteggiamenti e
        
        
          caratteri socialmente accettati. Relati-
        
        
          vamente alle condizioni psico-fisiche
        
        
          ed intellettive, i pre-adolescenti si defi-
        
        
          niscono come una popolazione molto
        
        
          forte, attiva e rapida, abbastanza dinami-
        
        
          ca e flessibile, ma un po’ pigra. Riguardo
        
        
          alla rete delle relazioni, si descrivono
        
        
          molto integrati e socievoli; abbastan-
        
        
          za espressivi; molto chiacchieroni ed
        
        
          amichevoli. Nei confronti del mondo, si
        
        
          percepiscono molto felici, divertenti e
        
        
          piuttosto sognatori; poco altruisti, ge-
        
        
          nerosi e tolleranti.
        
        
          In che misura la descrizione che i ra-
        
        
          gazzi danno di sé contrasta con l’imma-
        
        
          gine che di loro viene data? A differenza
        
        
          di quello degli anziani, lo stereotipo dei
        
        
          giovani appare come un misto di tratti
        
        
          positivi e negativi che, pur orientando
        
        
          talvolta in modo sfavorevole l’opinione
        
        
          nei loro confronti, definisce nel comples-
        
        
          so un modo positivo di essere. I giovani
        
        
          sono infatti considerati avventati e irre-
        
        
          sponsabili, ma anche sognatori e gene-
        
        
          rosi, superficiali e presuntuosi, ma anche
        
        
          innovatori e aperti (Mazzara, 1997). Da
        
        
          questo punto di vista i dati evidenziano
        
        
          una sostanziale conferma dell’immagi-
        
        
          ne classica delle giovani generazioni e
        
        
          un ri-aggiustamento in positivo dello
        
        
          stereotipo.
        
        
          La comparazione tra risposte di maschi
        
        
          e femmine evidenzia che queste ulti-
        
        
          me si percepiscono in modo più severo,
        
        
          valutandosi più avare, tristi, intolleranti
        
        
          ed egoiste dei coetanei maschi che ri-
        
        
          badiscono di essere, invece, più curiosi
        
        
          ed attivi.
        
        
          Gli Italiani si considerano più pigri e
        
        
          dipendenti, gli stranieri più solitari ed
        
        
          altruisti.
        
        
          Fig. 2: L’immagine degli anziani
        
        
          secondo i pre-adolescenti
        
        
          
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