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QUADERNI DI
ORIENTAMENTO 44
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MANI è riuscito a creare, in pochi casi,
un canale diretto di comunicazione con la
coppia dei genitori degli allievi; al proposito
si è agito con prudenza perché era palese
il rischio di creare dissonanze nel rapporto
scuola/famiglia.
Lo Staff renderà disponibile agli Istituti
scolastici la propria competenza, allo sco-
po di cooperare nella gestione del rientro
degli utenti nel ciclo formativo d’aula e per
predisporre un percorso di lavoro di tipo
seminariale, oppure strutturato su piccoli
gruppi di studio affinché nella classe, con
la collaborazione degli insegnanti e secon-
do una visione multidisciplinare, possano
essere esaminati, trasferiti e disseminati,
in modalità interattiva, i contenuti propri
dell’esperienza portata a buon fine.
Confartigianato Udine come promotore
del progetto pilota, si renderà disponibile
per costituire all’interno di ogni Istituto sco-
lastico partner, un gruppo di lavoro con gli
insegnanti allo scopo di condividere gli esiti
del progetto e per stabilire politiche volte
a: consolidare nell’Istituto l’uso di questa
nuova risorsa formativa; praticare efficaci
azioni verso tutti gli studenti affinché cre-
sca in loro la disponibilità a conoscere e a
valutare, con senso critico, le opportuni-
tà esperienziali proposte; predisporre un
appropriato set di strumenti utili a creare
efficaci raccordi tra il processo di appren-
dimento formale e l’apprendimento in una
azienda artigiana; predisporre e implemen-
tare procedure condivise di monitoraggio,
misurazione e validazione degli apprendi-
menti in modalità non formale.
Il progetto ha confermato la necessità di
predisporre un set di servizi tarati all’uso
di tutti gli utenti del programma (allievi/e
in formazione, coppia dei genitori, tutor
scolastici e aziendali, insegnanti uditori,
dirigenti scolastici, tecnici dell’Ammini-
strazione regionale), e affinché non resti
un fatto episodico sarà necessario:
a.
consolidare, tra gli utenti di MANI, un
atteggiamento proattivo verso eventi
educativi professionalizzanti, struttu-
rati su più anni, su tragitti articolati tra
differenti comunità di pratiche, tra altre
figure professionali esperte, magari col-
locate in ambiti territoriali extraregionali;
b.
ampliare il set delle opportunità espe-
rienziali in azienda affinché gli allievi
costruiscano una personale capacità
critica nell’orientarsi tra i futuri investi-
menti in istruzione e formazione (ITS,
Università, ecc.);
c.
assicurare uno specifico tutoraggio
passo, passo
nel caso gli allievi della
Secondaria di secondo grado intendano
provarsi, per tempo, nello sviluppo di
una propria idea di intrapresa magari
prefigurando personali e impegnative
carriere professionali.
Sergio Simeoni
Direttore IRTEF
Udine
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