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ORIENTAMENTO FORMAZIONE E LAVORO
FRONTEGGIARE IL
FENOMENO
Da alcuni anni, l’Unione Europea ha
messo i giovani al centro del mirino delle
proprie politiche, indicando i NEET come
l’aggregato di riferimento per l’elaborazio-
ne degli interventi destinati a tale gruppo
bersaglio (Eurofound 2012).
Questo indirizzo d’azione fa parte della
strategia che l’Europa si è data per il de-
cennio in corso,
Europe 2020: A strategy
for smart, sustainable and inclusive growth.
In tale documento, si indica, tra l’altro,
la necessità di accrescere e valorizzare il
potenziale di capitale umano attraverso
specifici investimenti orientati ai giova-
ni. L’idea di fondo è che ciò sia necessa-
rio non solo per garantire l’integrazione
socio-economica dei giovani stessi, ma
anche per assicurare alle nostre società
un futuro di sviluppo sostenibile. Il punto
chiave è che, a tal fine, non si possa pre-
scindere dalla qualità dell’apporto fornito
dalle nuove generazioni.
Dentro questo orizzonte strategico si
iscrivono una serie di strumenti di pro-
grammazione ed attuazione varati dalla
Commissione Europea:
Youth on move
(2010), Youth Opportunities Initiative (2011),
Youth Employment Initiative
(2013).
Una delle principali ricadute operative
è rappresentata dal programma
Youth
Guarantee
, varato nel corso del 2013 ed
oggi ai nastri di partenza anche in Italia. Si
tratta di un programma inizialmente ide-
ato e sperimentato in Finlandia, a partire
dal 2005 (Eurofound 2012). L’obiettivo è
quello di ridurre al minimo il tempo tra-
scorso senza un’occupazione dopo aver
ultimato (o interrotto) il proprio percorso
di istruzione o formazione.
A questo fine i servizi per l’impiego ac-
colgono i NEET fornendo loro un servizio
di informazione, orientamento e consu-
lenza. Entro quattro mesi i servizi stessi
sono tenuti ad elaborare un piano per-
sonalizzato e a formulare una proposta.
Tale proposta può riguardare il rientro nei
circuiti di istruzione/formazione, laddove
se ne riscontri la necessità, oppure l’effet-
tuazione di esperienze di tipo lavorativo
declinabili in varie forme: contratti di la-
voro, contratti di apprendistato, tirocini
formativi, percorsi di auto-imprenditoria-
lità, iscrizione al servizio civile, esperienze
all’estero.
Si tratta di misure che rispondono ad
una concezione del
welfare state
distante
dai modelli del passato che ponevano i
soggetti beneficiari in una posizione di
passività. I supporti forniti dal sistema
di welfare vengono subordinati, infatti,
all’attivazione dei destinatari, associata
a
«caratteristiche di adattabilità, duttilità,
autonomia, responsabilità, affidabilità»
(Lodigiani 2010, 64). Per quanto riguarda
i più giovani, per contrastare il rischio di
esclusione sociale che li investe, gli stru-
menti messi in campo sono finalizzati alla
loro emancipazione, autonomia e capa-
cità di autoprotezione, stimolando altresì
l’impegno, la creatività e lo spirito d’ini-
ziativa. In una parola, l’intento è quello di
responsabilizzare pienamente i giovani
rispetto agli esiti dei loro percorsi, non
solo professionali, ma anche personali
(Lodigiani 2010, 65-66)
La filosofia assunta dal programma
Ga-
ranzia Giovani
, per come è stata succinta-
mente descritta, è senz’altro apprezzabile.
Bisogna però essere anche consapevoli
dei possibili rischi, ampiamente segnalati
dalla letteratura, derivanti da una lettura
riduttiva del campo e delle logiche di ap-
plicazione di tali misure (Eurofound 2012).
Il primo rischio riguarda la possibile
eccessiva focalizzazione degli interventi
sugli aspetti occupazionali intesi in senso
limitativo.
Su questo punto Thompson sottolinea
che l’occhio diagnostico non dovrebbe
essere centrato solo sulla condizione di
disoccupazione dei NEET, ma considerare
«in senso ampio il concetto di transition sy-
stem e i differenti percorsi che sono o posso-
no essere intrapresi dai giovani»
(Thompson
2013, 53). Inoltre, nel rapporto elaborato
da McKinsey si sottolinea che
«per risultare
efficace il programma Youth Guarantee do-
vrebbe essere sviluppato attraverso misure
che aiutino i giovani beneficiari non solo a
trovare un lavoro, ma anche e soprattutto
a sviluppare delle competenze ed una let-
tura strategica della propria carriera profes-
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