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ORIENTAMENTO E società
decisiva per aumentare la qualità dell’a-
zione e nell’apprendimento on the job
all’interno delle organizzazioni, ma è
scarsamente e impropriamente consi-
derata nell’ambito pubblico. Per questo
vale operare affinché si estenda a tutte
le politiche quanto indicato dal docu-
mento dell’ex Ministro per la Coesione
Territoriale, Fabrizio Barca,
Metodi e obiet-
tivi per un uso efficace dei fondi comunitari
2014-2020
12
. “L’avvio della valutazione
d’impatto contemporaneamente all’at-
tività di programmazione, contribuirà a
inserire la valutazione e i suoi esiti nelle
scelte e confronto sulle azioni pubbliche.
Esprimere risultati attesi e azioni puntuali
a un tempo consente e impone di defini-
re la domanda di valutazione e la ricerca
sugli effetti/impatti del programma e sul
ruolo avuto dai suoi protagonisti, mentre
l’esito di tale analisi può alimentare in
modo significativo il processo generale
di
valutazione pubblica aperta.
”
Roberto Chiesa
Associazione In Itinere
facilitatore e consulente progetto VAI
(Valorizzazione Accoglienza Integrata)
NOTE
1
Per esempio, gli interessi dei minori, della
popolazione non autosufficiente, dei non
residenti, delle comunità e delle persone
alle quali l’intervento non è diretto ma
che ne vengono comunque influenzate;
tutti questi interessi possono avere voce
se la pianificazione prevede un adeguato
processo partecipativo.
2
In questo contributo utilizzeremo piano
e programma come sinonimi. I due termini
indicano strumenti originariamente separati,
ma sempre più spesso integrati in un
unico documento, come avviene nelle
programmazioni dei fondi comunitari e
nei Piani di zona della Legge 328/2000. Il
piano ha il compito di analizzare la realtà
attuale e di indicare lo scenario (insieme
di obiettivi) verso il quale è opportuno
evolva, definire gli ambiti d’intervento e le
priorità, le strategie da attivare e gli strumenti
necessari affinché la realtà muti nel senso
desiderato, le relazioni con altre politiche e
piani. E’uno strumento d’indirizzo al quale
il programma si collega per definire, con
riferimento a pochi anni, quanto si può
realizzare in base alle risorse disponibili e
quali risultati possono essere conseguiti
al termine del periodo. In genere, anche il
programma non giunge all’azione, compito
che spetta al progetto, che definisce nel
dettaglio tutti gli elementi necessari per
la concreta realizzazione (responsabilità,
tempi, risorse). In questa logica “a cascata”,
l’insieme dei progetti deve permettere di
ottenere i risultati previsti dal programma
come contributo alla costruzione dello
scenario indicato dal piano.