QUADERNI DI
ORIENTAMENTO
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Sotto il profilo dell’utenza, risulta
importante
agire a sostegno della/
delle transizione/transizioni
bidi-
rezionali scuola-formazione-lavoro:
− con interventi precoci nell’am-
bito dell’istruzione primaria tesi
a rinforzare competenze di base
indispensabili per garantire pari
opportunità nell’accesso alla for-
mazione superiore e universitaria
e sviluppando forme di maggiore
personalizzazione dei servizi di
orientamento erogati;
−
rafforzando
l’assistenza
nella
transizione e il coordinamento
degli interventi
per raggiungere
maggiormente i giovani che ne
hanno più bisogno, attraverso il
coinvolgimento di tutti i sogget-
ti (genitori, insegnanti, operatori
e professionisti, assistenti sociali)
per favorire l’inserimento e il rein-
serimento lavorativo delle diver-
se fasce di popolazione interessa-
ta sostenendo il completamento
del percorso scolastico e la tran-
sizione dei giovani dalla scuola al
mondo del lavoro;
−
promuovendo interventi per una
maggior personalizzazione dell’as-
sistenza
, centrandoli sui bisogni
dell’utente, con un approccio
confidenziale e facilmente acces-
sibile che tenga in considerazio-
ne i contesti reali e le situazioni di
vita dei singoli utenti;
−
sostenendo l’inserimento di sog-
getti svantaggiati nel mercato
del lavoro
, con interventi ad hoc
per il
recupero della dispersione
scolastica e per la riduzione del
disallineamento tra competenze
formative e professionali). Occor-
re migliorare i servizi di orienta-
mento per i gruppi a rischio per
fornire loro l’opportunità di par-
tecipare alla formazione e al lavo-
ro e per consentirgli di utilizzare il
loro potenziale e le loro capacità
individuali;
−
innovando e potenziando
l’infor-
mazione sulle opportunità for-
mative e di lavoro, sviluppando le
attività di comunicazione, poten-
ziando gli strumenti di informa-
zione e l’orientamento on line;
−
costruendo e implementando un
insieme di regole
,
anche nella for-
ma di carte di servizi, per assicu-
rare la qualità delle prestazioni
erogate dal sistema dei servizi
per l’orientamento, pur alla luce
di un mutato quadro di riferimen-
to che vede, a fronte di un nume-
ro crescente di volumi di utenza,
una razionalizzazione delle risor-
se umane ed economiche dispo-
nibili. L’individuazione di stan-
dard delle prestazioni dei servizi,
infatti, contribuisce ad innalzare
la qualità delle prestazioni offer-
te dal sistema, garantendone al
contempo l’omogeneità su tutto
il territorio regionale e favorendo
contestualmente l’implementa-
zione di un sistema di monito-
raggio e valutazione delle stesse.
Sotto tale profilo, un possibile
scenario di prospettiva a breve
potrebbe riguardare l’individua-
zione di
un insieme condiviso di
regole in grado di garantire servizi
di orientamento di qualità
, acces-
sibili e rispondenti ai bisogni di
diverse tipologie di cittadini (es.
lavoratori espulsi ed in cassa inte-
grazione, giovani, immigrati ecc.),
da costruire in modo progressivo
e partecipato, secondo un ap-
proccio di tipo
bottom-up,
valo-
rizzando le esperienze effettuate.
In tal modo, a partire dalle espe-
rienze regionali e nel rispetto
degli standard territoriali definiti,
potranno essere individuate le di-
verse tipologie di azioni orienta-
tive finanziabili, con riferimento a
differenti funzioni, bisogni e tipo-
logie di utenza, elementi minimi
di descrizione della qualità dei
servizi, criteri e indicatori comuni
per la valutazione degli interventi
di orientamento erogati;
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