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INFORMA
A livello territoriale, il nodo cen-
trale del cambiamento, in termini
evolutivi dal 2001 al 2011, riscon-
trato nei materiali/lavori/proposte
in tema di orientamento è sintetiz-
zabile nel concetto di
integrazione
tra istruzione/formazione profes-
sionale e lavoro e nell’esigenza di
sviluppare un sistema territoriale
dei servizi di orientamento.
Lo sviluppo della “rete” può di fat-
to rappresentare l’ambito proget-
tuale primario, all’interno del quale
attivare specifiche linee di interven-
to settoriali. La promozione della
“rete” di una pluralità di soggetti
operanti in materia di orientamento
comporta l’attivazione di alcuni pia-
ni più specificatamente settoriali,
segnalati dalle Regioni, in partico-
lare :
a) migliorare l’attività svolta dai ser-
vizi di orientamento
b) innescare dinamiche positive per
il sistema nel suo complesso
c) individuare meccanismi di mi-
glioramento della qualità dei ser-
vizi dedicati
d) individuare standard di funziona-
mento dei servizi e di qualità pro-
fessionale per gli operatori come
garanzia della qualità delle inizia-
tive.
Sotto tale profilo, diviene quanto
mai necessario
costruire un ade-
guato sistema di
governance:
a
livello regionale
, riprendendo an-
che i principali contenuti della Carta
di Genova del 2001, con la finalità
di coinvolgere e valorizzare le com-
petenze di una pluralità di soggetti
istituzionali, sociali ed economici
(es. Province, Comuni, Uffici scola-
stici regionali, Università, agenzie
per il lavoro e la formazione, impre-
se, parti sociali ecc.), secondo forme
e modalità organizzative che tenga-
no conto delle specificità territoriali,
anche attingendo dalle esperienze
di reti regionali già in essere.
A
livello interregionale
promuo-
vendo la collaborazione tra le Re-
gioni e con gli attori istituzionali,
secondo forme e modalità da con-
cordare
,
sperimentando nelle realtà
regionali partecipanti alcune stra-
tegie di coordinamento della rete
dei servizi, attraverso interventi di
natura tecnica e la costituzione di
momenti di confronto interistituzio-
nale comuni, che da un lato valoriz-
zino l’esistente, dall’altro garantisca-
no anche un collegamento con le
reti europee ad hoc deputate (quale
la rete europea per lo sviluppo delle
politiche in materia di orientamen-
to permanente-ELGPN).
Potrebbe costituire al riguardo un
valore aggiunto promuovere l’avvio
o la partecipazione a progettualità
specifiche (quale, ad esempio, l’ini-
ziativa interregionale già promossa
dalla Regione Friuli Venezia Giulia
che si pone l’obiettivo di condivide-
re e sperimentare nelle realtà regio-
nali partecipanti alcune strategie di
coordinamento della rete dei servi-
zi).
A
livello nazionale
coniugando
l’esperienza del forum nazionale
del Ministero dell’Istruzione con fo-
rum tematici promossi dal Coordi-
namento delle regioni e dalle altre
istituzioni e associazioni nazionali
degli enti locali e delle associazioni
delle imprese, dei lavoratori e degli
utenti.
AREA DI INTERVENTO:
ACCESSO DI TUTTI I
CITTADINI AI SERVIZI
DI ORIENTAMENTO
E SVILUPPO DELLA
QUALITÀ
2.Si ritiene necessario sviluppare
sistemi di qualitànell’orientamento,
che favoriscano l’accesso ai servizi,
pongano attenzione ai bisogni
dei cittadini e contribuiscano alla
crescita dei sistemi, in un’ottica di
innovazione.
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