INFORMA
IL FUTURO NON È PIÙ
QUELLO DI UNA VOLTA
In una società stabile i titoli di
studio rispondono ad una funzione
precisa. Laddove è possibile, infatti,
determinare, con un buon grado di
prevedibilità, i percorsi attraverso i
quali ci si può preparare ad una pro-
fessione si costruiscono sistemi im-
prontati su questa logica, si defini-
scono percorsi formativi e si collega
l’accesso ad una professione ad un
particolare percorso formativo, si at-
tribuisce a un titolo o a una qualifica
la funzione di garantire sull’accesso
di soggetti adeguati e preparati a
svolgere quella professione. Questa
logica ha avuto senso, unita al con-
gegno disciplinare (discipline come
metodi di gestione e di “potere” sul
sapere, almeno dall’illuminismo,
tramontata l’illusione enciclopedi-
ca) per molto tempo, in quanto ab-
biamo vissuto in società stabili o a
cambiamento lento.
Da un paio di decenni siamo vivia-
mo nella società del cambiamento,
una società instabile, velocizzata, dif-
ficile da gestire con gli strumenti del
passato. Per usare una bella espres-
sione di Paul Valery, che è stata poi
ripresa da Barroso, presidente della
Commissione Europea, nell’apertura
dell’anno europeo della mobilità dei
lavoratori (non a caso!), nel 2006 e,
infine (non meno importante) è sta-
ta usata da uno dei più grandi poeti
viventi, il canadese Mark Strand che
ha scritto che “
L’avenir est comme le
reste: il n’est plus ce qu’il était
” (il futu-
ro è come il resto: non è più quello di
una volta).
1
Un periodo di continue modifica-
zioni e cambiamenti dovrebbe con-
vincerci circa la necessità di modifi-
care i sistemi di istruzione: occorre
un ripensamento globale degli
stessi non è possibile credere che
un sistema di istruzione che fun-
zionava nel 1980 (ammesso e non
concesso che funzionasse effettiva-
mente) possa funzionare in una so-
cietà totalmente diversa. Se, infatti,
attribuiamo ai sistemi di istruzione
la funzione di preparare le persone
a gestire la propria esistenza, ad
inserirsi come cittadini attivi e con-
sapevoli nella società e nelle profes-
sioni, visto che società e professioni
sono cambiate e cambiano conti-
nuamente, è necessario ripensare
anche i sistemi di istruzione.
UNA PROPOSTA PER
IL RICONOSCIMENTO
DELLE COMPETENZE
DEGLI ORIENTATORI
Federico Batini
Leonardo Evangelista
90