BREVE PROFILO BIOGRAFICO DEL PITTORE PAOLO ZANUSSI (1936–1997)
Udinese di nascita, ma cittadino del mondo per arte e professione, ...
una carriera “buttata
alle ortiche insieme alla laurea in giurisprudenza” per essere invece giornalista, pubblicitario, pit-
tore ed incisore: “troppe cose” diceva lui “per farle bene”. In realtà è andato “emigrante”, come
amava definirsi, a Milano negli anni in cui si cominciava ad inventare la pubblicità in Italia ed è
stato autore di moltissime campagne pubblicitarie diventate famose: Pirelli, Banca Nazionale del-
l’Agricoltura, Pierrel, Enel, Ferodo, Jägermeister, Superga, Bergamin, ecc. Certo che davanti al
suo lavoro di grafico e pubblicitario, davanti all’incredibile generosa produzione di cartelli, inse-
gne, manifesti, libri, recensioni, copertine, inviti, ex libris, si resta sbalorditi dalla sua fecondità,
mai banale, sempre sorprendente, ironica, gioiosa.
Ha lavorato molto anche all’estero, soprattutto a Londra e Parigi. Ha collaborato con scritti, di-
segni ed illustrazioni di copertine a quotidiani e periodici italiani, europei e americani: Il Mondo,
Il Giorno, La Nazione, Il Mattino, Il Resto del Carlino, il Corriere della Sera, Qui Touring, ecc.
per quanto concerne l’Italia, ma anche il Figaro, la Frankfurter Allgemeine, il Financial Times,
l’Herald Tribune e, oltre oceano, Outlook di New York. In Friuli, dove ritornava sempre a cam-
minare sulle amatissime montagne, a correre in bicicletta per campagne e colline, ad incontrare
gli amici,
ha collaborato per pubblicazioni periodiche e per libri di importanti scrittori.
Appassionato viaggiatore, grande amante della vita, dotato di una cultura straordinariamente
profonda, curiosa e senza pregiudizi (conosceva sei lingue), ha girato il mondo in lungo e in lar-
go sin che ha potuto. Negli ultimi anni ha abitato tra Udine, Venezia e Milano. Disegnando, sem-
pre disegnando e dipingendo.
Per introdurre un breve profilo di Zanussi ho riportato in corsivo un brano dal testo
esemplare che la moglie Maria aveva scritto in occasione della mostra per l’amato Pao-
lo, organizzata al Castello di Udine nel settembre del 1999. Il catalogo di quella esau-
riente rassegna postuma (che, per umana affinità, presentava anche opere dell’amico Ni-
no Tenca Montini) raccoglie diversi testi, di ricordo ed elogio, di acuta osservazione del-
la figura e dell’opera di Paolo Zanussi, e valutazioni del suo valore professionale: art di-
rector, ideatore di esemplari campagne, designer, scenografo. Qui c’interessa maggior-
mente il suo talento d’artista che per tanti decenni si è sprigionato, proprio come dice
Maria Faleschini, disegnando, sempre disegnando e dipingendo.
Ovunque si trovasse durante i viaggi in Italia, in Europa e in altri continenti, oppure di
ritorno in terra friulana, durante trasferte di lavoro o meritate vacanze, Zanussi portava
sempre con se gli strumenti adatti al proprio lavoro creativo: cartella con fogli, cartonci-
ni e cartoni; album, quaderni, notes, …colori ad olio, tempere, chine, pennarelli. Con
questo bagaglio ha percorso la propria esistenza con la convinzione del fare, per cono-
scere la realtà disegnandola, per appropriarsene con segni e colori. In tal modo ci ha la-
sciato una produzione molto numerosa da cui si ricava il “vitalismo laico e ridente di
Paolo, il suo gusto per il grottesco e la sua cifra introspettiva raramente dolente e me-
lanconica” (Lauro Galzigna).
Acquerellista e disegnatore acutissimo, possedeva una capacità visiva fresca e immedia-
ta, che talvolta ricorda un approccio al reale molto simile all’idea e alla pratica del gran-
de fotografo Cartier-Bresson che catturava l’immagine e considerava la macchina foto-
grafica come un quaderno per gli schizzi. Inoltre, molti paesaggi urbani di Zanussi mo-
strano uno spirito da vedutista, ma con dinamismo fotografico da
super wide
e con il fre-
quente stravolgimento delle linee verticali, adatto a trasgredire espressivamente le rego-
le tradizionali della prospettiva. L’opera di Zanussi, che in vita non volle mai esporre e
che la moglie Maria continua a rivelare pazientemente anno dopo anno, testimonia il la-
voro e la vita di una straordinaria personalità umana e artistica.
Riccardo Toffoletti
Si ringrazia la professoressa Maria Faleschini per aver concesso la pubblicazione delle opere di Pao-
lo Zanussi nei
Quaderni di Orientamento
.