progettazione dei corsi e delle mo-
dalità di autovalutazione e valuta-
zione degli stessi.
QUALI SONO LE COMPETENZE
TRASVERSALI CHE TALE FIGURA
PROFESSIONALE DEVE POSSEDERE?
Essendo il Manager Didattico una fi-
gura professionale innovativa in gra-
do di interagire con attori diversi
(docenti, amministrativi, studenti)
per migliorare il raccordo tra i sog-
getti interni all’Università e intensifi-
care l’integrazione tra Sistema Uni-
versitario e Società, dovrebbe pos-
sedere le seguenti capacità:
- di relazione e comunicazione in-
terpersonale;
- di analisi dei flussi decisionali e
dei problemi organizzativi;
- di rapido inserimento in contesti
lavorativi.
Infine, deve sviluppare un buon livel-
lo di assertività e continuare a for-
marsi per migliorare tali abilità.
Sara Vizin
Psicologa
Informa
corso di studio, svolgendo attività
di consulenza, anche attraverso
incontri individuali, per la formu-
lazione dei piani di studio (attività
didattiche integrative, esperien-
ze professionali, crediti).
ASPETTI ORGANIZZATIVI
DELLA DIDATTICA
• Fornire indicazioni utili ad una
eventuale riprogettazione e ride-
finizione degli obiettivi formativi
del corso di laurea.
• Collaborare con il Presidente del
corso nella pianificazione delle
attività didattiche.
• Monitorare periodicamente la di-
namica delle risorse disponibili
del corso di studio, verificandone
l’efficienza e l’efficacia, rispetto
agli obiettivi dichiarati.
• Coadiuvare e assistere i docenti
del corso di laurea, in particolare
i docenti extra-accademici, per
questioni di gestione operativa
che coinvolgono l’amministrazio-
ne, gli spazi didattici, la segrete-
ria studenti e in generale le fun-
zioni svolte dai servizi didattici
della Facoltà.
• Curare i rapporti con i responsa-
bili delle azioni di ateneo: centri
linguistici e informatici.
• Monitorare e verifica la rispon-
denza ai requisiti progettuali
CampusOne da parte del corso
di studio.
STAGE E NUOVE ATTIVITÀ
FORMATIVE: COLLEGAMENTO
CON IL MONDO DEL LAVORO
• Collaborare con il Presidente del
corso di laurea nella pianificazio-
ne e organizzazione delle attività
formative introdotte dalla rifor-
ma, con particolare riguardo a
quelle esterne.
• Realizzare, attraverso la collabo-
razione della struttura di ateneo
preposta ai rapporti internazio-
nali, una tempestiva attività di
comunicazione relativamente al-
le occasioni di formazione in
campo internazionale.
• Fornire utili indicazioni sulle atti-
vità integrative che completano
la costruzione del percorso for-
mativo.
• Curare gli eventuali rapporti con
gli enti di formazione, le aziende
e le istituzioni interessate a contri-
buire alle attività formative (tra-
mite l’ufficio Tirocini e Stage).
CONTROLLO, QUALITÀ,
MONITORAGGIO
• Svolgere un controllo delle carrie-
re degli studenti avvalendosi di
strumenti informatici, quali sem-
plici sistemi informativi di rilevazio-
ne, possibilmente in collaborazio-
ne con il Centro di Elaborazione
Dati di ateneo e le segreterie stu-
denti.
• Individuare situazioni di sofferen-
za o di scarso rendimento di stu-
denti sulla base di parametri og-
gettivi (numero esami, voto me-
dio) e proporre eventuali inter-
venti correttivi.
L’ITER FORMATIVO PER ACCEDERE
A TALE PROFESSIONE È DEFINITO?
Alcuni Atenei hanno attivato dei
Master finalizzati alla formazione di
tale figura, ma non vi è ancora una
chiara definizione dell’iter formati-
vo. In proposito, si rende necessario
verificare quanto e in che modo gli
Atenei assorbiranno il Progetto
CampusOne e le relative indicazioni
sul Management Didattico.
QUALI PERCORSI
SONO DA LEI CONSIGLIATI?
Credo che sia molto importante
che un Manager Didattico possieda
una formazione post lauream so-
prattutto inerente alle tematiche
dell’Orientamento formativo, della
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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