Libri • la recensione
Centro Scientifico Editore 2000
pp. 248
22.00
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QUADERNI
DI
ORIENTAMENTO
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Che cosa è il counselling psicologi-
co? Di che cosa si occupa? Che co-
sa caratterizza un intervento di coun-
selling? Sono alcune domande che
trovano risposta in questo libro, che
ha il grande pregio di far chiarezza e
di distinguere un intervento di coun-
selling da un intervento psicotera-
peutico, cosa non da poco visto la
notevole confusione che si è pro-
gressivamente determinata. C’è chi
considera il counselling come una
sub-psicoterapia e c’è chi confonde
i due e c’è anche chi ritiene che
qualunque attività di consulenza, in-
tesa come fornire consigli, sia coun-
selling. L’autore propone un quadro
di riferimento professionale del coun-
sellor, anche in vista di un futuro rico-
noscimento legale della professione.
Il volume è indirizzato a professionisti
di aiuto intendendo psicologi, medi-
ci, psicopedagogisti, insegnanti, assi-
stenti sociali, sociologi ecc, ma an-
che a coloro che svolgono compiti
dirigenziali o comunque di rilievo in-
terpersonale, in organizzazioni di pro-
fitto e no. L’autore sottolinea la ne-
cessità che tali professionisti posseg-
gano un solido retroterra formativo
oppure stiano frequentando corsi di
alta formazione nel settore.
Parlare di counselling non è un pro-
blema linguistico ma metalinguistico:
dalla definizione di counselling deri-
vano marcate differenze a livello
metodologico e quindi epistemologi-
co. Per cui prima di entrare nel vivo
del counselling occorre avere cono-
scenze sulla comunicazione funzio-
nale della persona: saper comunica-
re fornisce maggiori opzioni e com-
petenze interpersonali in qualsiasi la-
voro, ma in particolare significa ri-
spettare l’Altro. L’autore affronta
questa tematica con il taglio analiti-
co transazionale di Eric Berne aggior-
nato e rivisitato, e con il costante rife-
rimento ad altre scuole quali il Men-
tal Research Institute di Palo Alto, la
scuola epistemologica di Gregory
Bateson, gli insegnamenti sistemici di
Ludwig von Bertalanffy e la scuola
etologica di Irenäus Eibl-Eibesfeldt.
Il manuale è suddiviso in una parte
generale rivolta a tutti i professionisti
d’aiuto e una parte specifica rivolta
ai counsellor. Nella parte generale
l’attenzione è focalizzata sui concet-
ti fondamentali della Comunicazio-
ne e della Teoria dei Sistemi; interes-
sante è l’approfondimento sull’etolo-
gia umana ai fini della comprensione
circa le modalità comunicative non
verbali. La comunicazione olfattiva,
tattile, corporea e visiva, secondo Ei-
bl-Eibesfeldt, determinerebbero l’esi-
stenza di una grammatica universale
del comportamento sociale che
struttura allo stesso modo sia le inte-
razioni verbali che non verbali. L’au-
tore analizza, sempre nella parte ge-
nerale, il canale emotivo e la sua im-
portanza nella comunicazione em-
patica e descrive quei “legami di-
sfunzionali da dipendenza irrisolta”
(simbiosi) che spesso coinvolgono in-
dividui e sistemi. Con l’analisi del si-
stema delle relazioni tra professioni-
sta d’aiuto e utente introduce la me-
todologia generale con la descrizio-
ne dei processi (piano, set, setting e
contratto) e l’approfondimento dei
problemi inerenti il setting individua-
le, quello di gruppo e l’aspetto con-
trattuale. In particolare l’analisi del
contratto, qui visto sia come proces-
so che come contenuto, diventa il
fulcro della metodologia analitico-
transazionale.
La parte speciale è focalizzata sulla
metodologia propria del counsel-
ling; in particolare vengono affronta-
ti gli aspetti e le caratteristiche tipi-
che del settore in cui il professionista
opera: in campo clinico, educativo,
psicopedagogico ed organizzativo.
Il counselling nelle organizzazioni
cerca di analizzare il sistema dal
punto di vista dell’approccio analiti-
co-transazionale: secondo l’autore
ogni organizzazione è un sistema in
cui si possono riconoscere aspetti
Genitoriali, Adulti e Bambini che risul-
tano dalla sommatoria e dall’interdi-
pendenza dei subsistemi e degli indi-
vidui che lo compongono. L’ultima
parte si sofferma ad analizzare un fe-
nomeno tipico delle organizzazioni
che in questi ultimi anni ha avuto
una sempre maggiore diffusione e ri-
conoscimento, anche a livello giuri-
dico: il mobbing. È una forma estre-
ma di eventi stressanti rilevabili sul la-
voro: un clima di conflitto relazionale
crescente, duraturo (più di sei mesi),
frequente (almeno una volta alla
settimana), con azioni tormentose ri-
volte sistematicamente all’indirizzo
di una persona-bersaglio (target-
person). Tali azioni possono essere
condotte da colleghi di pari livello,
superiori o subalterni. Generalmente
l’organizzazione non-OK ricorre alla
strategia sottile e lenta del mobbing
per non alterare il pregresso range
omeostatico e quindi per mantene-
re il copione organizzativo. Il testo è
corredato da schede operative e di
approfondimento di rapida consul-
tazione e che permettono di avere
una visione d’insieme e di sintesi del-
le tematiche affrontate.
Tiziana Zanella
Achille Miglionico
MANUALE DI COMUNICAZIONE
E COUNSELLING