La Regione nel 2010 ha già speso il 110 per cento dei fondi a disposizione per
finanziare le misure del PSR-Piano di Sviluppo Rurale grazie anche alla disponibilità
residuale del 2009.
E' quanto ha affermato l'assessore regionale alle Risorse rurali, agroalimentari e forestali
Claudio Violino in un incontro svoltosi a Udine allo scopo di fare chiarezza sullo stato di
attuazione del PSR, e di anticipare le opportunità rivolte al mondo agricolo per il prossimo anno,
sollecitando contestualmente le aziende a fruire delle somme a disposizione.
Rispetto alla disponibilità complessiva del PSR di 280 milioni di euro per l'intero periodo
di esercizio dal 2007 al 2013, ad oggi la Regione ha speso 95,5 milioni di euro, dimostrando così
l'efficienza del proprio apparato burocratico.
''Siamo una Regione virtuosa - ha commentato l'assessore - ma la nostra preoccupazione ora si
riferisce alla capacità delle aziende agricole di completare l'iter degli interventi per i quali
esse hanno ottenuto le provvidenze del PSR, consegnandoci la documentazione relativa ai collaudi
delle opere eseguite, entro il termine massimo di due anni imposto dalla Ue''.
Oltre questo termine, ha infatti ricordato Violino, scatterebbe la procedura N+2 che
corrisponde all'obbligo della restituzione del finanziamento ottenuto. La preoccupazione di Violino
deriva dall'attuale situazione economica che potrebbe limitare ancora le aziende rurali nella
capacità di portare a compimento i progetti di miglioramento finanziati dalla Ue attraverso la
Regione e, di conseguenza, ridurre l'accesso ai finanziamenti già a disposizione per quest'anno.
Gli interventi del PSR, è stato spiegato, sono pari al 40 per cento rispetto alla spesa ammessa a
contributo e la restante parte della spesa per ogni singolo intervento è a carico delle rispettive
aziende.
L'assessore ha voluto anche stimolare gli agricoltori a innovare le proprie realtà aziendali
per consentire al mondo rurale del Friuli Venezia Giulia di prepararsi ad affrontare attraverso
un'adeguata progettualità e con la necessaria competitività ed efficacia il periodo della ripresa
dalla crisi economica.
Entro l'anno, ha rilevato Violino, devono essere spesi 26 milioni di euro attualmente a
disposizione del PSR e la Regione è attrezzata per poterli erogare nei tempi convenuti così come ha
fatto con le disponibilità precedenti. Le perplessità dell'assessore, però, derivano dalla limitata
capacità di spesa del comparto.
Se le misure del Fondo di rotazione, strumento creditizio per il settore primario istituito
nel 1980, erano volte a consentire alle aziende agricole di sostenere il gravame dei finanziamenti
e delle passività di bilancio, rappresentando in realtà vere e proprie misure anticrisi (in un anno
la Regione ha speso in questo modo 80 milioni di euro per il consolido dalle passività aziendali),
gli ulteriori fondi a disposizione dell'agricoltura regionale saranno rivolti esclusivamente alle
progettualità per il rinnovamento delle strutture aziendali.
INFO:
ass.agricoltura@regione.fvg.it
Segreteria Assessore; tel. 0432 - 555361
Foto: Archivio Direzione Centrale risorse rurali, agroalimentari e
forestali