Saranno d'ora in poi 57 mila gli ettari di superficie venatoria della zona di
pianura nel Friuli Venezia Giulia sottoposti a tutela. La Giunta regionale - su proposta
dell'assessore regionale alle Risorse agricole, naturali e forestali, Claudio Violino - ha infatti
approvato il 9 settembre, due provvedimenti che ridefiniscono la situazione nel distretto venatorio
numero 14, quello dei Colli Orientali.
Con l'inclusione di un adeguato numero di aree di salvaguardia faunistica, è stato così
completato l'adeguamento agli standard nazionali dei territori ove è possibile esercitare la
caccia.
La Corte Costituzionale, con la sentenza n° 165 del 2009, ha infatti definito non in linea
con la Costituzione italiana la legge regionale allora in vigore in materia venatoria, secondo la
quale l'intera superficie cacciabile del Friuli Venezia Giulia era stata classificata come zona
faunistica delle Alpi.
Nella fase di adeguamento agli standard ribaditi dalla Corte Costituzionale, che aveva
ribadito la validità dei parametri previsti dalla legge nazionale numero 157 del 1992,
l'Amministrazione regionale ha provveduto all'inizio di quest'anno a suddividere il territorio
regionale in zona faunistica delle Alpi ed in quella di pianura.
Per quanto attiene la zona delle Alpi, le prescrizioni della legge nazionale erano già state
rispettate in precedenza: una percentuale tra il 10 e il 20 per cento della superficie complessiva
di tale area è stata destinata a comporre zone di ripopolamento e cattura, oasi di protezione e
zone di rifugio.
Per la zona di pianura tale percentuale doveva invece essere elevata al 20 per cento. Con
l'approvazione delle odierne delibere da parte del governo regionale tale adeguamento è ora
completato.
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Foto: Archivio Direzione Centrale risorse agricole, naturali e forestali