Un'unica DOC Friuli che raggruppi le otto zone a denominazione di origine
Controllata e la DOCG del Friuli Venezia Giulia, in modo da poter razionalizzare la promozione del
vigneto regionale; un fronte comune per contrastare il tentativo di demonizzare l'alimento vino, in
atto all'interno della UE; la disponibilità in capo all'Ersa di utilizzare entro breve sei dei
dieci milioni di euro che serviranno per la promozione del Friulano, il nuovo nome del vino Tocai;
l'occasione di crescita, specialmente per la viticoltura di pianura, della DOC del Prosecco.
Questi i principali temi dell'intervento dell'assessore regionale alle Risorse Agricole,
Naturali, Forestali, Claudio Violino, a conclusione della cerimonia inaugurale della 61.a Festa del
vino di Bertiolo, la fiera tradizionale che apre la stagione dei concorsi enologici del Friuli
Venezia Giulia.
Violino, dopo avere portato il saluto del presidente della Regione, Renzo Tondo, impegnato
assieme al presidente della Provincia di Udine, Pietro Fontanini, in una visita alle comunità di
emigrati friulani in Argentina, ha esordito lanciando un grido d'allarme rivolto al mondo enologico
regionale: in seno alla Unione Europea si sta tentando di far considerare il vino come una droga,
al pari delle sostanze psicotrope.
Il vino, invece, come ha detto l'assessore, è innanzitutto un alimento. E occorre imparare a
conoscerlo e a degustarlo, in quanto, nei suoi profumi e sapori, reca i caratteri del nostro
territorio.
"Va degustato in dosi moderate - ha precisato Violino - in quanto bevuto con consapevolezza
rappresenta un piacere della vita".
Proprio dal primo appuntamento della tradizione enologica friulana, la Festa del vino di
Bertiolo, Violino ha voluto lanciare un appello agli amministratori, agli operatori del settore,
alla stampa, affinché essi trasmettano, compatti, questo concetto alla pubblica opinione.
Dalla considerazione del vino come veicolo di tradizione, ma anche elemento importante
dell'economia regionale, l'assessore ha poi sviluppato un'altra considerazione.
Ha infatti ripreso l'intervento dell'assessore provinciale all'Agricoltura, Daniele Macorigh,
che l'aveva preceduto sostenendo l'esigenza di assegnare l'unica denominazione Friuli ai vini
dell'intero territorio, e di comunicare l'area vocata all'enologia compresa tra le DOC Aquileia,
Annia e Latisana con la nuova denominazione di Riviera Friulana.
"Non è più pensabile - ha precisato Violino - che ognuna delle zone DOC del Friuli Venezia
Giulia promuova autonomamente la propria realtà".
Occorre infatti razionalizzare la spesa, rendendo nel contempo più efficace la comunicazione
dell'intero vigneto regionale con un unico marchio.
Infine, Violino ha voluto rassicurare i produttori sulla disponibilità dei fondi per la
promozione del Friulano.
Tre milioni di euro sono infatti già a disposizione dell'Ersa, l'Agenzia regionale per lo
sviluppo rurale, incaricata di curarne la promozione. Altri tre milioni saranno trasferiti entro
breve, dalla direzione centrale delle Risorse Agricole, sempre all'Ersa.
Si tratta dunque di sei milioni di euro, che saranno presto spendibili per valorizzare
l'intero settore agroalimentare della regione.
All'intervento di Violino ha poi fatto eco il presidente dell'Assoenologi del Friuli Venezia
Giulia, Rodolfo Rizzi, per sostenere a sua volta con fermezza la proposta dell'unica DOC Friuli.
L'inaugurazione della Festa del vino di Bertiolo, presenti tra gli altri la vicepresidente
del Consiglio regionale, Anna Menosso, il consigliere regionale Franco Iacop, l'onorevole, Ivano
Strizzolo, oltre che per la premiazione della 27.a mostra concorso vini, alla quale hanno
partecipato 45 aziende con 253 campioni enologici, è stata occasione per la consegna del premio
Friulano dell'anno, assegnato al comandante della pattuglia acrobatica Frecce Tricolori, Marco Lant
e consegnato dal presidente mondiale onorario degli enologi, Piero Pittaro.
INFO:
ass.agricoltura@regione.fvg.it
Segreteria Assessore; tel. 0432 - 555361
Foto: archivio regione