Insegnare ai giovani a nutrirsi, a mangiare sano, nel contempo a conoscere le
produzioni locali e a cibarsene. E attraverso esse recepire il messaggio delle tradizioni della
nostra gente. Ma nel contempo concorrere alla riduzione dei disturbi alimentari, che secondo
recenti statistiche colpiscono l'11 per cento della popolazione italiana.
Sono questi i contenuti e i valori dell'iniziativa 'L'educazione alimentare. Progetto siamo
ciò che mangiamo: cibo, cultura e diversità', in atto presso le seconde classi della scuola media
statale di San Vito al Tagliamento, e presentato a Udine, nella sede della Regione, alla presenza
dell'assessore alle Risorse Agricole, Naturali e Forestali, Claudio Violino.
Si tratta di un progetto, che, come ha evidenziato Violino, precorre la strada della corretta
educazione alimentare dei ragazzi e sposa le strategie della Regione per la promozione e diffusione
della conoscenza dei nostri prodotti più genuini, soprattutto tra le nuove generazioni.
Violino ha citato la recente legge regionale numero 4 dello scorso 17 febbraio, che prevede
l'educazione alimentare e, anche attraverso essa, il sostegno della cosiddetta filiera corta, il
percorso più breve e genuino tra le aziende agricole e i consumatori.
Secondo l'assessore, l'iniziativa attuata nella scuola di San Vito al Tagliamento,
organizzata dall'Agenzia sociale Duemilauno, con il concorso di Legacoop FVG e del Consorzio del
Prosciutto di San Daniele, rappresenta infatti un esempio di come far recuperare alla nostra
comunità la consapevolezza primaria del ruolo e delle funzioni dell'agricoltura locale.
"Oggi c'è troppa disattenzione rispetto a quello che si mangia - ha detto Violino - e mentre
fino a pochi decenni fa l'educazione alimentare avveniva a tavola, in famiglia, ora i ritmi della
vita moderna e le mutate abitudini hanno cambiato le cose".
La scuola, con azioni come quella presentata e attualmente in atto, può oggi concorrere a
ricreare, anche nelle famiglie, come ha detto l'estensore del progetto, lo psichiatra Roberto
Urizzi, l'abitudine a parlare e a dialogare sui temi del cibo, della nutrizione, di uno stile di
vita sano e attento alle tradizioni e alle tipicità.
Si tratta di un percorso, quello del progetto 'siamo ciò che mangiamo', che tradotto in
termini concreti agevola la promozione delle produzioni locali, controllate, sane e genuine, che i
ragazzi imparano a preferire alle merendine e agli snack delle multinazionali, scegliendo dunque di
cibarsi dei prodotti del territorio.
Tra questi, il prosciutto di San Daniele, un etto del quale, come ha detto il presidente del
Consorzio, Alberto Morgante, costa meno di un pacchetto di caramelle e nutre in modo sano e
completo.
Nel corso della presentazione, il vicesindaco di San Vito al Tagliamento, on. Antonio Di
Bisceglie, ha evidenziato gli aspetti culturali del progetto, mentre il dirigente scolastico,
Franco Nosella, ne ha illustrato i dettagli e l'obiettivo di accompagnare i giovani allievi nella
delicata fase dell'età pre-adolescenziale, fornendo loro gli strumenti per sviluppare una corretta
relazione tra il cibo e il proprio corpo.
INFO:
ass.agricoltura@regione.fvg.it
Segreteria Assessore; tel. 0432 - 555361
Foto: archivio regione