"La crisi, che non ha niente a che fare con l'agricoltura in quanto è partita
dalla finanza, può essere un'occasione di rinascimento del settore primario nel Friuli Venezia
Giulia. Occorre, a tal fine, affrontare però i nodi. Sono a disposizione ad accompagnare le scelte
di campo che vanno fatte in modo condiviso".
Lo ha affermato l'assessore regionale alle Risorse agricole, Claudio Violino, a conclusione
della 5a Assemblea regionale della CIA (Confederazione italiana Agricoltori) del Friuli Venezia
Giulia riunita su "L'agricoltura della regione come sistema produttivo locale", svoltasi nel
mese di febbraio a Udine.
L'incontro di riflessione dell'associazione di categoria, ha messo in evidenza le
tematiche di carattere generale e quelle di tipo particolare riguardanti l'agricoltura nella nostra
regione.
Nella relazione introduttiva il presidente della CIA Fvg, Ennio Benedetti, ha messo in
evidenza l'innovazione e la competizione come rimedi alle difficoltà in cui si dibattono oggi le
imprese agricole; ha chiesto di semplificare l'eccessiva burocrazia, di togliere i troppi vincoli e
ha proposto un nuovo patto con la società e una nuova politica agraria per lo sviluppo sostenibile
del settore in nome dell'eccellenza dei prodotti.
Nello specifico, Benedetti ha suggerito di costituire una Consulta permanente
dell'agricoltura per consolidare la concertazione come metodi di rapporti tra le istituzioni
pubbliche e le parti sociali e per rafforzare l'unità d'azione tra le organizzazioni professionali
e la cooperazione agricola.
L'iniziativa è stata accolta favorevolmente dall'assessore Violino: "Magari ci fosse una
consulta composta da tutte le tre rappresentanze sindacali (Coldiretti, CIA e Confagricoltura) per
delineare le linee condivise di sviluppo del settore sulle quali poi lavorare" ha affermato.
Convinto della necessità di rendere più efficiente l'apparato burocratico, l'assessore
Violino è entrato nel vivo del dibattito concernente il futuro dell'agricoltura regionale:
"Rincorrere modelli di competitività internazionale con una superficie media delle imprese agricole
del Fvg di 3,5 ettari contro i 350 dell'Ucraina o della Polonia, non giova all'agricoltura
friulana. La valorizzazione della nostra agricoltura passa attraverso la qualità dei prodotti
legati al territorio".
In merito alla promozione della produzione agricola di qualità, l'assessore Violino ritiene
come questa debba essere prima di tutto consumata in loco ("è una questione d'identità: è come
favela furlan"), quindi, va venduta nei negozi e consumata nelle sagre di paese e nella
ristorazione collettiva ("la recente approvazione della legge regionale va proprio in questa
direzione").
In conclusione, l'assessore Violino, prendendo in considerazione i numerosi impianti e
infrastrutture che per collegare l'Europa centro-orientale e occidentale attraversano il territorio
regionale, ha precisato come essi non siano a costo zero: "Devastando l'ambiente si depaupera
l'economia agricola di quei luoghi, nei quali la vendita dei prodotti è strettamente correlata
all'appropriazione del valore ambientale e culturale di un determinato territorio", ha sostenuto.
Ai lavori erano presenti, tra gli altri, anche i consiglieri regionali Enio Agnola, Franco
Iacop e Enzo Marsilio.
INFO:
ass.agricoltura@regione.fvg.it
Segreteria Assessore; tel. 0432 - 555361
Foto: archivio regione