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Il punto sul settore
Nel 2022 in regione sono stati denunciati complessivamente 38.513 alveari dislocati in 4.352
apiari distribuiti su tutto il territorio regionale, negli ambiti rurali, anche se non mancano
realtà apistiche in aree suburbane.
Gli apicoltori si dividono sostanzialmente in tre figure professionali: hobbisti,
semiprofessionisti e professionisti. Gli hobbisti, percentualmente in numero maggiore, assicurano
per la loro capillare distribuzione sul territorio un servizio di impollinazione gratuito a tutte
le specie di piante entomogame; i semiprofessionisti sono ben rappresentati come numero ed in
costante crescita, in quanto l'allevamento delle api concorre a determinare un'importante fonte di
integrazione del reddito principale; i professionisti attraverso l'apicoltura trovano occasione di
lavoro e di reddito. Tutti assieme questi operatori concorrono a recuperare e capitalizzare una
ricchezza, il nettare, che diversamente andrebbe inevitabilmente perduta con la caduta dei fiori.
Negli ultimi anni in regione sono state segnalate morie di api anomale e spopolamenti di
alveari in forma diffusa, il che ha indotto la Regione a finanziare dal 2014 i Consorzi apistici
provinciali per iniziative di tutela della sanità delle api, per attività di assistenza tecnica
agli apicoltori e per azioni di contrasto dello spopolamento del patrimonio apistico, ai sensi
della legge regionale 4 agosto 2014 n. 15, articolo 2, comma 6.
Con decreto del Ministero della salute 11 agosto 2014, pubblicato in GU n. 291 del 16
dicembre 2014 è stato approvato il manuale operativo per la gestione dell’anagrafe apistica
nazionale, in attuazione dell’articolo 5 del decreto del Ministero del lavoro, della salute e delle
politiche sociali 4 dicembre 2009 recante “Disposizioni per l’anagrafe apistica nazionale”.
La suddetta normativa definisce i compiti del proprietario dell’apiario o del suo delegato,
tra i quali effettuare la denuncia della propria attività all’ASS e richiedere l’attribuzione del
codice identificativo e aggiornare, nel periodo compreso tra il 1° novembre ed il 31 dicembre di
ogni anno, la consistenza intesa come numero degli alveari posseduti, direttamente collegandosi al
portale
https://www.vetinfo.it/, oppure tramite le associazioni degli
apicoltori o altri soggetti delegati. Nel caso in cui non vi siano state variazioni nella
consistenza rispetto all’annualità precedente deve comunque provvedere a confermare le informazioni
già registrate in BDA (<conferma dati annualità precedente>).
L’inadempimento agli obblighi di denuncia e comunicazione comporta l’applicazione di sanzioni
amministrative pecuniarie ai sensi della Legge 28 luglio 2016 n. 154, articolo 34, comma 2.
Regolamento per la concessione di contributi a favore degli apicoltori
Con
decreto del Presidente della Regione 14
luglio 2017, n. 0165/Pres., pubblicato sul BUR n. 30 del 26 luglio 2017, è stato approvato il
Regolamento recante criteri e modalità per la concessione di finanziamenti a favore degli
apicoltori, singoli o associati, che risiedono nel territorio regionale e ivi esercitano l’attività
apistica, in attuazione dell’articolo 13 della legge regionale 18 marzo 2010, n. 6 (Norme regionali
per la disciplina e la promozione dell’a picoltura).
La norma prevede contributi in regime de minimis dal 40% fino all’80% per interventi relativi
a:
a) costruzione, trasformazione, ristrutturazione, ampliamento e ammodernamento di locali
destinati alla lavorazione dei prodotti dei propri apiari;
b) acquisto di macchine e attrezzature per l’esercizio dell’attività apistica, comprese le
arnie, nonché di macchinari e attrezzature per la lavorazione dei prodotti dei propri apiari, con
esclusione di automezzi;
c) acquisto di alveari e famiglie di api.
Le domande devono essere redatte utilizzando il modello allegato e presentate alla Direzione
centrale attività agricole, forestali e ittiche, Servizio competitività sistema agro alimentare
entro il 31 marzo di ogni anno.
L’importo complessivo degli aiuti de minimis concessi non può superare il massimale di €
25.000,00 nel triennio di riferimento.
Possono beneficiare dei contributi gli apicoltori in possesso di n. 25 alveari nel caso di
interventi di cui alla lettera a) e di n. 15 alveari nel caso di interventi di cui alle lettere b)
e c).
Regolamento per la concessione di finanziamenti a favore degli organismi associativi tra apicoltori
Con decreto del Presidente della Regione 29 ottobre 2020 n. 0148/Pres., pubblicato sul BUR n. 46
dell’11 novembre 2020, è stato emanato il Regolamento recante criteri e modalità per la concessione
di finanziamenti a favore degli organismi associativi tra apicoltori ai sensi dell’articolo 14,
comma 5, della legge regionale 18 marzo 2010, n. 6 (Norme regionali per la disciplina e la
promozione dell’apicoltura).
Il regolamento disciplina finanziamenti a favore degli organismi associativi tra apicoltori,
concessi in osservanza delle condizioni di cui al regolamento (UE) n. 702/2014 della Commissione
del 25 giugno 2014, per la realizzazione delle seguenti iniziative:
a) azioni di informazione e trasferimento delle conoscenze;
b) azioni promozionali a favore delle produzioni del settore apistico;
c) servizi di consulenza tecnico-amministrativa, a esclusione dei servizi che rivestono
carattere continuativo o periodico ovvero che sono connessi con le normali spese di funzionamento
dell'attività;
d) l’acquisto e la distribuzione di farmaci veterinari per il trattamento delle api.
Con decreto del Direttore del Servizio valorizzazione qualità delle produzioni n. 664/GRFVG del 10 gennaio 2023 sono determinati gli importi massimi del finanziamento concedibile agli organismi associativi tra apicoltori per l’anno 2023.
Le domande devono essere redatte utilizzando il modello approvato con decreto del Direttore del
Servizio, pubblicato sul BUR n. 5 del 3 febbraio 2021, e presentate alla Direzione centrale
attività agroalimentari, forestali e ittiche, Servizio valorizzazione qualità delle produzioni,
entro il 31 marzo di ogni anno.
Programma quinquennale regionale 2023 – 2027
Con delibera della Giunta regionale n. 1965 del 16 dicembre 2022 è stato approvato il “
Sottoprogramma apistico per il quinquennio 1 gennaio 2023 - 31 dicembre 2027 della Regione autonoma
Friuli Venezia Giulia”, ai sensi del regolamento (UE) n. 2021/2115 del Parlamento europeo e del
Consiglio del 2 dicembre 2021.
L’attuazione delle azioni indicate nel suddetto sottoprogramma ai fini del miglioramento
della produzione e commercializzazione dei prodotti dell’apicoltura è demandata agli organismi
associativi tra apicoltori maggiormente rappresentativi del territorio regionale, beneficiari dei
relativi finanziamenti, in parte comunitari ed in parte nazionali.
Gli obiettivi del sottoprogramma saranno raggiunti attraverso l’attivazione dei seguenti interventi:
- Corsi formativi e di aggiornamento per apicoltori; seminari e convegni su tematiche specifiche a favore degli apicoltori; formazione degli esperti apistici; scambi interaziendali per condivisione migliori pratiche.
- Assistenza tecnica agli apicoltori a cura degli esperti apistici; comunicazione, trasferimento delle conoscenze e realizzazione materiale a supporto dell’assistenza tecnica; mappatura di aree nettarifere di interesse apistico e monitoraggio degli alveari; controllo genetico della popolazione delle api all’interno del territorio regionale.
- Miglioramento della qualità dei prodotti apistici; campagne educative e di comunicazione per il pubblico; campagne educative per le scuole, bambini, ragazzi.
Con decreto del Direttore del Servizio valorizzazione qualità delle produzioni n. 28087/GRFVG del 15 giugno 2023 sono determinati gli importi massimi del finanziamento concedibile agli organismi associativi tra apicoltori per l’anno apistico 2024 (01 agosto 2023 – 30 giugno 2024).
Laboratorio Apistico Regionale (LAR)
Presso il Dipartimento di Scienze agroalimentari, ambientali e animali dell’Università degli
Studi di Udine è operante il Laboratorio Apistico Provinciale (LAR) che, ai sensi della legge
regionale 18 marzo 2010, n. 6, articolo 17, è il riferimento scientifico regionale per lo studio e
la sperimentazione sulle api allevate, sulle piante di interesse apistico, nonché per l’i
nformazione scientifica, la formazione, l’aggiornamento tecnico e la divulgazione nel settore.
Il LAR riceve un finanziamento regionale, per il triennio 2020 – 2022 sono previsti euro
25.000,00 all’anno, per servizi di consulenza tecnica, di aggiornamento e istruzione degli esperti
apistici e degli apicoltori, per la diffusione di conoscenze scientifiche e per la realizzazione di
pubblicazioni contenenti informazioni scientifiche sulle avversità e sui sistemi di lotta alle
malattie delle api. Il LAR, infatti, predispone annualmente il piano di lotta alla varroa in Friuli
Venezia Giulia che invia ai Consorzi Apistici Provinciali per la diffusione agli apicoltori.
L’indirizzo del sito online è
https://laboratorioapisticoregionalefvg.uniud.it/.